On-Off (Matteo Vago)
“In Italia ci sono un sacco di “falsari” che dicono di suonare rock, o peggio ancora rock’n’roll, e poi si scopre che è solo tutta apparenza e moda. Allo stesso tempo, però, ci sono davvero un sacco di band valide, con progetti e dischi assolutamente importanti, che magari rimangono chiuse a chiave nel loro piccolo giro che si sono creati a gomitate negli anni, senza vere e proprie opportunità di venire a galla…”
(Matteo Vago)
All’indomani della nascita del secondogenito che porta il cognome ON-OFF, incontriamo il frontman della band Matteo Vago per una chiacchierata amichevole tra passato, presente e futuro.
Intervista raccolta da Marcello Catozzi
Allora, Matteo, innanzitutto come stai dopo l’ultima fatica discografica?
Beh, registrare un disco non è mai una cosa che fa rilassare!!!! Soprattutto se tutta la fase di produzione, così come lo è stata caratterizzata la nostra, è condita da imprevisti, malanni, ritardi, scadenze che si avvicinano, caldaie che esplodono (questa sarebbe da raccontare!!!!) e cavoli vari!!! Tutto sommato sto bene dai.. ormai è passato qualche mese dall’uscita del nostro secondo lavoro e tutto è filato abbastanza liscio senza troppi intoppi! Diciamo che abbiamo accumulato prima, ora ci stiamo sfogando!!!
Raccontaci come si è verificato (tempi e modi) il concepimento del vostro secondo figlio.
Questo disco è nato subito dopo la fine della registrazione di RIBCRASHER!!! La voglia di lavorare era tanta, alcune idee già bollivano in pentola e, nonostante un’intensa stagione di concerti 2010-2011 dove abbiamo presentato il disco di esordio, abbiamo subito impegnato del tempo per comporre le nuove canzoni!
Avremmo potuto far uscire il disco per natale 2011, ma, come detto sopra, alcuni imprevisti durante la registrazione hanno fatto ritardare l’uscita! L’album, comunque, ha preso vita all’insegna del divertimento! Abbiamo voluto sfornare un disco grezzo, senza fronzoli e suonato sul serio!!!! …senza troppe menate! Schietto, umile e sincero! Abbiamo addirittura registrato il tutto “alla vecchia”, ovvero registrando batteria, basso e chitarra ritmica contemporaneamente, cercando di ricreare quell’impatto live reale come si faceva una volta, conservando l’intenzione e il respiro del brano! Anche per questo album abbiamo lavorato con lo stesso team creativo, ovvero PAOLO DAL BROI e GIORGIO ANDREOLI, entrambe persone preparatissime, dall’enorme esperienza e, soprattutto, dalla simpatia e disponibilità superlativa!
Quanto tempo siete rimasti segregati in studio, per partorire la creatura?
Praticamente da Agosto 2011 fino a febbraio 2012, mix e mastering compreso! Bisogna però dire che, ottavo mese a parte (dove abbiamo potuto lavorare quasi tutti i giorni) il resto del tempo che abbiamo dedicato al progetto è stato rosicchiato via dagli impegni lavorativi di tutti quanti. Ovvio, non possiamo permetterci di prendere 3/4 settimane di ferie solo per lavorare sul disco, quindi via con tutta un serie di ritagli qua e là per registrare le parti, sabati e domeniche comprese, ore piccole e via dicendo!!!
L’esordiente “Ribcrasher” aveva prodotto ottimi risultati, sia per quanto concerne le critiche sia per quanto riguarda il riscontro del pubblico e, quindi, le vendite. Sappiamo quanto sia difficile ripetersi a certi livelli: ciò premesso, cosa vi aspettate dal nuovo lavoro?
