Motorock As FireFest (Alessandro Quadrelli)
Dopo l’ultimo, mitico, Tradate Iron Fest del 2005, il vuoto… tre lunghissimi anni sono passati prima di poter tornare a sentir parlare di Festival HM di un certo tipo nel varesotto. E’notizia fresca l’avvento della prosecuzione dello spirito del TIF nel prossimo Motorock As Firefest www.myspace.com/motorockasfirefest, messo in piedi dall’indomabile Alessandro Quadrelli, intervistato per l’occasione. News a riguardo uscita su TRUEMETAL, qui:
https://www.truemetal.it/modules.php?name=News&file=article&sid=27759
Buona lettura,
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Ciao Alessandro,
il Tradate Iron Fest risulta ancora oggi essere il Festival HM più rimpianto d’Italia, per vari motivi che probabilmente sono riconducibili ai vari particolari bill e alla vivibilità assoluta dell’evento, grazie a spazi veramente esagerati. Sul fatto del mancata continuazione dell’evento post 2005 si sono diffuse le voci più disparate, la maggior parte delle quali riguardavano il buco economico dell’ultima edizione. Puoi fare luce una volta per tutte su come davvero andarono le cose?
Ciao Steven e ciao a tutti voi!
Innanzi tutto devo riconoscervi il mio immenso piacere nel ritrovarci e nel risentirci, cosa che, per l’appunto, nei trascorsi tre anni è venuta a mancare… E soprattutto son davvero contento di essere ancora una volta supportato da voi, che rappresentate innegabilmente un pilastro mediatico non importante ma fondamentale nella scena Hard-Heavy in Italia e di questo le mie doverose congratulazioni!
Veniamo come si suol dire “a noi”…
Credo, come giustamente introducevi, sia doveroso se non d’obbligo far luce su quanto successo.
Dunque diciamo che in realtà non esiste un’unica ragione per la quale il TIF non si sia più riproposto successivamente al 2005 ma probabilmente una serie di motivi tra cui il fatto che l’area ospitante la manifestazione sia divenuta nel giro di qualche mese un vero e proprio cantiere. Il Comune di Tradate infatti ha realizzato un vero e proprio Centro Sportivo concludendo i già iniziati lavori per la costruzione della piscina, ha raddoppiato i campi da gioco e sviluppato una serie di opere di urbanizzazione tra cui parcheggi ecc…
Come giustamente anticipavi il bilancio economico dell’evento si è chiuso apparentemente in situazione negativa, al che la cosa ha da subito disarmato tutti perché, data la considerevole affluenza di pubblico, dato il “sebbene popolare” prezzo del biglietto di ingresso, dati i “teorici” incassi potenzialmente derivanti dal comparto di ristorazione gestiti da noi per l’occasione, l’ammanco finale è stato davvero inspiegabile.
La situazione contingente ha determinato un immediato intervento del sottoscritto da un lato a ripianare personalmente la situazione debitoria dall’altro ad innescare immediatamente un’operazione di indagine che nel corso dei successivi anni ha portato ad un tragico ed inaspettato risultato: gran parte dei proventi sono stati trafugati da una persona dell’organizzazione, colui il quale infatti aveva il compito e la responsabilità di custodirli.
Di questa persona per ovvi motivi non voglio e non posso citarne il nome, dico solo che il “personaggio” in questione è sempre stato a me vicino e da sempre considerato da me di grandissima stima e fiducia… Purtroppo non è una novità il fatto che molte persone si nascondano dietro una falsa ed apparente “passione per”, promettendo devozione e fedeltà, per poi invece agire in tutt’altro modo per soddisfare invece gli unici interessi personali…
Questa persona è stata costretta a restituire il “maltolto” e posso con estrema garanzia dirti che, a conti recentemente fatti, il bilancio del 2005 si è chiuso in attivo!!!
Domanda successiva: scontata e di rito, come mai gli anni scorsi niente Festival?
Come illustravo nella precedente risposta, avendo da un lato “perso” la temporanea disponibilità della location, dall’altro avendo dovuto far fronte al problema di cui sopra, ci siam voluti prendere il tempo debito per risolvere l’inconveniente.
Tra le altre cose, come potrai immaginare, dopo un simile episodio ci siam trovati io e Riccardo completamente soli a risolvere il problema, nel senso che vuoi lo sconforto di alcuni, vuoi il disinteresse altri, vuoi addirittura le solite ed inutili “voci di fondo” che davano noi due come responsabili della refurtiva, la maggior parte dello staff organizzativo ha sin dall’origine preso la cosa con vera superficialità.
