Megadeth: David Ellefson, il segreto di un grande bassista
Che cosa rende un bassista veramente grande? Lo racconta a No Treble David Ellefson, bassista dei Megadeth che sull’argomento, sembra saperla lunga:
“Sai, ci sono due tipi di bassisti. Ci sono gli artisti e ci sono i turnisti. Io tendo stare nel mezzo, essere un po’ degli uni e degli altri. Nei miei primi anni di carriera, ero un grande fan dei gruppo rock and roll, hard rock e alla fine, sono passato all’heavy metal. Tutto quanto, dagli AEROSMITH, KISS, TED NUGENT, roba rock statunitense con la quale sono cresciuto. E poi ho conosciuto gli IRON MAIDEN, i RUSH, bassisti molto tecnici. E’ interessante perché Gene Simmons, Steve Harris e Geddy Lee sono tutti degli artisti. Sono compositori, oltre che bassisti. Un altro grande è Bob Daisley, che ha suonato sui primi due dischi di OZZY OSBOURNE e nei RAINBOW, per “Long Live Rock And Roll”… nuovamente ottimi compositori. Stessa cosa per Geezer Butler, altron grande compositore. La cosa divertente è che tutti questi ragazzi sono in gradi di scrivere testi stupendi, e penso che l’importante sia pensare non solo dal punto di vista del basso, in pratica cominci a riflettere dal profondo dell’intera composizione e mentre la costruisci, partendo dall’inizio, stai già pensando alla fine dal punto di vista melodico.
Pensi ai cantanti, a come un vocalist la canterà, come trasporrà le frasi nelle melodie. Scrivere un testo è l’altra faccia del nostro lavoro. Mi piace questo lato, ecco perché ho unito diverse mie band, perché volevo continuare ad avere un impulso creativo. Ed è a questo punto che mostri il tuo vero lato di bassista, che richiede tutt’altro livello di abilità, e la qualità che deve predominare è la versatilità. Devi essere veloce con le dita. Dal punto di vista musicale devi essere molto astuto, saper leggere e capire le schede di accordi, le note. Devi avere un ottimo orecchio ed è proprio questo che mi salva mentre sto imparando ad eseguire le canzoni per le clinic di questa settimana, perché devo imparare un sacco di canzoni che hanno creato altre persone, qualcosa che non facevo da almeno un anno. Devo allenare la mente e tornare in quel tipo di mentalità, perché non posso pretendere di presentarmi là e suonare come un creativo. Devo imitare il modo di suonare di un altro bassista. Non sono d’accordo con chi definisce inferiori i musicisti che fanno cover. Anzi penso che sono alcuni dei musicisti più perspicaci del pianeta, per la loro abilità di emulare altre persone, o, nel caso si tratti di una sessione in studio, di entrare e creare subito qualcosa. Il bassista che registra, è totalmente diverso dal turnista. In ogni caso, il bassista deve essere caratterizzato da un ottimo ritmo e un tono perfetto.“
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