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Old Man’s Child (Galder)

Di Alessandro Calvi - 4 Gennaio 2006 - 14:06
Old Man’s Child (Galder)

Oggi siam qui a Intervistare Galder, vero e proprio “deus-ex-machina” dei suoi Old Man’s Child in occasione dell’uscita del nuovo disco della band intitolato “Vermin”.

Engash-Krul: Come stai?

Galder: Ciao a tutti, sto bene grazie.

Engash-Krul: Cominciamo subito con le domande: è passato qualche anno dall’ultimo album degli Old Man’s Child, questa pausa così lunga è stata una cosa voluta per elaborare il nuovo materiale, oppure la collaborazione con i Dimmu Borgir ti ha preso la maggior parte del tempo?

Galder: Penso sia stata una combinazione di cose. Probabilmente avrei potuto far uscire l’album anche molto prima, ma non volevo che fosse una cosa troppo sbrigativa, in seguito ho avuto un sacco di tempo libero ed è stato il momento migliore per registrare il nuovo disco.

Engash-Krul: La copertina del CD realizzata da Set<'H> riguardante il concept alla base dei testi del disco è molto interessante, cosa ci puoi dire in merito? Da chi o cosa è nata la prima idea?

Galder: Io volevo qualcosa che rappresentasse il titolo del cd “Vermin”, quindi anche qualcosa che avesse a che fare con gli esseri umani. Gliel’ho detto e lui mi ha spedito alcune prove e siamo partiti da quelle.

Engash-Krul: “Vermin” è stato ancora realizzato con te dietro a tutti gli strumenti (tranne la batteria), come ti senti nei confronti di questa scelta? Ne sei contento o vi sei stato forzato a causa della mancanza dei giusti musicisti?

Galder: Dunque, fin dalla prima volta che l’ho fatto su “Ill Natured Spiritual Invasion”, sapevo che sarei stato in grado di farlo. Se fai tutto da solo le cose procedono in maniera molto più veloce e le chitarre sono più tirate. Attualmente invece si tratta di una scelta che ho fatto in fase di scrittura delle canzoni.

Engash-Krul: Con gli Old Man’s Child tu fai tutto il lavoro e ogni cosa è esattamente come vuoi tu, al contrario nei Dimmu Borgir le canzoni sono il risultato di molti interventi di diverse persone. Quale metodo preferisci tra i due?

Galder: Ognuna delle due ha lati sia positivi che negativi. Naturalmente negli Old Man’s Child posso fare tutto quello che mi sento di fare quando voglio. Se ho voglia di mettere riff “jazz” ce li metto, non è quello che voglio fare, ma se volessi potrei. Invece nei Dimmu Borgir dobbiamo essere tutti d’accordo sul materiale da scrivere, inoltre l’avere tante persone che collaborano alla stesura di un pezzo rende le cose molto più veloci la maggior parte delle volte.

Engash-Krul: Ancora approposito della realizzazione di “Vermin”, la batteria è stata registrata da Reno Kiilerich, potresti dirci qualcosa su di lui? Perchè lo hai scelto? E come l’hai conosciuto?

Galder: Lui aveva fatto un tour con i Dimmu Borgir come “session-musicians” e non aveva impegni dopo. Così gli ho chiesto se gli interessava fare qualche lavoro con gli Old Man’s Child. Penso che lui sia veramente un bravo batterista e soprattutto impara molto velocemente. Così gli ho mandato una cassetta con su registrata un po’ di drum-machine e poi ci siam trovati in studio il giorno prima di registrare, a fare un po’ di jam-session sulle canzoni… e tutto è venuto fuori in maniera molto semplice.

Engash-Krul: Ci sarà un tour per “Vermin”, oppure gli Old Man’s Child diventeranno solo una “studio-band” ? E se questo tour ci sarà, hai già pensato a quali musicisti potrebbero esserci con te sul palco?

Galder: Al momento non ci sono programmi per un tour, ma sarebbe molto bello farne presto un altro un po’ in piccolo. Quindi è ovvio che spesso ci penso un po’ e se si troveranno i giusti musicisti penso proprio che si farà.

Engash-Krul: Sono sicuro che i lettori di questa intervista sarebbero molto contenti se ti chiedessi qualcosa sui nuovi progetti dei Dimmu Borgir, cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo album? Hai già scritto qualcosa?

Galder: Finora abbiamo scritto solo una canzone, ma in pratica non abbiamo neanche ancora cominciato. Quando inizieremo davvero a lavorarci sopra però dovremmo procedere piuttosto speditamente nella stesura delle canzoni viste le precedenti esperienze. È ancora troppo presto comunque per parlare di una data di entrata in studio per registrare, direi che indicativamente sarà per l’inizio del 2007.

Engash-Krul: Come ben sai, TrueMetal.it è una webzine, quindi per noi Internet è una realtà molto importante, tu che cosa ne pensi? E sul “file-sharing” che idee hai? Pensi che possa essere un importante strumento per le giovani band per farsi conoscere o al contrario magari ritieni che sia ciò che distruggerà il mondo della musica?

Galder: Internet è una cosa che è qui per restare, quindi penso che è qualcosa che dobbiamo accettare, sia che ci piaccia o no. Sicuramente è un ottimo modo per le nuove band per farsi conoscere, ma immagino che sia una negativo per quelle più famose. In realtà a essere sincero le mie conoscenze informatiche son pari a zero, così non è che posso esprimermi molto in merito. Anche il file-sharing non so neanche bene che cosa sia e come funzioni, così se voglio ascoltare qualche gruppo nuovo… son costretto ad andare comunque in negozio… (ride)

Engash-Krul: Penso sia ora di andare, ti ringrazio veramente molto per il tuo tempo e le tue risposte, ti lascio spazio libero per dire ai nostri lettori quello che vuoi…

Galder: Sono io che ti ringrazio per l’intervista e spero che presto ci sarà occasione per un nuovo tour dalle vostre parti. Ho solo buoni ricordi dei passati concerti in Italia e sono sicuro che le prossime saranno di nuovo esperienze fantastiche. A presto!!!

Intervista raccolta da:
Alex “Engash-Krul” Calvi