Sicuramente il primo lavoro aveva dalla sua l’elemento novità e attesa! In molti aspettavano l’uscita del nostro esordio dopo anni di lotte e concerti come tributo AC/DC! Noi, infatti, lo sottolineo sempre, non siamo nati come tributo, lo siamo diventati successivamente! Il progetto inediti era sempre lì nel frigorifero che cercava di uscire ostacolato da una stabilità di formazione che non arrivava!!! Quindi questi fattori hanno sicuramente aiutato RIBCRASHER! Il secondo disco è una riconferma della nostra identità, quindi speriamo che sia gradito allo stesso modo! Dopo qualche mese, dopotutto, ritengo che possiamo essere soddisfatti da come è stato accolto, in moltissimi casi in maniera molto più accesa del primo, anche se devo ammettere che la crisi economica che ci ha investito in questi tempi, anche se dopo solo un paio di anni di differenza dal primo CD, ha sicuramente un po’ frenato la diffusione, quindi la vendita, di DON’T FORGET THE ROLL. Anche se bisogna sottolineare che la discografia attualmente è completamente ferma, e solamente il concerto, per band sulla nostra stessa barca, è l’unico momento dove il CD diventa importante e ha un minimo di considerazione.
Nonostante la nascita come band di inediti, avete fatto molti anni in giro come tribute band degli AC/DC. In uno scenario come quello attuale, in cui il mercato “live” è ormai orientato decisamente ed essenzialmente verso le cover, non credete che il vostro cambio di direzione (musica originale) sia stato un po’ azzardato?
Sicuramente! Però quella è la nostra strada, il nostro progetto sin dal principio! Inoltre non è così creativo continuare solo ed esclusivamente a suonare cover, ovvero brani degli altri!!! Nonostante strimpellare AC/DC è forse tra le cose più divertenti al mondo, non potrei mai rinunciare al gusto di suonare un brano originale davanti a un pubblico che si accende: è un’emozione difficilmente replicabile con le cover!! Come giustamente hai detto tu, lo scenario attuale è decisamente saturo di cover e tributi, in molti casi con situazioni davvero ridicole a mio modesto parere! Anche noi in passato abbiamo fatto molte date come tributo, non voglio sputare nel piatto, ma abbiamo cercato sempre di non esagerare, di non eccedere per non rimanere incastrati nel personaggio! Se poi la gente lo pensa ancora, e quando dice ON-OFF pensa agli AC/DC beh.. da una parte ovvio! Se non c’è interesse per la gente a scovare musica inedita è ovvio che il collegamento rimane quello detto sopra, poi il nostro prodotto ora è questo! Qualche serata tributo la facciamo ancora adesso, è sempre e comunque entusiasmante, ma la maggior parte delle nostre forze sono ora incanalate nel promuovere le nostre composizioni.
Come vedi il panorama Hard Rock a livello mondiale?
Non saprei dire con precisione… per certi versi mi sembra che sotto sotto qualcosa si stia smuovendo nel panorama rock! Ci sono frangenti dove sembra che pian pianino il vero gusto per un hard rock senza fronzoli stia in qualche modo tornando, un momento dopo, però, tutto si offusca se penso a quanto l’immagine oggigiorno ha completamente soppiantato tutto il resto!!! Inoltre produzioni superpatinate, pensate a tavolino e senza un minimo di anima sono ormai onnipresenti! Forse non è quella la strada che bisogna seguire! Una volta c’erano album fantastici con dei suoni magari grezzi, ma ricchi di un energia considerevole! Ora abbiamo dischi che suonano da Dio, ma rimangono lì.. uguali a tantissime altre produzioni. Per questo faccio fatica ad orientarmi! C’è talmente tanta roba che bolle in pentola che non saprei dire con precisione! Spero solo che il ritorno di un rock genuino non sia solo una moda da fighetti!
E che questo ritorno sia affiancato da una maggiore consapevolezza e cultura dell’ascoltatore.
E parlando di Hard Rock in ambito “nostrano”, qual è la tua opinione?
In Italia ci sono un sacco di “falsari” che dicono di suonare rock, o peggio ancora rock’n’roll, e poi si scopre che è solo tutta apparenza e moda! Allo stesso tempo, però, ci sono davvero un sacco di band valide, con progetti e dischi assolutamente importanti, che magari rimangono chiuse a chiave nel loro piccolo giro che si sono creati a gomitate negli anni, senza vere e proprie opportunità di venire a galla e, non dico diventare famose, ma almeno conosciute ad una fetta di pubblico che magari le sta cercando pensando non esistano! Questo perché chiaramente manca qualcosa! Manca qualcosa nelle gente che va ad ascoltare musica dal vivo e nei canali dove queste voci potrebbero farsi sentire!