Fortunatamente, come illustravo in precedenza, si è arrivati alla soluzione del problema individuando il vero responsabile dell’accaduto e preso i giusti e doverosi provvedimenti.
E qui entra in gioco il ruolo determinante dello staff di Motorock As.
Motorock As è anch’essa Associazione Culturale sulla falsa riga di Associazione Orpheus, che da diversi anni gestisce un importante Live Club a Mozzate (CO) e con il quale già da diversi anni si collaborava per diverse iniziative (tra cui il TIF).
Mi preme sottolineare che i ragazzi del Motorock As, ai quali andrà sempre il mio riconoscimento, oltre ad aver sin dall’origine capito quanto accaduto, sono state le uniche persone a me vicine e con le quali nell’ambito di Club si è consolidata una collaborazione sempre più forte tant’è che da subito hanno ritenuto opportuno il mio supporto, il mio inserimento nel direttivo dell’Associazione stessa.
Motorockas Fire Fest nasce quindi da questa unione e debutterà il 5, 6, 7 e 8 Giugno, chiaramente non sarà il TIF 2008 ma sicuramente un suo stretto discendente.
Il TIF è unanimemente riconosciuto come il Festival dove l’invidiabile “scazzo alla tedesca” ha sempre fatto la parte del padrone. Secondo te il clima rilassato delle passate edizioni è stato una piacevole coincidenza oppure risultava da un preciso disegno di Voi organizzatori?
Se ricordi, nella presentazione del Tif 2005 citavo quello che allora era il vero slogan: “Tradate Iron Fest, Il Festival nato dai Fans per i Fans”.
Ovvero, essendo noi dell’organizzazione in primo luogo fans del genere, dei grandi Festivals, delle bands stesse, abbiamo voluto creare un progetto che prendesse esempio e spunto dai migliori festivals sulla scena italiana e non, cercando di limitare quasi a zero i difetti più comuni.
Certamente “l’invidiabile scazzo alla tedesca” voleva giustamente rappresentare una prerogativa del Tif…
Lo scopo era appunto quello di offrire al pubblico ed alle bands un momento di festa vero e proprio ed il relax generale dettato comunque da una rigorosa messa a punto di tutti i particolari rappresentava la “chiave di volta” del sistema.
Non a caso era stato allestito un enorme metal-market, punti di ristoro al coperto ecc… ma proprio per offrire a chiunque eventuali momenti di svago e di distrazione.
Sul palco del Tradate si sono esibiti gruppi che mai avevano calcato le scene in Italia, come ad esempio Axel Rudi Pell che, in occasione di un’intervista successiva mi ha detto di ricordare come fantastica l’atmosfera del festival nonché l’impianto a disposizione. Come furono scelte la varie band delle ultime edizioni? Con quali criteri?
Ringraziando vivamente Axel Rudi Pell a cui rivolgo anche un particolare saluto, credo che ancora una volta lo slogan “Tradate Iron Fest: Il Festival nato dai fans per i fans” sia la risposta adatta.
La scelta della bill corrispondeva ad un preciso disegno voluto anche dallo scopo che Associazione Orpheus si prefiggeva ovvero, in quanto Associazione culturale, l’idea cardine di tutto era proporre in un clima di festa un importante momento dove dar spazio a bands locali e/o emergenti, ma soprattutto far conoscere al pubblico quelle famose “chicche” che sulla scena live italiana son sempre rimaste un po’in penombra come ad esempio i grandi Riot, Anvil, Exciter, Vicious Rumors, Axel Rudi Pell, Candlemass… affiancati dai Big della scena come Saxon e Ronnie James Dio.
I Big stessi son stati scelti cercando quelli che potevano essere i piu’significativi ed infatti l’attenzione fin dall’origine è stata rivolta ai SAXON (componente essenziale della N.W.O.B.H.M.) e Ronnie James Dio, Padre, credo indiscusso, del genere!
Per quanto alla strumentazione degli impianti a disposizione, abbiamo voluto soddisfare davvero le esigenze delle bands ma soprattutto in quanto noi musicisti in primo luogo, abbiamo voluto proprio investire particolarmente su questo proprio perché consapevoli delle possibili ed inconvenienti difficoltà tecniche, ottenendo di riflesso il risultato atteso cioè la miglior performance di tutti.
