Opeth: Åkesson, ‘Pochi hanno il coraggio di sperimentare come noi’
In una recente intervista a Guided By Metal, Fredrik Åkesson (OPETH) ha dichiarato:
“Quando mi sono unito al processo di scrittura di ‘Watershed’, c’erano ancora lo scream e molta roba estrema. Anche se era diverso da ‘Ghost Reveries’, c’era ancora connessione tra i due album, in un certo senso, come lo sono ‘Heritage’ e ‘Pale Communion’. Ho dovuto fare il death metal prima di cambiare. Ma quando abbiamo deciso di cambiare un po’ in ‘Heritage’, mi ci è voluto un po’ per abituarmi, ma penso sia stato fico farlo, perché è piuttosto coraggioso. Non molte band possono sperimentare quanto noi, siamo fortunati, in questo senso.
Alcuni pensano che abbiamo voltato le spalle al metal estremo, ma non lo abbiamo fatto, se ci vedete dal vivo, è ancora una parte rilevante delle sonorità degli Opeth. Ci sono nove album con quegli elementi, quindi la scaletta è piuttosto brutale. E Mikael fa ancora la voce “death”, persino più cattiva. Ci piace suonarlo. Non è quello il punto. È una cosa…più sul versante della creatività, specialmente con Mikael, che è il compositore principale e vuole provare cose differenti; odia l’idea di ripetersi. E penso che abbia portato il metal estremo a quello che riteneva un nuovo livello proprio mentre dovevamo fare qualcosa di diverso”.