Quali sono le band che ti sentiresti di segnalare tra le più meritevoli e coraggiose, in Italia?
Mah.. difficile da dire!!! I Punkreas, forse un po’ datati ma che di sicuro non sono mai scesi a compromessi, i progetti dei Tre allegri Ragazzi Morti, o gli Exilia, i Rain …ho scoperto da poco i Bud Spencer Blues Explosion, molto bravi e molto facili da infilare ovunque.. sono solo in due!!!
E all’estero quali sono i gruppi che incontrano maggiormente le tue preferenze?
Tra le “ultime”, diciamo così, uscite… ultimamente mi sono interessato a AIRBOURNE (anche se per la cronaca) poi a WOLFMOTHER soprattutto! Tame Impala, Year Long Disaster…
Per quale motivo, secondo te, le band italiane che riscuotono successo all’estero si possono contare sulle dita di una mano? Prendiamo, a titolo di esempio, i Lacuna Coil che, indubbiamente, rappresentano un caso degno di nota sotto questo profilo.
Perché, parliamoci chiaro, alle grosse case discografiche estere non importa nulla delle band italiane! Ho anche avuto qualche informazione a riguardo di riffa o di raffa. Certo, se poi capita un caso discografico, un buon numero di vendite, un gruppo che canta in inglese e magari il calcio nel sedere di qualcuno che magari ha spinto una band a suonare in quel particolare evento o concerto dove qualcuno è rimasto colpito da quella dato gruppo, può darsi che qualche band italiana riesce ad uscire dalla gabbia! Come nel caso dei Lacuna Coil, che sono assolutamente bravi, ma non credo che solo per quello sono riusciti a sfondare, no?
Poi all’estero ci vedono come il paese della musica melodica, il paese della musica napoletana!
Come può risultare credibile una band rock se già comunque da noi chi ascolta rock viene considerato comunque fuori moda? Mi spiace davvero parlare in questi termini, sul serio.. non voglio fare il saputello o colui che sputa sentenze.. però non penso di essere molto distante dalla verità..
Perché il Rock, in Italia (parliamo di quello vero e non pompato dalle solite major o dalle solite radio, che viene spacciato per Rock ma che in realtà non ha nulla a che spartire), non ha più il successo che aveva negli anni 80 e 90, eccezion fatta per i grandi nomi e i grandi eventi (Heineken, Gods of Metal, ecc.)?
Beh… secondo me anche molte band anni 80 erano solo pompate, solo dal fatto che in quel periodo il genere andava, allora c’erano molte proposte che, anche se non troppo valide, venivano mostrate.
In Italia invece si è sempre fatto fatica! Vuoi per la lingua, forse non adatta ad un classico classic rock, vuoi per la tradizione musicale che ci accompagna, vuoi per come siamo visti dal resto del mondo, vuoi perché ora ci sono molte più distrazioni: computer, internet, telefonini, videogames, social network ecc.. e il buon rock non è più così di moda, o così una priorità per i giovani come lo era prima! In Italia poi tutto questo viene maggiormente sottolineato!
A proposito di radio, perché – secondo te – non esiste una radio degna di considerazione, che trasmette solo musica Rock (dai classici ai generi più diversi, che si chiami AOR o altro)?
Forse perché tutte le radio, così come i giornali, i quotidiani d’informazione o le televisioni… sono tutte “sotto il cappello” di qualcuno, quindi si trasmette solo quello che fa audience, che fa pubblicità, che fa moda.. quindi che fa soldi! Mentre invece non viene trasmessa una diversa alternativa, anche perché la maggioranza non la vuole! Lo dicono in molti che siamo un paese che sta perdendo la propria cultura, interesse per l’informazione, per la lettura ecc. quindi anche una cosa all’apparenza superficiale come la musica (solo all’apparenza però!) viene messa da parte e poco presa in considerazione. Non che il rock sia il massimo come cultura, in fondo si parla di sesso, droga e far casino, però almeno c’era un qualcosa di genuino che prescindeva l’apparenza! Inoltre il discorso di suonare uno strumento non è cosa da poco nella cultura di una persona, a prescindere da che genere si suona!