Tra l’altro, a proposito di Axel Rudi Pell, non ti nascondo che, passando quotidianamente per l’area che ha ospitato il Tif 2005 mi ritorna ogni volta in mente la bellissima “The Masquerade Ball” eseguita in maniera impeccabile!
Immagino che all’interno di eventi del genere ci saranno state grandi soddisfazioni ma anche immense delusioni, a tutti i livelli. Ti va di parlarne?
Chiaramente la soddisfazione principale è aver avuto la possibilità e la capacità di aver reso possibile una manifestazione del genere.
Tieni conto che il Tif 2005 era solo alla terza edizione e rispetto al 2004 il balzo è stato notevole e questo implica il fatto che il lavoro organizzativo “a monte” è stato davvero impegnativo, ricordo le notti passate al computer o addirittura al telefono per poter comunicare con i management di oltre oceano il tutto perché la finalità era non trascurare nemmeno il minimo particolare, infatti disguidi e/o problemi tecnici quali ad esempio ritardi nella running order… fortunatamente non se ne sono verificati; Il comparto di ristorazione ha saputo anche offrire un servizio impeccabile; il back stage era davvero ordinato e ed efficiente ecc…Forse non tutti sanno che in quei giorni era nostro ospite uno dei principali organizzatori di Wacken Open Air il quale non voleva credere che il Tif 2005 era solo alla terza edizione e per questo ci ha elogiato immensamente proponendoci tra l’altro anche una sorta di collaborazione per gli anni futuri addirittura si stava valutando l’ipotesi di sviluppare vero e proprio gemellaggio…
Potrai immaginare che ricevere questi complimenti e queste proposte da chi ha realizzato in tanti anni quello è diventato il più amato dei festival tedeschi è stato per noi un immenso piacere.
Non solo, ma i continui ringraziamenti di tutti, soprattutto delle bands tra cui lo stesso Ronnie James Dio erano davvero sintomo di aver centrato in pieno l’obbiettivo prefissato.
A proposito di Ronnie James Dio ti voglio raccontare un aneddoto molto indicativo in grado di farti capire quanto detto:
Alla fine del suo show, finiti i rituali di meet & greet, foto e autografi vari, la band si è ritirata nel proprio back stage e ricordo come fosse ieri che mentre vi si stavano recando lui è tornato indietro, ha preso me e Riccardo per le braccia dicendoci: “My Friends, Come with me”. Ci ha invitati nel camerino con tutto il suo staff, la sua crew ed i suoi musicisti, ci ha fatti sedere a tavola tra loro e, come fosse lui il “padrone di casa”, ci ha servito e riverito di tutto quanto da noi messo a loro disposizione: ci serviva da bere, da mangiare… Immagina per noi essere lì in quel momento, serviti e riveriti dal nostro mito preso a servirci torte, spumante e di ogni altra cosa! E dal momento in cui i bicchieri e i piatti si vuotavano era pronto ad interrompere ogni discorso per ritornare a servirci di nuovo e brindare insieme!!! Incredibile!!! La sensazione era proprio quella di essere noi suoi ospiti e non viceversa!!!
Tieni conto che da allora con tutte le bands ospitate tengo ancora i contatti e talvolta ci si sente e ci si scrive in modo molto amichevole, ed ovviamente tutti speranzosi e disponibili per una prossima edizione!!!
Ancora, il fatto di aver per primi in Italia proposto un’intera giornata dedicata al Metallo Italiano ed avere con questo dato lo spunto ai ragazzi di Live in Italy di riproporre la stessa cosa nei successivi Gods of Metal.
Ma soprattutto il fatto che ancora oggi ci si ricordi del Tradate Iron Fest come un grande Festival Europeo, tanto rimpianto ecc.. è la più grande soddisfazione di chi ha voluto realizzarlo davvero col cuore in mano.
Soddisfazione era anche vedere il sorriso su tutti, artisti compresi, segno evidente che “il proprio agio” era di casa.
Altra cosa, prima parlavo di un Centro Sportivo potenziato… Dopo l’edizione del 2005 l’Amministrazione Comunale di Tradate ha preso in esame l’idea di realizzare una vera e propria Area attrezzata per grandi manifestazioni!
Quali sono state le band che ti hanno dato le maggior gradimento e quali invece quelle che hanno tradito le attese?
