Mike Portnoy: “I Pantera sono stati il gruppo che ha tenuto vivo il metal negli anni ’90”
In una nuova intervista rilasciata a Consequence, Mike Portnoy dei Dream Theater ha indicato l’album dei Pantera del 1992 “Vulgar Display Of Power” come uno dei 10 LP che hanno influenzato il suo modo di suonare la batteria. Ha detto a proposito di questo lavoro:
“Vulgar Display Of Power” è uscito più o meno nello stesso periodo di ‘Images And Words’ dei Dream Theater, nel 1992. All’epoca eravamo compagni di etichetta. Lavoravamo con la stessa label e con le stesse persone. Ricordo che quando uscì questo disco mi lasciò di stucco. Ero già un fan di “Cowboys From Hell”, uscito un anno o due prima, ma questo prendeva il loro nuovo sound e stile e lo elevava a un livello completamente nuovo. Per me i Pantera sono stati il gruppo che ha tenuto vivo il metal negli anni ’90.
Quando sono arrivato con i Dream Theater, all’inizio degli anni ’90, il thrash stava iniziando a scomparire, il grunge ci stava uccidendo tutti. Stavamo tutti combattendo contro il grunge, sia che si trattasse di metal o prog o altro, quindi i Pantera, per me, erano la band che portava la bandiera. Quando anche i Metallica stavano cambiando e gli Anthrax stavano cambiando, i Pantera hanno portato la bandiera del metal per tutti gli anni Novanta. E devo dare credito anche ai Machine Head e ai Sepultura.
I Pantera hanno preso la pesantezza del mondo del thrash e dello speed metal e l’hanno resa davvero groove. Ho sempre apprezzato questo aspetto. Avevano lo swing texano e la spavalderia, i riff e la pesantezza di tutte queste band thrash e speed metal, ma avevano la spavalderia dei Motley Crue o dei Guns N’ Roses, per quanto sia strano da dire. Ed è forse per questo che sono andati in tour con gli Skid Row quando è uscito questo album.
Vinnie Paul suonava con uno swing e un groove che molti batteristi thrash e speed metal forse non avevano. E lo dico con tutto il rispetto, perché molti di quei batteristi mi fanno impazzire e mi hanno influenzato moltissimo, ma Vinnie, come Mikkey Dee, aveva quella spavalderia e quel groove e rendeva davvero swing e groove i riff che Dimebag suonava.