Max Cavalera: “Abbiamo ri-registrato i vecchi album dei Sepultura per dargli il suono che volevamo all’epoca”

Durante una recente intervista con il portale australiano Heavy, Max Cavalera ha spiegato i motivi che hanno portato lui e suo fratello Igor a ri-registrare “Morbid Visions”, “Bestial Devastation” e “Schizophrenia”, i primissimi album dei Sepultura. Max crede che sia stato un atto dovuto per rendere giustizia a quegli storici dischi:

“Abbiamo avuto la possibilità di farlo di nuovo, ma di farlo meglio, non di correggere gli errori, perché penso che gli errori abbiano il loro fascino. Volevamo fare suonare meglio quella roba. Abbiamo avuto la possibilità di avere una chitarra migliore, un suono di batteria migliore, uno studio migliore, di essere circondati da persone esperte di metal che sappiano come registrare quella roba. Quando abbiamo fatto quei dischi in Brasile non avevamo niente di tutto questo. Eravamo soli. Gli ingegneri del suono non sapevano cosa fare. Realizzare quei dischi era come trovarsi in una terra di nessuno. Ora abbiamo avuto la possibilità di rifarli nel modo in cui ce li eravamo immaginati all’epoca. Queste ri-registrazioni rappresentano il modo corretto in cui abbiamo immaginato quelle canzoni. Era il suono che speravamo avessero quando li abbiamo registrati da ragazzini. Siamo stati fortunati ad avere questa possibilità. Molte altre band non ce l’hanno, oppure non ci provano, o se ci provano falliscono. Questo perché non mantengono l’energia e la rabbia che avevano nel disco originale. Noi abbiamo mantenuto tutto questo. Ci siamo assicurati di non perdere l’incazzatura. È come se quei lavori fossero ancora pieni di piscio e aceto. Quindi penso che sia per questo che molte persone amano quelle ri-registrazioni, amico. I fan le adorano fottutamente e sono state ben accolte in tutto il mondo.”

Recentemente il chitarrista dei Sepultura Andreas Kisser ha criticato la decisione dei fratelli Cavalera di ri-registrare i vecchi album della band definendola “di valore artistico pari a zero.”