A dire il vero nessuno ha tradito le attese, tutti invece hanno soddisfatto, a mio parere, le aspettative.
Ricordo con molto piacere il grandissimo show dei Jon Oliva’s Pain, di Axel Rudi Pell, dei Candlemass con l’allora Messiah Marcolin, i Saxon, gli incredibili Riot che per l’occasione proposero in maniera travolgente “Burn” dei Deep Purple!
Ricordo anche con estremo piacere il grande show di Ronnie James Dio che nonostante l’acquazzone improvviso ha saputo domare “il panico” ed incantare tutto il pubblico con una scaletta formidabile e, se non ricordo male, finito lo show sono rientrati chiudendo con due ulteriori brani, cosa che in genere non è suo solito fare.
Ad ogni modo posso sinceramente dire che davvero tutti, anche gli artisti minori, hanno tutt’ora la mia gratitudine, poiché è grazie anche a loro che un simile evento si sia potuto realizzare.
C’è stato qualche gruppo che avresti volentieri invitato e che invece non sei riuscito a far convenire al TIF?
Mah, diciamo che tutte le bands presenti son state davvero cercate, quindi sinonimo del fatto che al 100 % erano quelle desiderate, o meglio, quelle ritenute più adatte a completare il disegno di festival che si aveva in mente.
Mi sarebbe piaciuto avere i Twisted Sisters, infatti erano stati anche contattati ma già impegnati altrove…
Sicuramente nell’ipotesi di una futura edizione GLENN HUGHES non mancherà, così come HOUSE OF LORDS, ROBIN BECK, FIRE HOUSE, TYGERS OF PAN TANG, JAGUAR, ARK (di Jorn Lande, in una remota possibilità di reunion) e possibilmente i vecchi PRIDE AND GLORY!!!
Secondo quali criteri nell’edizione del 2005 avevate stabilito le varie giornate?
Il criterio seguito per le giornate del 2005 era quello di suddividere le giornate per generi tenendo rigorosamente la prima con ingresso gratuito proprio per rendere possibile l’accesso a tutti e far partecipare, anche semplicemente in un contesto di tribute night, tutti evitando di privatizzare il contesto solo ai possessori di un biglietto di ingesso acquistato. Il risultato è stato di avere tra il pubblico molta popolazione locale di diversa età che hanno saputo apprezzare lo spettacolo e non hanno considerato nei giorni successivi al Tif come la macchina dal rumore infernale ma come un vero e proprio evento che ha saputo esaltare in Italia ed in Europa la città ospitante. Considera che fino allora più di una persona non conoscendo neppure di nome la città di Tradate considerava il nome pronunciandolo erroneamente “Tradeit” credendo fosse abbinato ad Iron Fest un sostantivo inglese…
Ad ogni modo, come anticipavo, il programma dei vari giorni seguiva un criterio “per generi” iniziando dalla Tribute Night con Eurosmith e Merqury Band dopodiché un’intera giornata dedicata al Metal Made in Italy (cosa fino ad allora sconosciuta nei Festivals italiani ma, idea ripresa poi dai successivi Gods of Metal) che a conti fatti ha fatto da trampolino di lancio per alcune bands tra cui ad esempio gli Elvenking che nell’anno seguente hanno accompagnato Jon Oliva nella tournee italiana.
Il Venerdi era dedicato alla scena Hard Rock A.O.R., anche questo una novità nel contesto di Festival italiano che ha visto poi il vero debutto di Pino Scotto & Firetrails, nonché la partecipazione per la prima volta in Italia di Axel Rudi Pell…
Sabato e Domenica invece una vera e propria miscela esplosiva di metal in genere, dal più classico dei Riot, Saxon… al più estremo dei Dissection cercando di includere delle piccole sorprese come gli Onkel Tom, sicuramente azzeccati per dare la giusta atmosfera di festa d’Oltralpe.
Quali sono stati i più grandi errori commessi da Voi organizzatori, in generale, con il senno di poi?
Senza ombra di dubbio gli errori da noi commessi sono in primo luogo quello di esserci fidati troppo di chiunque, amici, parenti…
Ti spiego meglio: Un grosso problema emerso durante il Tif 2005 è stato quello dei pass distribuiti a chiunque… questo perché chi aveva l’incarico e la responsabilità della cosa (altra persona ritenuta “affidabile”), ha pensato bene di elargire a propri amici e conoscenti i pass. Puoi immaginare le conseguenze da quelle economiche a quelle logistiche…
In secondo luogo quello di dare troppo per scontato alcuni particolari, considerarli magari dei dettagli di secondo livello che invece alla fine si son rivelati dei veri e propri ostacoli da superare.
