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Metal Church (Ronny Munroe)

Di - 22 Settembre 2008 - 11:19
Metal Church (Ronny Munroe)

Intervista con il singer dei Metal Church Ronny Munroe, in occasione dell’uscita dell’ultimo album della Chiesa Metallica, intitolato This Present Wasteland.

Good reading.

Stefano “Steven Rich” Ricetti.

Ronny, sei nei Metal Church da quattro anni e questo album è il terzo con te alla voce. Hai preso il posto di David Wayne prima e Mike Howe dopo, cosa pensi di loro?

David è stato IL CANTANTE dei Metal Church, per certi versi insostituibile. Ha forgiato quello che tutti conoscono come il classico trademark del gruppo e la sua scomparsa mi ha addolorato per davvero. Mike Howe ha perpetuato nel tempo la sua eredità, in maniera egregia, a mio parere. Ho il Massimo rispetto per tutti e due. Peccato che David ci abbia lasciato per sempre…

L’hai incontrato di persona in passato?

Si, pensa che al mio primissimo show con i Metal Church David Wayne è venuto a vederci. E’ rimasto nel pit e io mi sentivo sotto osservazione, oltre a essere ovviamente agitato essendo il mio esordio nella band. Circa a metà concerto, durante l’esecuzione di Gods of Wrath, mi ha fissato, ha alzato il pollice in segno di reale apprezzamento e se ne è andato… Un’altra volta, a Reno, ci ha raggiunto nel backstage ed è stato molto carino con me. Non ti nascondo che ricevere i complimenti di David Wayne in carne e ossa mi ha riempito di gioia.

Come sei entrato nella band?

Ho conosciuto Kurdt Vanderhhof per via di un altro progetto, grazie a degli amici in comune. Dopo il disco della reunion con David Wayne alla voce e il successivo split Kurdt era alla ricerca di un cantante. Durante i nostri incontri continuava a chiedermi cosa pensassi dei Metal Church, finché mi diede alcuni album della band e mi disse di ascoltarli con attenzione. Arrivò quindi in maniera assolutamente naturale il momento di provare e fu soddisfatto della mia prestazione. Da lì entrai in pianta stabile nella band.

Qual è il disco dei Metal Church che preferisci, escludendo quelli dove canti tu?

Il primo, monumentale: “Metal Church”! Quelli che mi piacciono meno sono Hanging the Balance e Materpeace.

Come descriveresti i tuoi due album con la band?

THE WEIGHT OF THE WORLD – Il mio primo con i Metal Church. Lo ricordo come una grande esperienza, potendo tornare indietro nel tempo cambierei qualcosa ma lo considero a tutti gli effetti un grande disco.

A LIGHT IN THE DARK – Musicalmente e a livello di struttura di pezzi è più “progressive” rispetto a The Weight of the World, pur rimanendo molto solido. Ci sono dei pezzi eccellenti come Beyond All Reason o Disappear e in un certo qual modo è la giusta continuazione del disco precedente. Alcune cose le abbiamo fatte di fretta, in quanto avevamo delle date da rispettare assolutamente ma sono comunque convinto che alla fine questa situazione abbia influito in maniera marginale nell’economia generale del disco.

E’ veramente curioso che la tua voce sia stata descritta come “Rob Halford meets Ronnie James Dio”, esattamente allo stesso modo di James Rivera degli Helstar. Lo sapevi?

Ah,ah,ah! Questa costituisce una novità assoluta per me. Ma è davvero così?

Si, c’è scritto nel retro del Vostro promo cd e anche in quello degli Helstar. Conosci James?

Molto strano e divertente, una bizzarra combinazione! James lo conosco, è un uomo simpatico e un ottimo cantante heavy metal.

Cosa pensi degli Helstar?

Mi piacciono, conservo ancora la cassetta di Remnants of War, li seguo da sempre.

Quali sono i pezzi vecchi dei Metal Church che preferisci cantare?

Senza dubbio la mia preferita è Gods of Wrath, anche se devo ammettere che quasi tutte le canzoni dei Metal Church sono ben fatte: godono di linee vocali ideali. Appena dopo la sopraccitata amo cantare Beyond the Black, Watch the Children e Badlands.

Come definiresti un personaggio come Kurdt Vanderhoof?

E’ una leggenda della musica, costituisce il mastermind del gruppo e la Sua è un’eredità vivente: i Metal Church! Secondo me è già nella storia per quello che ha fatto, sa scrivere belle canzoni ed è una persona squisita. Non se la tira affatto e non si atteggia da rockstar, anche se avrebbe tutti numeri per poterlo fare. Kurdt viaggia terra terra e ha rispetto assoluto per tutti noi della formazione, oltre che per il pubblico dei Metal Church.

La copertina di This Present Wasteland è realmente intrigante…

Scaturisce da un concorso all’interno dei nostri fan per disegnare la cover di un Nostro album. Rispecchia molto bene il titolo del disco e poi il fatto di avere l’ombra proiettata con la classica chitarra Metal Church è veramente vincente. All’inizio c’era solo la croce, là in mezzo alla terra desolata, in seguito c’è venuta l’idea del simbolo del gruppo. La ritengo una cover molto semplice, ma tremendamente efficace.

Il brano che preferisco del Vostro ultimo disco è A WAR NEVER WON. Quali sono i tuoi?

Al primo posto, senza dubbio, Breathe Again. Appena dopo Meet Your Maker, per via dei miei scream e per il fatto che suona molto heavy. Mi piace altresì The Company of Sorrow, possiede grandi riff metallici di chitarra.

Come descriveresti il nuovo This Present Wasteland rispetto ai precedenti album dei Metal Church?

Lo considero più Dark degli ultimi episodi e in un certo qual modo molte delle canzoni contenute al Suo interno hanno dei richiami ai primi lavori dei Metal Church, mi riferisco in particolare a The Dark e The Human Factor.

Pensi che Rick Van Zandt, il nuovo chitarrista, abbia portato elementi aggiuntivi al Vostro sound?

A mio modesto parere Rick Van Zandt è il miglior chitarrista che i Metal Church potessero trovare e per me costituisce uno dei più significativi di tutta la storia della band. Sa costruire degli assoli strabilianti e lo considero tutti gli effetti uno dei fenomeni della sei corde.

In tutta onestà, se potessi tornare indietro cambieresti qualcosa all’interno di This Present Wasteland?

Ah,ah,ah questa è una domanda che mette al muro qualsiasi musicista… certo, quando risento i pezzi mi viene da dire: dovevo fare così, potevo fare cosà etc etc ma penso che alla fine il disco rappresenti al meglio la nuova musica dell’attuale line-up dei Metal Church.

Ronny, devo essere onesto fino in fondo, la produzione fa abbastanza schifo…

Mah, abbiamo cercato di coniugare al meglio il suono sporco degli anni Ottanta con quello che va adesso, Kurdt si è impegnato molto in questo processo, penso si sia raggiunto il giusto mix, quantomeno Vanderhoof ha ottenuto il suono che voleva. Poi, sai, è sempre questione di gusti personali.

Suonerete in Italia a breve?

Stiamo pianificando un Tour europeo, ma non mi va di promettere cose che poi non avverranno, per evitare di illudere i fan che resterebbero delusi da un nostro forfait. Per tenervi aggiornati visitate il MySpace della band oppure il mio personale, lì mettiamo tutte le news riguardo i prossimi concerti.

Ok, Ronny, è tutto, grazie.

Grazie a te, Ciao

Stefano “Steven Rich” Ricetti