Vario

Marys Creek (Stefan Halldin)

Di - 1 Aprile 2007 - 15:36
Marys Creek (Stefan Halldin)

Nuova band proveniente dalla Svezia e in forza alla MTM: i Marys Creek. Abbiamo raggiunto una delle due menti che guidano la band, il batterista Stefan Halldin, per parlare un po’ di questo gruppo che cerca di unire il passato remoto del rock al moderno presente, sperando di poter visitare il mondo in sella alla propria musica…

Buona lettura.

Ciao e benvenuto su TrueMetal.

Ciao a te Truemetal!

Come va?

Bene grazie, abbastanza impegnati con le prove, i preparativi per il release party, i concerti e la promozione del nuovo album, ma è tutto piacevole e molto divertente!

Cosa stai ascoltando?

Questa settimana c’è stata una grande rotazione di diverse band e generi musicali: Black Label Society, Mustasch, Skid Row, In Flames e Motley Crue!

Bene, veniamo al dunque: introduci la band ai nostri lettori…

Cercando di rendere breve una luuuunga storia… I MarysCreek sono una band svedese che ha lavorato molto. Tutto nacque nel 2004 quando Mats mi chiamò. Conoscevo Mats perché avevamo già suonato insieme in passato e conoscevo le sue abilità di compositore. Fui completamente entusiasta delle demo che mi fece sentire, così decidemmo di provarci seriamente. Dopo alcuni provini e prove abbiamo agganciato Robban Möller al basso e Bobby Ho alla chitarra. I MarysCreek erano nati.

Dunque… come descriveresti la vostra musica a coloro che non hanno mai avuto modo di sentirla?

Riff heavy con un sacco di groove potenti e grandi melodie.
 
Parlami della nascita del vostro primo album, della storia di ‘Some Kind of Hate’?

Abbiamo cominciato registrando le linee di batteria durante l’estate 2006, avevamo solo due giorni per registrare tutta la batteria ed è stato molto duro gestire tutti i 14 brani in così poco tempo. Robban e Bobby hanno registrato chitarra e basso nello studio di Bobby (CrimeLab) e tutte le linee vocali alla nostra sala prove (chiamata Hellhole). Era giunto il tempo per le operazioni di mixaggio, che sono state fatte allo Studio Fredman di Gothenburg e sono durate una settimana, durante la quale Fredrik e Patrik hanno lavorato sui brani con la supervisione mia e di Bobby. Abbiamo prodotto l’album da soli, mentre per il processo di masterizzazione ci ha pensato la MTM.

L’album presenta un sacco di classiche influenze, band come i Whitesnake. Vi piacciono questo tipo di band?

Certo… band come Whitsnake, Sabbath e Zeppelin. Non possiamo dimenticare che sono state loro a cominciare tutto questo, e dobbiamo ringraziarle per tutto quello che hanno fatto e per aver fatto in modo che il rock potesse crescere ed evolversi a quello che è oggi.
 
Però mi pare che gradiate molto anche band più moderne come i Soundgarden… ho ragione?

Hai assolutamente ragione! Abbiamo un grande gusto musicale, sia nelle vecchie band che soprattutto nelle nuove. Penso che siano tutte influenze diverse che hanno contribuito in maniera positiva alla band, le melodie, i riff, la carica dei brani… è come se i Marys Creek fossero usciti da un frullatore…

Tirando le somme di questo incrocio di stili e attitudini, quali potreste definire come le influenze principali del vostro background musicale?
 
Davvero un sacco di band e personaggi! Da Led Zeppelin, Van Halen, TNT, Black Sabbath a nuove band come In Flames, Black Label Society, Soilwork etc etc. Per esempio Bobby listens ascolta qualsiasi cosa vada dai Limp Bizkit ai classici degli anni ’70, influenze che riesce a far confluire nel suo stile.

Quali band degli ultimi anni ti hanno impressionato positivamente?

Domanda difficile…hmmm ci sono davvero molte band che hano saputo miscelare positivamente diversi stili, dico In Flames, Black Label Society e Evergrey.


Hai delle canzoni preferite nell’album? Se sì, perché?

 
Difficile scegliere, ci sono tanti pezzi preferiti che cambiano da momento a momento, dico A Little bit of Everything perché è come se fosse la colonna sonora dei MarysCreek; e credo lo sarà per ancora molto tempo. Fu la prima canzone che Mats scrisse per i MarysCreek e ha un bellissimo ritornello, molto melodico, con un grande groove, è un po’ dark e ha dei riff di chitarra davvero fighi.

Stai bramando di suonare live?

Oh SI amico, SI! I MarysCreek sono una band live e lo saranno sempre! Se ti piace la pura potenza allora i MarysCreek fanno per te! La nostra speranza è di poter dedicare un lungo periodo di tempo on the road. Inizieremo con il nostro release party qui a Stoccolma il 22 marzo e poi saremo di supporto agli Evergrey in aprile. Poi ci guarderemo avanti e vedremo cosa succede, e fore riusciremo a trovare qualce grande band con cui finire l’anno in tour!
 
Come siete arrivati al contratto con la MTM? Hai qualche consiglio da dare ai giovani musicisti là fuori?

Bhè… abbiamo mandato un po’ di demo in giro, abbiamo cominciato a ricevere buone recensioni, poi abbiamo suonato qualche data live e siamo stati notati da alcune persone che credevano avessimo le doti giuste per farcela, così abbiamo ricevuto un’offerta dalla MTM alla quale abbiamo detto “sì”. Il mio consiglio è di scrivere buoni pezzi, credete in quello che fate e lavorate duro, molto duro…

Cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro dei MarysCreek?

Ci sono molte cose che vorremmo fare, ma prima vogliamo promuovere il disco suonando il più possibile live e toccando più posti possibili. Inoltre sono in cantiere due video clip e altre interessanti novità, e ovviamente speriamo di poter entrare presto in studio per dare vita al secondo album…

Siamo in conclusione, c’è qualcosa che vuoi aggiungere?

Spero che voi tutti restiate soddisfatti dal nostro Some Kind of Hate quanto lo siamo noi, e speriamo di vedervi numerosi quando visiteremo l’Italia con il tour. Amiamo il vostro paese e non vediamo l’ora di poter suonare in da voi!

È tutto, grazie e ciao!

Grazie a te, spero di vederti presto!

Alessandro ‘Zac’ Zaccarini