Meshuggah: Tomas Haake, “Non sono più il batterista che ero a 30 anni”
In una nuova intervista su Chaoszine, è stato chiesto a Tomas Haake quanto diventi fisicamente difficile, con il passare degli anni, suonare i pezzi impegnativi dei Meshuggah. La band, lo ricordiamo, ha pubblicato da poco il nuovo album “Immutable“. Questa la sua risposta:
La senti decisamente, l’età, non c’è dubbio. Sicuramente non sono più il batterista che ero quando avevo 30 anni e non sono fisicamente capace come a 30 anni. Ma a quest’età si può ancora… E’ passato un anno da quando abbiamo registrato l’album, per cui quando ci siamo ritrovati per iniziare le prove ho temuto per il mio cuore. La senti decisamente, ma è anche sorprendente quanto velocemente poi riesci a rientrarci dentro e posso dire di sentirmi già decisamente meglio. Un altro mese di prove e penso che potrò sentirmi forte a sufficienza.
Tuttavia inizi a pensare a tutto un genere di materiale e strumentazione ergonomica. Cosa che ho fatto negli ultimi 10, 12, 13 anni, anche per quanto riguarda la batteria, in modo che non debba suonare troppo in alto o troppo indietro. Ho già avuto una lesione a entrambe le spalle nel 2005 e 2006 e non voglio doverci tornare sopra. Per cui finisci per pensare a tutto ciò che riguarda l’ergonomia e per circondartene. Quando si parla di kick, di raggiungere il piatto o colpire un’altra parte della batteria, cerchi di farlo in modo da non dover fare sforzi aggiuntivi. Finisci a pensare anche a questo tipo di cose, ovviamente. Non è solo una questione di capacità fisica, quando si tratta di eseguire un live set, ma anche di tanti piccoli dettagli.
Questa l’intervista completa a Tomas Haake dei Meshuggah: