Megadeth: David Ellefson, ‘Siamo a buon punto con i lavori per il nuovo album’
In una recente intervista con “The Robbcast Podcast”, al bassista dei Megadeth, David Ellefson, è stato chiesto a che punto sia lo stato di avanzamento delle sessioni di songwriting del nuovo album della band.
Abbiamo scritto individualmente e ci siamo inviati il materiale reciprocamente. Io ho lavorato a casa qui in Arizona buttando giù le parti di basso. Insieme abbiamo messo mano a cose tipo il montaggio e altro. Al momento abbiamo già assemblato bene otto canzoni.
Per molti dischi vai in studio, ti attacchi a Pro Tools, al computer, butti giù le tue parti e metti insieme un disco. Una delle cose di cui abbiamo parlato è che è bello poter ascoltare le canzoni, ma suonano come una band?
Mi ricordo che con “Super Collider‘ non avevamo mai suonato le canzoni insieme. Così arrivammo sul palco e ci accorgemmo che, “Oh mio Dio, le canzoni non funzionano live!”. ‘Kingmaker‘ funzionava bene e anche ‘Dance in the Rain‘, ma alcuni altri pezzi non si traducevano bene in un contesto live. Sono fantastiche su disco, suonano bene, ma c’è questa cosa…
I Megadeth hanno iniziato con noi in una stanza e potevi sentire la dannata possessione demoniaca della musica. Ti attirava, “Cazzo, questo è pesante. E’ fottutamente spaventoso, così pesante. Questa è roba da un’altra dimensione”.
Quella esperienza è qualcosa che tutti abbiamo nelle nostre band. Qualunque cosa sia, dove siamo connessi, dove sconvolge la stanza.Sono contento che i Megadeth stiano tornando in una stanza, è il test migliore che si possa fare sulla musica. Se le nuovi canzoni ci sconvolgono e ci fanno venire delle cazzo di erezioni probabilmente funzioneranno piuttosto bene anche dal vivo. Perché siamo fan anche noi e penso che tu come band debba essere il primo a giudicare una canzone prima ancora che venga registrata o prtata sul palco.