Node (Gary D’Eramo)
Intervista a cura di Pietro “metalhunger” Battanta
I Node sono una delle realta’ consolidate del nostro panorama metal con 4 album
all’attivo, due minicd, un fortunatissimo tour europeo in compagnia dei Lacuna Coil e numerose date all’estero che li hanno collocati tra le metal bands italiane piu’ conosciute oltre il nostro confine. Ho realizzato un’intervista inconsueta in macchina con
Gary D’Eramo, chitarrista nonché co-fondatore della band milanese. Un divertente giro di sabato notte per Milano fra traffico, alcool e buona musica…buona lettura!
Il vostro ultimo lavoro ‘As God Kills’ è a mio avviso uno dei migliori album usciti dell’ anno: vuoi parlarcene più accuratamente?
Beh partiamo dalla fase di songwriting: diciamo che è cominciata durante il Das Kapital tour, nelle pause dai concerti io e Marco
(lo stupefacente drummer, Nda) abbiamo iniziato a buttare giù alcune idee e riffs dai quali poi sono venuti fuori i pezzi definitivi. Nei mesi precedenti l’entrata in studio abbiamo rifinito gli arrangiamenti e reso definitivi i pezzi inserendo parti di voce ed assoli. Abbiamo cercato di restare competivi e migliorare la qualita’ delle produzioni, una cosa che ad ogni album cerchiamo sempre di aumentare sempre di più.
Per quanto riguarda la stesura dei testi e il messaggio dell’ album, ‘As God Kills’, lo dice la parola stessa, è il nostro modo di dire basta alle continue giustificazioni di violenza inaudite in nome della religione, che da sempre si presenta nella storia del genere umano. Il nostro messaggio è quello di sempre ovvero aprire gli occhi e cercare di andare oltre quello che vediamo usando il cervello… gia’ il cervello…. l’organo che la maggior parte della gente usa sempre di meno o non come si dovrebbe, e poi nel mezzo di questi anni di mass media ed internet, chi regge i fili o crede di reggerli a tutti vuole instaurare una cosa del tipo..”ciò che l’occhio vede e l’orecchio sente la mente crede” e noi non ci stiamo a farci rimbambire da tutto questo, tieni va’ fatti una
cultura ( apre il cruscotto e mi lancia 1984 di George Orwell, Nda).
Questo è il terzo album registrato agli Underground Studios di Pelle Saether, ma il sound è molto diverso dai due
precedenti, meno “svedese” e più “americano”: una scelta la vostra dovuta a cosa? Anche i pezzi sono molto piu’ diretti a mio avviso, un binomio vincente anche se si sono perse le sperimentazioni dei due album precedenti.
Cosa vi ha spinto ad intraprendere questa strada?
Sicuramente l’istinto, i pezzi erano nati sotto un altro profilo stilistico ma suonando e risuonando ci gasavano, grezzi e d’impatto, io poi onestamente non essendo un manico come chitarrista ho tirato fuori il lato noise e piu’ tamarro di me stesso per tappare le lacune
(ride, Nda)… Insomma suonavano maledettamente da calcio nel culo e le abbiamo riarrangiate così…poi Pelle ha fatto il resto, sentendo il riffing così pesante ha indurito ulteriormente il
sound…e ha fatto bene…mamma mia se ha fatto bene….
Parliamo del video di ‘As God Kills’ cruento diretto e senza compromessi…..so che ha sollevato delle polemiche per via del fotogramma in cui appare papa Woitjla.
Ci vuoi spiegare lo storyboard piu’ accuratamente ?
Già, soldi buttati via amico mio il video non lo ha voluto passare nessuno per via di quel fotogramma ma che ci devi fare? Sono meglio i bei culi della pupa e il secchione che la storia degli ultimi 100
anni…In ogni caso abbiamo voluto riunire le principali figure politiche che hanno segnato i disastri dell’ultimo secolo, e non mettere il buon Karol, dato che è stato una delle persone più influenti nei cambiamenti storico politici dell’est europeo, sarebbe stato un buco mostruoso. Il problema è che nei fotogrammi veniva subito dopo Adolf
Hitler…la nostra era solo un’analisi storica, nessuna condanna alla Chiesa o ad
altri. Il messaggio del video è “Hai visto cosa è successo? Che ne pensi?” Tutto
qui… A noi non piace fare polemica, quella lasciamola fare a Sgarbi e alle altre scimmie urlatrici della televisione.
Avete attraversato l’Europa insieme ai Lacuna Coil in un tour che ha aumentato la vostra popolarità nel vecchio continente: come è andata?
Benissimo, eravamo impauriti dal fatto che il pubblico non apprezzasse la nostra proposta….ed invece è stato l’esatto contrario….la cosa bella è stata vedere ragazzi con magliette di Burzum se non
dei Cannibal Corpse che erano al loro concerto e si sono trovati una band thrash metal in apertura, in particolare in
Francia… È incredibile l’elasticità mentale riguardo alla musica nel resto d’Europa.
