Pink Cream 69 (Kosta Zafiriou)
Abbiamo scambiato due parole con Kosta Zafiriou, batterista dei Pink Cream 69, sull’ultimo lavoro della band, In10sity,
e su altre curiosità del sottoscritto.
Ciao Kosta, e benvenuto su Truemetal.it!
Congratulazioni per il grande traguardo del decimo album e buon ventesimo compleanno! Siete felici di essere “diventati vecchi”?
Non siamo vecchi, solo più maturi e con più esperienza, oggi… 😉 E sì, siamo molto felici!
Puoi ricordarci breventemente la storia dei PC69 dagli inizi ad oggi? Cosa è cambiato in voi come musicisti e come uomini?
Diversi alti e bassi, che hanno fatto in modo che ragazzi giovani e incazzati diventassero uomini, con la passione comune di fare rock insieme!
Per la storia, fate riferimento alla biografia dettagliata sul nostro sito
www.pinkcream69.com.
A cominciare dal titolo, In10sity è un album molto potente, molto più del precedente. Sei d’accordo?
Sì, decisamente! Per me molto è dovuto all’ingresso di Uwe (Reitenauer, n.d.r.) come secondo chitarrista. Tenendo presente questo, in molte occasioni, durante la produzione,
abbiamo usato chitarre dove in passato usavamo le tastiere.
Cosa vi ha spinto a cercare un secondo chitarrista, e come avete scelto Uwe?
Abbiamo scelto Uwe circa tre o quattro anni fa,
quando fu chiaro che i problemi alla mano di Alfred (Koffler, prima chitarra, n.d.r.) – una malattia chiamata “Focal Dystonia” –
non si sarebbero risolti così presto. Così abbiamo cercato un secondo chitarrista che ci rafforzasse in sede live.
Abbiamo cercato di proposito qualcuno nella nostra zona, della nostra età e possibilmente con le stesse nostre radici musicali. Non è facile trovare
una persona con questi requisiti in una città come Karlsruhe, ma Uwe ci è stato indicato da alcuni ragazzi di un grande negozio di musica della città.
Dopo i primi concerti, e successivamente dopo il tour per “Thunderdome”, gli abbiamo proposto di diventare un membro stabile per il nuovo studio album.
Quali sono, secondo te, gli highlight del disco? Per me: “Crossfire” e “No Way Out”.
Sono d’accordo, hai nominato quelle che sono anche le mie preferite, alle quali io aggiungerei “Children of
the dawn”, “Hour of Freedom” e forse anche “A new Religion”.
Cosa è successo con la SPV, una major, e perché siete passati a Frontiers
Records, un’indipendente?
Dopo la pubblicazione di Thunderdome, ci sono state prospettate due alternative: continuare a lavorare con la SPV oppure cambiare etichetta.
Abbiamo parlato con Frontiers, e il loro entusiasmo e la loro conoscenza del nostro stile musicale ci hanno convinto. Dal momento che non siamo
Metal, ma Hardrock, penso che la Frontiers sia stata la scelta migliore – loro sanno veramente cos’è l’Hardrock e amano la musica delle loro band!
Ho iniziato ad ascoltare i Pink Cream 69 quando Andi Deris se ne andò, e ho smesso di ascoltare gli Helloween quando Deris
entrò nella band. Ti sorprende la cosa?
Hmmm – non sei un gran fan della voce di Andi, vero???;-)
Poiché io lavoro anche con il management degli Helloween, voglio dirti la mia sincera opinione sulla cosa: la voce di Andi è molto particolare, la puoi
distinguere tra centinaia di altri cantanti, è un eccellente songwriter e ha un forte carisma.
Considerando la difficile posizione che ha assunto, dovendo sostituire Michael Kiske, secondo me fa un gran lavoro!
In ogni caso, penso che il feeling che Dave (Readman, n.d.r.) trasmette con la sua voce faccia di lui il cantante che meglio si adatta ai Pink Cream 69.
I Pink Cream 69 soffrono la crisi del mercato musicale oppure avete ancora buoni livelli di vendite?
Naturalmente ne soffriamo, chiunque dicesse di non soffrirne, mentirebbe. Tuttavia, siamo felici di essere ancora in giro, ancora capaci
di fare musica insieme, pubblicare dischi, fare tour e incontrare gente a cui piaccia la nostra musica. Se riesci a fare tutte queste cose in tempi così
difficili, le vendite saranno ancora buone!
Ultimamente Dennis (Ward, n.d.r.) ha lavorato a progetti come Place Vendome e
Khymera, per nominarne alcuni. Che tipo di esperienza credi che si possa trarre da lavori del genere? E pensi che lui lavorerà ancora
con Michael Kiske o Daniele Liverani? O forse dovrei chiederlo a Frontiers Records?
Dennis mi ha detto che canterà in un altro disco per il progetto Khymera prossimamente.
Non ci sono progetti concreti per un “Place Vendome 2”, anche se la collaborazione tra Micheal e Dennis è stata ottima.
Ho letto in un’intervista in cui Dennis ha detto di non aver mai incontrato Kiske per il progetto Place Vendome. A te darebbe fastidio lavorare così?
In effetti, Michael ha registrato le linee vocali ad Amburgo, per conto suo, e Dennis ha prodotto il resto nella nostra zona, ovvero nel sud
della Germania. Ognuno ha il suo modo di lavorare, ma è il risultato che conta. In questo caso, sia Micheal che Dennis possono essere orgogliosi!
C’è qualche possibilità di vedervi in Italia per qualche data di supporto a “In10sity”?
Lo spero davvero! Andremo in tour a ottobre, ma suoneremo nei festival in estate in tutta Europa. Abbiamo suonato al Tradate Festival tre anni fa
ed è stato stupendo.
Sarebbe grandioso suonare ancora per voi, ragazzi!
Ti ringrazio per il tempo concessomi. Vuoi dire qualcosa ai lettori di Truemetal.it?
Speriamo di vederci presto in qualche festival o durante il tour!