Michael Kiske: i miei album con gli Helloween sono inascoltabili
E’ un giudizio spietato quello che Michael Kiske (ex-HELLOWEEN/ UNISONIC) riserva per la discografia degli HELLOWEEN a cui egli stesso contribuì a suo tempo. In una recente intervista rilasciata a Metal Assault lo scorso 20 aprile, il cantante ha dichiarato quello che nessuno si aspetterebbe di sentir dire riferito a dischi come “Keeper Of The Seven Keys“. Kiske afferma infatti di non riuscire nemmeno a sentirsi su quegli album.
“Penso di essere molto meglio ora” Risponde ridendo. “Non riesco proprio ad ascoltarmi su “Keeper I” e “II”. Ero un bambino. Avevo una cosa come 18 anni quando ho registrato la voce di “Keeper I”, stessa cosa per “Keeper II”, perché avevo 19 anni. Le corde vocali a quell’età non sono ancora completamente sviluppate. Per quanto riguarda un uomo, devi aspettare di avere 30 anni perché le corde vocali si sviluppino del tutto. Quindi, in termini di resa vocale, penso di essere molto meglio adesso che allora. Il mio canto ora è molto più corposo, non devo sbattermi troppo per ottenere un buon lavoro, cose così. Sicuramente sono maturato come persona, quindi anche il canto è diventato migliore. Quando devi eseguire una performance in qualità di cantante, il risultato dipende sempre dalla tua personalità. Ora ho 44 anni e ho un sacco di esperienza. Non sono più un teenager. Sono un uomo adulto e penso che questo migliori la performance che sono in grado di eseguire“.
Ma la domanda più spinosa rimane quella che paragona i vecchi HELLOWEEN del duo Kiske e Hansen con i nuovi UNISONIC. E a sorpresa, Kiske assicura che non c’è poi molta differenza fra i due progetti: “Per me, non c’è tutta questa differenza. Io sono ancora io, pur essendo cambiato negli anni. Sono passati 23 anni dai giorni in cui abbiamo realizzato i “Keeper” e anche Kai è cambiato. Ma quando canto del materiale composto da lui, è inevitabile che ricordi gli HELLOWEEN, in un certo senso si può dire che è quello il nostro marchio di fabbrica“.