Fortunatamente questi problemi erano davvero limitati avendo, come anticipavo, studiato davvero tutto al minimo dettaglio.
Fuori da denti, Alessandro, ti aspettavi una risposta più corposa da parte dei metallari italiani in occasione delle varie edizioni del TIF?
Devo ammettere che seppure il vero pubblico non mancasse, le mie personali aspettative erano sicuramente più ottimistiche, confidando nel prezzo tutto sommato “popolare” del biglietto di ingresso, dei buoni presupposti che un attento studio di bill lasciava presumere ecc…
Probabilmente sta anche nella nostra indole nel diffidare dalle nuove proposte a differenza invece di popolazioni più nordiche capaci ci di spingersi per centinaia di chilometri alla ricerca invece di qualcosa di nuovo.
Trovo che questo sia un po’un nostro grosso limite, credo che tutte le iniziative vadano largamente supportate.
Comunque, a conti fatti ti confermo che nell’insieme non è andata assolutamente male, anzi!
I presupposti per un eventuale e futuro Iron Fest ci sarebbero…
Qui da Noi i Festival dove manca il grande nome mainstream si assestano sulle solite cifre di presenza. Un esempio su tutti il Play it Loud organizzato da Giuliano Mazzardi della MyGraveyard. Tu come vedi il panorama HM italiano attualmente?
Come ti illustravo prima, la reticenza verso nuove iniziative, mettiamoci pure una bella componente di pigrizia che nel Mondo ci contraddistingue, in effetti oggi la risposta del popolo metal in Italia non è poi così viva…
Questa è una piaga che al più presto va combattuta, poiché venendo meno l’interesse generale il rischio vero è quello di portare all’estinzione i grandi progetti.
Pensiamo solo al fatto che dopo tutti questi anni Rock Fm, altro fondamentale pilastro mediatico italiano, entro fine mese chiude i battenti.
Tanti locali di Milano e comunque del Nord Italia stanno sospendendo le attività live. Eppure paradossalmente ci lamentiamo per il fatto che non c’è nulla di nuovo, perché ciò che rimane è il solito “visto e rivisto” ecc..
Bisogna anche dire che tutto ciò che nasce da una passione e viene coltivato come tale è destinato a durare nel tempo e questa è la filosofia con la quale Motorock As oggi vuole proporre il proprio “FIRE FEST” ed è la stessa filosofia con la quale Associazione Orpheus generò “Tradate Iron Fest”, ma soprattutto l’attitudine con la quale negli ultimi anni ha trasformato il Motorock As live club, da club rivolto alla scena live di bands locali ad oggi considerato come uno dei capisaldi del Nord Italia essendo stato in grado di ospitarvi anche grandi nomi come: NECRODEATH, OMEN, SKANNERS, WHITE SKULL, JADED HEART, MAD MAX, BRUNOROCK…
Sicuramente da Settembre in poi le cose saranno destinate a crescere e migliorare ancora di più, passo dopo passo.
Per ora non vi svelo nulla!
Veniamo a oggi: di fatto il Motorock As Firefest che si svolgerà i prossimi 5/6/7/8 giugno presso l’area feste di Gornate Olona (Va) è il diretto discendente del Tradate Iron Fest, per la gioia di tutti gli appassionati di questo genere di happening. Spiega i presupposti di questa “continuazione”.
Penso sia doveroso introdurre spiegando cosa rappresenti MOTOROCK AS e di conseguenza il FIRE FEST.
MOTOROCKAS MUSIC ASSOCIATION è, alla pari dell’allora Associazione Orpheus, un’associazione culturale che ha come scopo promuovere la musica nel senso culturale del termine.
Musica ed ovviamente ciò che ne deriva quindi bands affermate, locali, emergenti, prodotti discografici, corsi, concorsi ecc…
Da ormai dieci anni l’associazione di cui sopra gestisce un live club nel comasco che da un originario luogo di incontro e di esibizione di band locali negli ultimi anni si é affermato con decisione sul piano Nazionale, attraverso molteplici iniziative, ospitando talvolta importanti band affermate internazionalmente.
