Node: ribatte Rex Caruso

Di Angelo D'Acunto - 28 Dicembre 2010 - 22:30
Node: ribatte Rex Caruso

Comunicato stampa:

“Al Sig. Gary D’Eramo, volevo solo ricordare un “paio” di cose, magari ha fatto un po’ di confusione su come sono andate le cose durante la mia permanenza nei Node, mi sembra giusto rettificare dei fatti che non sono proprio andati come sostiene lui.
Punto primo, quando entrai nella band ero senza lavoro e con una situazione familiare alquanto difficile, tanto che, poco dopo il mio ingresso volevo tirarmi indietro per evitare di essere un peso per gli altri. Sono stato dissuaso dal lasciare, per non far slittare le registrazioni del disco.
Al seguito di ciò mi è stato recapitato un contratto interno alla band, in cui rinunciavo a tutti i miei diritti su eventuali guadagni maturati e, mi sarei accollato tutti gli oneri, allego copia del contratto. Per favore non fare l’ipocrita Gary! Non l’ho mai firmato solo perché nessuno firmerebbe un contratto dove devi solo dare, per favore!
Non ho mai nascosto la mia difficoltà economica agli altri e, mi venne risposto di non preoccuparmi, che la mia quota delle spese sarebbe stata recuperata dai cachet dei concerti.
Punto secondo, il Sig. Gary D’Eramo dall’alto della sua esperienza di musicista, ha preso ogni tipo di decisione per la band da solo, a volte senza nemmeno confrontarsi con gli altri o almeno con il sottoscritto e, anche quando gli era stato fatto presente che le cose non si potevano fare, causa mancanza di denaro, o che si potevano fare in altri modi spendendo molto meno, ha continuato a sostenere che i soldi li avrebbe messi lui e di non preoccuparmi perché li avrebbe recuperati dai concerti.
Non sono il tipo che prende le decisioni e poi le fa pagare agli altri, soprattutto quando stiamo parlando di cifre che superano i 1.500 €, a quanto pare il Sig. Gary D’Eramo lo è.
Inoltre sempre il suddetto soggetto, ha deliberatamente omesso il fatto che le grafiche del disco sono state pagate dal sottoscritto, cosa che ha permesso di non far slittare l’uscita del disco di almeno un mese.
Si è anche dimenticato che pur di non far perdere una data alla band e fargli fare una figura da pirla con il Management, causa sua dimenticanza, mi sono sobbarcato una 48 ore da Inferno, composta da: 8 ore di lavoro a Milano, viaggio in macchina più concerto a Prato in giornata e, ritorno in nottata più altra giornata di lavoro da 8 ore in coda, a Milano.
Ultima cosa, non meno importante, feci presente a Gennaio 2010 la mia intenzione di lasciare la band a Settembre 2010, per poter portare liberamente avanti i miei progetti musicali e per mancanza di sopportazione degli atteggiamenti isterici del Sig. D’Eramo. A tal proposito, sempre il soggetto in questione, ha tenuto ben segreto il fatto che la band avrebbe partecipato al tanto acclamato spot di una nota Agenda e, ha deciso che da Maggio in poi sarebbe subentrato il nuovo cantante, comunicazione ricevuta via sms e facebook. La cosa non mi tocca, anzi è stata una notizia più che ben accolta, ma ciò non toglie che non è un comportamento onesto, quindi non mi venga a parlare di come ci si comporta, per favore!
Dopo tutto questo, e dopo aver già ripreso la mia quota del disco dai cachet dei concerti, NON HA AVUTO NEMMENO il coraggio di chiedermi (perché ha fatto chiamare Gabriel al posto suo), di nuovo la mia quota per il cd.
Consiglio un po’ di autocritica e di serietà, magari gli andrà meglio in futuro.
Nonostante tutto, auguro ogni fortuna alla band e agli altri ragazzi, che si sono dimostrati dei validi compagni di viaggio.”