Metallica: Scott Ian, “All’inizio Dave Mustaine era il vero frontman della band, a differenza di James aveva attitudine e personalità”
In una nuova intervista con il podcast di Robb Flynn (Machine Head), il chitarrista degli Anthrax, Scott Ian, ha ricordato il licenziamento di Dave Mustaine dai Metallica:
Tutti quanti bevevano, ma Dave beveva più di tutti gli altri [ride].
La differenza con lui, da quanto mi ricordo, è che tutti gli altri bevevano per divertirsi, mentre con Dave non era bello stargli vicino quando era ubriaco.
Voglio dire, tutti conoscono una persona del genere.
E penso che quello sia stato sostanzialmente l’inizio della fine perché a quel punto vivevano tutti insieme in sala prove, stavano sempre a stretto contatto, e penso che a quel punto abbiano realizzato, “Come possiamo andare avanti se dobbiamo costantemente preoccuparci di quello che potrebbe fare?”.Mi ricordo che un giorno andai a trovarli e Cliff [Burton] era seduto fuori a fumare.
“Ehi amico, come va? gli chiesi, “Normale, abbiamo licenziato Mustaine. E’ su un autobus di ritorno verso la Bay Area”.
Gli dissi, “Sì, certo” ma lui insistette, “No, è vero”.
La cosa è che Cliff era un cazzone e pensavo mi stesse prendendo in giro; “Smettila, avete dei concerti in programma, come farete?”, ma mi disse “Abbiamo già un ragazzo che sta venendo qui”.
“Vai a cagare” risposi, ma lui insisteva, “Vai su a chiedere a James“.
Così entrai e gli altri erano li che cazzeggiavano, ma effettivamente Dave non c’era.
Gli chiesi, “Ragazzi, che succede? Cliff mi ha detto che avete licenziato Dave“.
E Lars [Ulrich] disse, “E’ vero, stamattina presto l’abbiamo messo su un autobus, è già a cinque ore da qui in direzione California”.
Io risposi, “Cosa? Come?! Non ne avevo idea! E ora come farete?”.
“C’è questo ragazzo degli Exodus che conosciamo, sarà qui domani”.
Scott Ian ha poi parlato del ruolo di Mustaine nei Metallica:
La gente non lo sa, ma all’epoca James non era ancora James [come lo conosciamo oggi].
Quando lo incontrai per la prima volta magari quando beveva cambiava un po’, ma normalmente era un ragazzino silenzioso, timido.
Dave era la voce della band, Dave era il personaggio.
Era il frontman al cento per cento.
Era l’attitudine, la personalità – era tutto!Quindi chiesi [a Lars e James], “Siete sicuri che questa sia una buona idea?” e mi risposero, “Dovevamo. Non potevamo continuare così, ci stava mettendo nei guai”.
Tutti conoscono le storie, ma loro non potevano più stargli dietro.
Era già abbastanza difficile vivere per terra, sul pavimento di un edificio gelato, dover affrontare i propri problemi; aver a che fare anche con quelli di qualcun altro… voglio dire, lo capisco.
E’ quello che doveva succedere in quel momento. Ci sono passato anch’io, anch’io ho dovuto fare dei cambiamenti nella mia band.
Lo capisco. A volte è la cosa più difficile, la scelta più brutta del mondo, ma per poter andare avanti a volte devi fare quella scelta.