Neverland (Oganalp Canatan)
Torniamo sull’Isola Che Non C’è con uno dei creatori di Reversing Time, Oganalp Canatan, che ci racconta entrando del dettaglio, tutti i segreti e le aspettative per il progetto fiabesco in collaborazione con la cantante greca Iris Mavraki: Neverland. Buona lettura
Servizio a cura di Gaetano Loffredo
Buonasera Oganalp e congratulazioni per la vostra nuova creatura, Neverland: atmosferica, adatta per uno come me che adora la letteratura fantasy o i film d’avventura. Penso voi siate stati ispirati da queste due macrocategorie o sbaglio?
Assolutamente, è proprio così.
Diciamo che, a partire dal titolo, tutto fa pensare al mondo creato da J. M. Barrie.
Stai parlando di Peter Pan? Certo, le tematiche del nostro disco sono ambientate proprio sull’Isola che non c’è, la favola di Barrie ci ha aiutato a costruire la nostra fiaba.
Ma Reversing Time non si sofferma su una singola storia, ti va di parlarcene?
Certo, l’idea di base si riallaccia all’inversione del flusso del tempo per darci la possibilità di rivivere certi eventi e certe esperienze, e di fare scelte diverse per cambiare, di conseguenza, il futuro. Non è un vero e proprio concept album anche perché si tratta di una lettura che può essere re-interpretata da persona in persona.
Uhm, interessante. E cosa c’è dietro il passaggio astrale, o specchio magico, raffigurato sulla bellissima copertina?
Sono contento che tu me l’abbia chiesto. E’ il segreto dei nostri testi: da una parte c’è il bene, e dall’altra parte c’è il male, il lato oscuro di ognuno di noi. La porta, lo specchio o il passaggio, indica di preciso la scelta che intendiamo fare per cambiare il corso della nostra vita: è una via che possiamo ripercorrere più volte, fino a trovare la situazione che ci permetterà di vivere un futuro felice.
Bene Oganalp, mi fai venire in mente il film “Ritorno al Futuro”, anche se stiamo parlando di una “location” totalmente diversa da quelle rappresentate nei film di Spielberg. Ora mi sbilancio dicendoti che la dimensione di Reversing Time è il musical teatrale, non il concerto semplice. Che ne pensi?
Fantastico, grazie! Sarebbe magnifico, ma realizzare una cosa del genere è pressoché impossibile in questo momento. Ci saranno dei concerti di supporto al disco, ma pensare ad un musical mi fa venire i brividi. Posso dirti che sono totalmente d’accordo con te, Reversing Time non è un semplice disco power o prog metal, ma una colonna sonora adattissima per essere riprodotta nei teatri.
Piccolo appunto: non verrebbe fuori un musical un po’ troppo corto? Quaranta minuti sono un po’ pochini…
Uhm non lo so. Non credo sia questo il problema, piuttosto ce n’è un altro: non è facile convertire le persone che vanno a teatro ad un genere che, in fondo, si basa sul metal. In ogni caso, è un’idea suggestiva che tenterò di portare a compimento.
Oganalp, ti va di descrivermi la tua Neverland?
Eheheeh, me l’aspettavo questa. Beh, tutti noi siamo stati bambini e conserviamo dentro i nostri cuori le favole e i bei momenti dell’infanzia. La mia Neverland è un posto fantastico senza negatività, un posto dove poter fare del bene a tutti i bambini che riescono a vederlo e garantire loro un futuro prospero. Un sogno in pratica.
Torniamo alla band, come avete conosciuto Iris Mavraki, e come siete arrivati alla decisione di collaborare?
Ci siamo conosciuti nel 2004 durante la presentazione del primo demo. Conoscevamo Iris ma lei non conosceva i Dreamtone, e dopo essersi informata ci ha ricontattato per capire se eravamo interessati a fare un concerto insieme a lei. Da lì è nata un’amicizia che è sbocciata nel 2006, quando ufficialmente abbiamo unito le forze per il progetto fantasy che hai tra le mani.
Progetto fantasy che prevede la partecipazione del cantante fantasy numero uno: Hansi Kursh…
Con me sfondi una porta aperta Gaetano, perché Hansi è il mio cantante preferito e amo alla follia i Blind Guardian: non posso che essere felice della sua partecipazione sul mio disco.
E non dimentichiamo Tom Englund degli Evergrey…
Certo, ma fammi aggiungere una cosa: non abbiamo cercato questi cantanti affinché realizzassero qualcosa che si avvicini ai loro gruppi di appartenenza, Neverland suona diverso da un disco dei Blind Guardian o da un disco degli Evergrey e loro si sono messi in gioco come fanno i veri professionisti. E’ stato un miracolo averli su Neverland, credimi.
Tenendo conto, tra l’altro, che la vostra è un’opera orchestrale. Fondamentale, se mi permetti, l’apporto dell’Orchestra Filarmonica di Istanbul.
Certamente, impossibile immaginare il disco senza l’orchestra. C’è da dire che non volevamo ottenere un suono pomposo come quello dei Nightwish o come quello dei Rhapsody Of Fire e abbiamo optato per una sezione orchestrale un po’ meno invadente.
Il mastering, Oganalp, è stato seguito da Leon Zervos, che ha precedentemente lavorato con i Duran Duran e con Avril Lavigne. Non pensi che collaborare con qualcuno che non si intende di heavy metal sia stata un scelta un po’ troppo rischiosa?
No, ti assicuro che Leon è una persona estremamente professionale quando si parla di musica, in tutti i sensi e in tutti i generi. E, in ogni caso, l’abbiamo seguito passo per passo verificando di volta in volta che mettesse in pratica i nostri “desideri”, chiamiamoli così.
Suonerete dal vivo con l’orchestra oppure userete soltanto suoni campionati?
Dipende da tanti fattori: promotori, vendite, organizzazione. Sicuramente cominceremo coi sintetizzatori e se poi ne usciremo bene beh… nessuno ci vieta di sognare l’orchestra dal vivo. Tutto dipende dal business in certi casi.
Ci sarà un Reversing Time parte seconda?
Questo te lo posso assicurare fin da subito anzi, ci stiamo già lavorando e ci saranno alcune sorprese. Stiamo tentando, inoltre, di assicurarci un’orchestra con più elementi di quanti non ce ne siano sulla prima parte.
Bene Oganalp, per quanto mi riguarda abbiamo concluso: ti ringrazio per l’interessante chiacchierata. Vuoi aggiungere qualcosa?
Certo: grazie a te Gaetano e a tutti coloro che ascolteranno Reversing Time, e so che in Italia lo faranno in tanti perché è la patria della musica classica.
Gaetano Loffredo