Megadeth: Ellefson, è vero, sono uno stipendiato, ma a me sta bene così. Ho i miei privilegi
Nel suo libro, My Life With Deth, David Ellefson ha rivelato di non essere più trattato alla pari economicamente nei Megadeth, ma di essere stipendiato dal suo ritorno nel 2010. Nel corso dell’intervista con Metal Rules gli è stato chiesto se fosse stato difficile rivelarlo al mondo.
Fin dall’inizio il trattamento è sempre stato egualitario. Quando Dave sciolse il gruppo nel 2002 non cambiò niente da questo punto di vista. Quando ci siamo riformati nel 2004 tutti i nostri disaccordi vertevano sulla questione economica. Le relazioni tra persone non sono ovviamente statiche. Quando entro in un gruppo lo considero come una famiglia, una squadra e una gang. Ma questo è vero in un gruppo di musicisti di una comunità. Poi ti rendi conto che ogni band ha i propri accordi economici, differenti personalità e gerarchie a livello di collaborazione e contributi. Per ciascuno è diverso. Non voglio mentirvi, passare da essere membro co-fondatore a semplice accompagnatore è il motivo per cui non sono tornato nel 2004. Non mi piaceva il tipo di proposta che mi era stata offerta. In tempi più recenti, invece, ho trovato una grande gioia a fare musica con un sacco di artisti e ciò mi ha fatto innamorare di nuovo della musica. Essere un semplice accompagnatore ti solleva dal coinvolgimento in tanti altri aspetti, che a questo punto della mia vita preferisco siano marginali. Come è solita dire American Extress “i membri hanno dei privilegi” ed essere un sideman ha i suoi benefici. Nel mio caso, mi ha aiutato anche a mantenere un’amicizia. Per preservare un’amicizia ho preferito cedere una mia proprietà.