Chitarristicamente parlando, quali sono stati gli artisti che hanno acceso la classica fiamma, in te? Puoi raccontarci quando e come è nato il tuo amore per il Rock e, più precisamente, per lo strumento?
Mi è difficile riviverlo con chiarezza! Posso ricordarmi le prime cassette fatte da mio zio, ascoltate fino al collasso, con album tipo Led Zeppelin IV, la colonna sonora dei Blues Brothers, John Lee Hooker ecc.
oppure i vinili di mia madre! Ricordo che una botta al cervello è stata la visione da piccolo di RITORNO AL FUTURO… la scena quando Marty suona Chuck Berry con la chitarra elettrica è assolutamente memorabile!!!
Sei in grado di citare un concerto memorabile, che ti è rimasto impresso nella mente in modo indelebile?
La prima e, ad ora, unica volta che ho visto dal vivo BB KING! Era il 2004! Lui stava lì, seduto sulla sua sedia con la chitarra Lucille in mano, intorno una band con i cosiddetti controcoglioni e, nonostante l’età, riusciva a farti arrivare un’energia e un calore vero mai sentito in altre occasioni. Sembrava che stesse suonando un angelo!
Parlando di sogni nel cassetto, con quale/i artista ti piacerebbe collaborare nella stesura di un album?
Beh.. il sogno nel cassetto è poter lavorare su un album con Jimmy Page!!! Ma forse detto così sembrerebbe troppo “un classico”. Mi piacerebbe lavorare ad un progetto chitarra e pianoforte con Giovanni Allevi!
E già che ci siamo (non poniamo limiti alla fantasia), con quale gruppo piacerebbe toureggiare, agli On-Off, nel ruolo di support band?
Ce ne sarebbero un mare!!! Mi piacerebbe suonare come apertura ai ROLLING STONES!!! Dici che hanno bisogno di una band di supporto per un tour? Poi ovvio.. ora come ora qualsiasi band rock che si rispetti va bene!!!
Parlando della vostra formazione, la domanda che sorge spontanea per chi vi conosce da tempo è: dopo l’uscita dalla band del cantante originario, come mai non è stato rimpiazzato con un altro cantante?
Il cantante “originario” è Andrea!!! Che ancora oggi ci segue per le serate dedicate al tributo AC/DC!!! Andrea è ormai la voce storica degli ON-OFF versione tributo! Lui stesso, anni fa, si era messo da parte al progetto inediti e, nonostante in larga parte mi spiace, per certi versi è stato un bene! Magari detto così può essere interpretato male, ma essere in 4 al posto che in 5, in una band è meglio! Una testa in meno da mettere d’accordo!!! Quando si lavora su materiale inedito è tutto un modo differente di collaborare a confronto di quando si preparano delle cover, soprattutto per una band tributo!
Inizialmente l’idea era di mantenere una sola chitarra, cioè io, e trovare un cantante! Ma nonostante immensi sforzi, trovare una persona che potesse con umiltà entrare in una band, anzi in una famiglia, già avviata è stata davvero dura! Inoltre collimare il progetto di una vita con una persona nuova che avrebbe dovuto metterci la faccia (e la voce) è stato praticamente impossibile! Non si trovava nessuno! Alla fine allora mi sono letteralmente rotto i c….oni e dissi: “E va bene, canto io!!!!!!”
Non credi che assumere su di te tutto l’onere vocale possa comportare una diminuzione, in termini di qualità, della performance in sede “live”?
Sicuramente per me è tutto molto più complicato, sul palco, occuparmi di cantare e suonare contemporaneamente! Cantare rimanendo rilassati e contemporaneamente suonare un genere selvaggio come il rock’n’roll non è certo un’impresa facile, le due cose non si possono mescolare facilmente!!!!
In fondo adesso questo fa parte dell’identità, dell’immagine della band! Se una cosa che vogliamo far passare è l’umiltà di 4 persone sul palco che vogliono dare il massimo e scaricare un po’ di watt su chi abbiamo davanti, l’importante è l’intenzione! Se poi dovrò farci il callo beh.. sono pronto!