Ho parlato con molti ragazzi che mi spiegavano che la loro presenza al concerto dei Lacuna era dovuta al fatto che facessero buona musica e anche se le loro preferenze erano magari verso sonorità più estreme a loro non interessava per niente, a Madrid una ragazza mi ha detto che la musica è
musica…Se dovessimo porre delle barriere a seconda degli stili diversi e farne una parte diverrebbe politica….una
grande! Peccato che qui non siamo ancora così avanti Pietro…ma ci arriveremo credimi.
Sarete on stage al Battle of Metal open air in Germania insieme a nomi come Black
Label Society, Haggard, Paradise Lost, The Haunted….a quando un Gods of Metal o un grosso festival qui in Italia? Secondo me dopo così tanti consensi ricevuti all’estero ve lo meritereste.
Beh al Gods ci abbiamo suonato nel 2002 in apertura… Arriveranno le occasioni anche qui in Italia, al momento c’è gente che merita più di noi sicuramente. Speriamo di fare qualche festival anche qui, sarebbe bellissimo ripetere quell’esperienza.
Avete attraversato l’Italia in lungo e in largo con numerosissime date da quattro anni a questa parte… che puoi raccontarci della situazione italiana e della risposta della gente durante i vostri shows?
La situazione è che ci sono un sacco di bands che hanno voglia ma non hanno spazi, in Italia i locali vanno avanti a cover bands e le bands che non riempiono il locale fanno fatica ad andare avanti noi compresi credimi. Non c’è la cultura della scena metal italiana, la gente preferisce sempre le band tributo (o quelle straniere) ma non è colpa di
nessuno, abbiamo questa cultura, punto. La soluzione è emigrare all’estero: noi per esempio stiamo lavorando per la Germania in questo periodo. Peccato perché ci sono moltissime
band italiane valide ma nessuno le supporta. Abbiamo fatto date veramente fighe con locale quasi pieno e altre con 20 o 30 persone, non sai mai come andrà a finire la serata… ma chi se ne frega, alla fine il devasto da parte dei ragazzi si è sempre verificato!
(Ride, Nda)
Parliamo del cd che hai nel lettore e che da un’ora mi spacca le orecchie….chi sono?
Sono gli Allhelluja, uno degli album che mi ha gasato di piu’ ultimamente. Mi piace il loro sound grezzo e diretto, e poi Jacob è un
mito! Ho visto nascere questo progetto quando eravamo sotto Scarlet e devo dire che confrontato ad
‘Inferno Museum’ questo ‘Pain is the game’ è un capolavoro, Stefano e soci hanno fatto un grande lavoro, anzi colgo l’occasione per salutarli tutti e far loro i
complimenti!
So che sei un amante e grande supporter della scena italiana, dacci la tua top 10 delle bands attualmente in circolazione nel nostro paese e una top 10 sulle bands italiane del
passato. Inoltre Gary, data la tua non piu’ giovanissima età 🙂 come hai visto l’evoluzione del metal made in Italy da quando eri un ragazzino ad oggi?
Azz che domanda, non potevi farmela prima di bere? Allora per quanto riguarda il passato :
Elektradrive, Alligator, Monumentum, Brokenglazz, Jesterbeast, Abnegate, Negazione, Bulldozer, Mystere De Notre Dame, Electrocution.
Per quanto riguarda il presente: Infernal Poetry, Dark Lunacy, Slowmotion Apocalypse, Doomraiser, Novembre, Lacuna Coil,Sadist, Nerve, Dgm , Allhelluja….mi prendo la riserva di inserire Extrema e Necrodeath, li adoro da sempre e non potrei non
metterli. La scena italiana si è evoluta alla grande negli ultimi 10 anni e non può che migliorare…sperando sempre in chi li supporta ovvero chi ascolta musica.
Da loro dipende il futuro… ah grazie per avermi dato del vecchio…brutto stronzo!
Riguardo al panorama metal in generale chi ti ha sempre ispirato e a chi vorresti assomigliare da grande?
Sono un grande fan di Zakk Wilde e non vedo l’ora di conoscerlo in Germania al Battle Of
Metal… Io da grande? Sicuramente voglio diventare un misto tra Stefano Ricetti e Pino Scotto, due grandi persone secondo me vivono il rock’n roll 24 ore al giorno.
Myspace… che ne pensi?
Una gran cosa internet e myspace, una vetrina imparagonabile: sul web siamo a quasi 40.000 visite, una roba impensabile… l’indirizzo lo mandiamo?
Sì dai: www.myspace.com/nodeband .
Concludi come vuoi Gary, ho finito le pile… e anche la birra!
Grazie a te, a Truemetal e a tutti i lettori…saluto anche Paola Bonizzato che tiene i contatti con la band per il vostro portale e puntualmente segnala le nostre news…la birra la paghi tu? Io ho finito i soldi
(Ride, Nda)
Ci si vede on the road!!! Ciao!
Pietro “metalhunger” Battanta