Le origini di questa associazione derivano da lontani ricordi anche legati a passione per le lunghe forcelle stelle e strisce nonché , per qualcuno anche l’appartenenza a club motociclistici locali.
“MOTOROCKAS FIRE FEST” è quindi oggi il momento in cui MOTOROCKAS FIRE FEST vuole in primo luogo promuovere sé stessa, le proprie iniziative, la musica Hard & Heavy affiancando band locali ai big e non da ultimo anche il Blues ed il rock ‘n roll storicamente legati ad ambiti di motoroaduni…
MOTOROCKAS FIRE FEST vedrà come debutto le date del 5, 6, 7 ed 8 Giugno.
Come location temporanea si è scelto il Parco di Gornate Olona (a pochi km da Tradate) e vi preannuncio essere il figlio primogenito del Tradate Iron Fest!!!
Innanzi tutto perché è stato studiato ed ideato da coloro che allora realizzarono lo stesso Tif.
In secondo luogo perché l’impronta vuole richiamare appositamente i connotati del predecessore “nato dai fans per i fans” come ad esempio la suddivisione delle giornate per generi, la giornata dedicata alle tribute, il giorno dedicato al metallo italiano con bands di vero e proprio culto come i DARK QUARTERER, CRYING STEEL, SKANNERS…, la giornata all’hard rock con in chiusura una band straniera…
Il clima sarà del tutto simile al Tif infatti si sta studiando la cosa in modo da ri-creare e garantire quella sorta di relax meglio noto come “scazzo alla tedesca”.
Chiaramente le dimensioni rispetto al Tif 2005 saranno ridotte ma comunque sempre curate nei minimi dettagli. Direi un po’più orientati verso il Tif 2004 con Omen/Virgin Steele…
Per migliori informazioni, visitate pure la pagina www.myspace.com/motorockasfirefest oppure non esitate a scrivere a: motorockasfirefest@yahoo.it
Come avete fatto a rendere una simile manifestazione a ingresso gratuito?
Essendo il Festival promozionale di Motorockas music Association gran parte del finanziamento deriva appunto dai proventi da un anno di duro lavoro nel club stesso ed in parte dai presumibili proventi del comparto di ristoro che si troverà all’interno che ancora una volta sarà di nostra competenza e gestione.
Soprattutto per mantenere la prerogativa essenziale del Tif : la popolarità dell’evento in modo da potervi far accedere chiunque e promuovere maggiormente la scena Hard & Heavy italiana!
Chiaramente gli incassi poi andranno a finanziare nuovamente le iniziative del club durante l’inverno per poi di nuovo arrivare ad un FIRE FEST 2009 e così via.
Certamente ci si augura la buona riuscita globale e soprattutto economica poiché diversi jolly nel cassetto li abbiamo, quindi, nel caso aspettatevi qualche grande Sorpresa per la programmazione 2008/09 del Motorock As Live Club, ma anche di questo, al momento, non voglio svelarvi nulla!
Puoi descrivere la location dell’area feste di Gornate Olona?
La location che ospiterà il Primo dei Fire Fest sarà il Parco di Gornate Olona, nel cuore del centro storico della cittadina.
Il Parco è addirittura recintato dalle mura storiche ed immerso nel verde.
Per l’occasione sarà attrezzato davvero di tutto, quindi di cucine, di stands di birre, metal-market, gadgets e soprattutto sarà allestito uno spazio espositivo curato da LOUD GUITARS di Milano nel quale verranno esposte tutte le creazioni di liuteria realizzate da F. Molinelli e M. Albanese.
Fra le varie giornate della kermesse sicuramente spicca quella dell’8 giugno, dove in un colpo solo si potranno vedere – oltre agli altri – sullo stesso palco leggende della Nwoihm come DARK QUARTERER, CRYING STEEL e SKANNERS. Vuoi raccontare i presupposti di un bill siffatto e rivelare magari qualche aneddoto a riguardo?
Eccoti la riprova di quanto detto poco fa: la filosofia con la quale si è architettato questo nuovo evento è geneticamente simile a quella del Tif.
Il fatto di aver cercato di creare “l’evento” sta in questi termini, ovvero contestualizzare nello stesso giorno e sullo stesso palco questo trittico di chiusura molto rappresentativo.