Tornando ai due dischi prodotti, vi ritenete soddisfatti del risultato ottenuto, oppure vorreste modificare qualcosa nei rispettivi contenuti?
Come ogni progetto che si rispetti, una volta finito chiunque vorrebbe modificare qualcosa! Bisogna però ammettere che un disco è come se fosse una fotografia, un’istantanea della band in un particolare momento! Quindi è troppo facile col senno di poi voler cambiare cose qua e là!
Io sono soddisfatto dei nostri dischi.. se penso poi alla cosa sotto quest’ottica accennata sopra, mi è ancora più facile essere fiero di essi! Al contrario di molti, non mi annoio mai ad ascoltare spesso la nostra musica! Nonostante la so letteralmente a memoria!! E’ un buon segno?
Freschezza, spontaneità e spensieratezza sono gli elementi caratteristici forse più immediati che derivano dall’ascolto degli On-Off. Qual è il vero messaggio che intendete rivolgere ai vostri fan e a chi vi si accosta per la prima volta?
Per certi versi hai già risposto tu! Freschezza, spontaneità e spensieratezza!!!! Elementi sicuramente molto difficili da far emergere in maniera vera ed onesta! Soprattutto senza compromessi!!! Forse non c’è un vero e proprio messaggio da rivolgere a chi ci ascolta, sotto sotto quello che si vuole comunicare è il fatto che il rock’n’roll è musica che serve per divertirsi, senza troppe menate! Quindi divertiamoci! Meglio se con un ritmo che ti prende e ti fa nascere dentro una strana voglia di muoversi, di urlare e di scuotere un po’ i fianchi! Magari con la propria ragazza al fianco, un qualcosina da bere in mano e con intorno gli amici più cari! Un’energia che dà nuova vita alla propria anima! Magari anche per pochi secondi, prima di ritornare, anche se con le pile cariche, alla vita di tutti i giorni con tutti i suoi problemi e stress!
Allo stesso tempo, però, stiamo parlando di musica! Quindi bisogna suonare e suonare! Con in mano uno strumento e senza pensare all’apparenza! Poi che noi per certi versi vogliamo essere minimalisti mah.. forse è per rendere il tutto ancora più vero e genuino!!! Se poi questa cosa arriva a chi ci ascolta… bene! Altrimenti ci si vede al prossimo concerto e ci si fa una birretta insieme!!! “Hey… Domani si lavora?”.
Quali sono i vostri obiettivi e programmi per il futuro? Un disco live? Un video? Un tour?
Attualmente stiamo lavorando ad un videoclip.. e non ti dico che odissea! Ovviamente stiamo cercando di non accontentarci e di ottenere il massimo con le poche risorse e mezzi che abbiamo!!! Fino ad ora abbiamo fatto parecchio ma siamo ancora in alto mare!!! Dobbiamo ringraziare una lista infinita di persone!!!! Ma ce la faremo! Se tutto va bene dovrebbe vedere la luce a fine febbraio!!!
Tour? Beh.. cercare date è diventata una sfida quotidiana.. ma continuiamo a combattere!!!
Poi sì… prossimamente mi piacerebbe registrare un nostro concerto come si deve! Sicuramente questo è un appunto scritto sulla nostra lista delle cose da fare!!!
Chiudiamo l’intervista con un saluto ai lettori di Truemetal.
Mille grazie Marcello per questo prezioso spazio che ci hai concesso… e mille grazie anche a Truemetal per i vostri sforzi nel dare fiato e parola a gruppi emergenti come noi!!! Poi come mio solito vorrei ringraziare tutti coloro che hanno avuto la pazienza e la voglia di leggere tutta l’intervista fino a qui!!! Ci vediamo ai nostri concerti!!! Basta venire a trovarci all’indirizzo: www.on-offband.com.
Marcello Catozzi
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Discografia On-Off
– Rock n’Roll Band (demo) – 2002
– Ac/Dc Tribute Band (demo) – 2004
– Ribcrasher – 2010
– Don’t Forget The Roll – 2012
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