A differenza di tante organizzazioni che mirano alla “commerciabilità” dei propri Festivals, invitando quelle bands che durante l’anno vendono più dischi, Motorock As vuole puntare tutto su un festival di Classe invitando band di culto. Di qui appunto la scelta consapevole di band storiche nostrane quali appunto i Crying Steel, i grandissimi SKANNERS ed i superlativi DARK QUARTERER che abbinati poi a TARCHON FIST e TYRANT compongono proprio un quintetto di vecchie guardie del N.W.O.I.H.M. momento importantissimo della scena metal italiana 70/80
Pensate il paradosso: Bands storiche che sebbene di esperienza ventennale ciascuna, non sono mai riusciti a ritrovarsi sullo stesso palco tutte assieme e MOTOROCKAS FIRE FEST sarà il loro primo connubio!
Anche a tal proposito, preparatevi a delle vere sorprese!
Come saprete, e come dicevo prima descrivendo il Tif, una fondamentale caratteristica che renderà unico il FIRE FEST sarà il clima di benvenuto e di “proprio agio” che verrà riservato a tutti ed in particolar modo alle bands… e proprio per instaurare questo rapporto amichevole se non addirittura famigliare tra staff ed artisti ho imposto come clausola il fatto che ogni band portasse qualche prodotto tipico del luogo di origine tra vini, dolci ed altre libagioni che verranno preparate a puntino dai nostri cuochi in modo tale poi da imbandire un’unica tavolata e riservarla al personale e bands tutti insieme!
Dico solo che gli amici SKANNERS porteranno da Bolzano delle ottime forme di speck e i TARCHON FIST da Bologna fettuccine a volontà e ragu’.
Ai Piemontesi spetterà il compito del vino…ovviamente!
Cosa pensi di Festival come il Gods of Metal e l’Evolution?
Ma, oggi come oggi Gods of Metal ed Evolution rappresentano i due maggiori Festival italiani.
Gods of Metal poi ha una storia decennale, quindi stiamo parlando di grossi eventi di assoluto rispetto.
Gods of Metal è da sempre stato il Festival dai nomi impossibili tra cui WHITESNAKE, OZZY, IRON MAIDEN, METALLICA, MANOWAR… solo per questo, tanto di cappello! Non oso immaginare l’impegno e la passione che Andrea (che cordialmente saluto) e soci vi investono ogni anno…cosa che spesso la critica e l’opinione pubblica non considera…
Evolution invece è il più recente, ricordo bene l’edizione del 2005 con NIGHTWISH e SEBASTIAN BACH, quando ancora si svolgeva in quell’incantevole posto di Tuscolano Maderno, praticamente in riva al lago…
Ammetto che da allora per impegni vari, purtroppo, non ho più avuto il modo ritornarci.
So che mio fratello Riccardo ci è stato ultimamente e l’ha trovato ulteriormente migliorato nei particolari, segno evidente di continui buoni risultati e di grande volontà di evolvere e migliorare!
Ci sarà in futuro un nuovo Tradate Iron Fest?
Guarda, ti dico solo questo: TRADATE IRON FEST non è mai morto e probabilmente non morirà mai poiché ha lasciato troppi ricordi e troppi rimpianti… Presto tornerà, e quando tornerà sarà una gran sorpresa per tutti, nel senso che tutto sarà annunciato solamente a Bill concluso e fino ad allora nessuno saprà nulla! Ti dico di più: sulla cosa ci stiamo già lavorando…
Per il momento facciamo crescere il suo diretto discendente…Per gli anni a venire di sorprese potrebbero essercene molte!!!
Magari un unico grosso evento insieme con un “IRON STAGE” ed un “FIRE STAGE”?
Grazie Alessandro della disponibilità, chiudi l’intervista come meglio credi…
Augurandovi anticipatamente un Buon Fire Fest , colgo l’occasione per estendere l’invito a tutti, ricordandovi inoltre che presso il Motorockas Live Club di Mozzate –CO-, Sabato 31 Maggio sarà la serata conclusiva della stagione 2007/08: una vera “Whitesnake Night” con Whitelady e WILDSNAKE live, e per l’occasione si festeggerà la Vigilia del Fire-Fest…ma soprattutto…il mio compleanno e ovviamente…siete tutti invitati!
Ci vediamo il 31 maggio @ Motorockas live Club e.. il 5, 6, 7, e 8 Giugno al Motorockas Fire Fest!!!
Ciao!!!
Alex
Stefano “Steven Rich” Ricetti