Presentazione Bang Your Head 2007

Di Marcello Catozzi - 7 Maggio 2007 - 10:01
Presentazione Bang Your Head 2007

Balingen (D) – 22 e 23 giugno 2007

Ci siamo: ancora un mese di attesa e poi potremo scatenare i nostri istinti di irriducibili metallari: finalmente sta per scoccare l’ora del “Bang Your Head”, il festival del metallo pesante per eccellenza, giunto al 12° anno della sua gloriosa esistenza! Per ulteriori approfondimenti, vedasi il sito ufficiale: www.bang-your-head.de
Chi scrive ha avuto la fortuna di partecipare a diverse edizioni e una simile esperienza vale sicuramente la pena di essere vissuta!
Ricordo ancora che nel 1999, dopo un viaggio in auto di qualche centinaio di km., arrivato nello sterminato campeggio antistante la zona del concerto, ebbi modo di assistere alla prima scena “folkloristica”. Erano circa le 10.00 di una fresca mattina di giugno, quando un esemplare di razza teutonica, vestito e borchiato di tutto punto con abbigliamento “metal” in rigorosa pelle nera d’ordinanza, si è avvicinato, un po’ barcollante, al lungo lavabo di acciaio, nel quale stava scorrendo un flusso di acqua gelida: forse ancora un po’ annebbiato dai fumi dell’alcool della notte precedente, il nostro eroe ha probabilmente scambiato la suddetta attrezzatura sanitaria per la fonte battesimale, e si è tuffato nel lavandino con tanto di chiodo, stivali ecc.!
Più tardi ho avuto modo di tastare con mano quali e quanti fiumi di birra sarebbero defluiti nelle budelle delle migliaia di partecipanti… Ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare, ma non voglio finire fuori tema; perciò mi dedicherò alla descrizione di quello che ci aspetta nell’edizione di quest’anno.
Bene, il B.Y.H. (nato nel lontano 1996, ma divenuto un “Open Air Festival” solo nel 1999), quest’anno si svolgerà in due giornate, il 22 e 23 di giugno. Eccovi dunque l’elenco delle band partecipanti con una breve presentazione, in rigoroso ordine alfabetico (tranne gli Headliner), giacché alla data attuale non è ancora possibile conoscere il running order della mega manifestazione.

HEAVEN & HELL: in verità mi sento un po’ ridicolo a presentare questo “dream team”, trattandosi di mostri sacri quali Ronnie James Dio – Toni Iommi – Geezer Butler – Vinnie Appice, vale a dire i Black Sabbath del periodo d’oro, che ha dato alla luce prodotti discografici indimenticabili e di fulgido splendore quali “Heaven & Hell”, “Mob Rules”, “Live Evil” e, infine, “Dehumanizer”. Credo che altre parole siano superflue, giacché tutti conoscono l’immenso valore di questa band. Si potrebbe insinuare che si tratti dell’ennesima operazione commerciale, ma sta di fatto che i quattro musicisti stanno regalando al mondo performance di livello stratosferico (affermazione supportata dalle registrazioni e dai video non ufficiali, nonché dai commenti dei fortunati che hanno potuto seguire il tour in Canada e U.S.A.). Lo ammetto senza mezzi termini: è il motivo essenziale che mi spinge a sobbarcarmi tutti quei km. Già lo so: stare sotto al palco mentre Dio canta “Children of the sea” mi farà sparire miracolosamente stanchezza e mal di schiena!
Sito ufficiale: www.heavenandhelllive.com

AMON AMARTH: il quintetto svedese si pone come uno dei migliori simboli di uno sfavillante death metal fortemente influenzato dalla mitologia vichinga, peraltro caratterizzato da piacevoli melodie e suggestive atmosfere create dalle chitarre, come peraltro testimonia il suo ultimo album “Fate of Norns”.
Sito ufficiale: www.amonamarth.com

AMORPHIS: il combo finlandese vide la luce all’inizio degli anni 90, con orientamento death e doom metal. Le successive interessenze musicali intervenute nel tempo hanno aggiunto allo stile della band influssi meno estremi e più melodici, soprattutto nelle componenti vocali, con qualche concessione alle tematiche epico – storiche di tradizione finnica, specie nelle liriche.
Sito ufficiale: www.amorphis.net

ARCHER: sono stati definiti dalla stampa d’oltreoceano i “cavalieri del Metallo moderno”. Il trio si distingue per un potente hard rock il cui timbro è riconducibile al lavoro chitarristico di Dylan Rosenberg, il quale non ha mai nascosto la propria ammirazione per maestri quali Toni Iommi, Eddie Van Halen, Randy Rhoads, Zakk Wylde. Il risultato è indubbiamente di grande spessore, confortato dai recenti successi mietuti in U.S.A. e Giappone.
Sito ufficiale: www.archernation.com

BRAINSTORM: questa formazione tedesca, capitanata dal frontman/vocalist di origine americana Andy Franck, ritorna al B.Y.H. con il suo poderoso metal di natura power/thrash con il suo stile un po’ dark, ben miscelato grazie alle gustosissime melodie che fanno da contrappunto a tale durezza, e si presenta con un sound che, pur non essendo caratterizzato da originalità, tuttavia risulta molto piacevole sia in studio che in versione live.
Sito ufficiale: www.truemetal.org/brainstorm/

DARK TRANQUILLITY: volendo etichettare il genere musicale di questi svedesi, si potrebbe definire death metal melodico, anche se, nel corso dei tre lustri di carriera, la band ha percorso strade che hanno un pochino spiazzato i fans più fedeli, con azzardate sperimentazioni elettroniche, ma comunque sempre caratterizzate da una notevole dose di energia.
Sito ufficiale: www.darktranquillity.com

EDGUY: fondati nel 1992 dall’allora quattordicenne Tobias Sammet, i ragazzi teutonici registrarono alcuni album nel corso degli anni 90, tuttavia solo dopo il passaggio alla Nuclear Blast partorirono dei prodotti che diedero al quintetto la meritata fama, tipo “Hellfire Club”. Con il loro scanzonato power metal inframmezzato da episodi più hard rock (questo pare l’orientamento più deciso impresso recentemente alla ciurma dal timoniere Sammet) e qualche contenuto epico, la band si propone come uno dei motivi di maggior interesse della rassegna.
Sito ufficiale: www.edguy.net

EVERGREY: gli svedesi si distinguono per la peculiarità del loro genere, un metal a metà fra power e prog: da circa un decennio sono sulla scena, riscuotendo un discreto successo fra gli amanti del genere, grazie alla loro tecnica e alle tematiche dark che contribuiscono a conferire toni oscuri alle melodie delle trame musicali (cfr. il loro ultimo album, “Monday morning apocalypse”).
Sito ufficiale: www.evergrey.net

FINNTROLL: il monicker rappresenta il marchio di fabbrica della musica proposta dal gruppo finnico, fondato dieci anni fa dal chitarrista degli Impaled Nazarene (poi deceduto nel 2003). Si tratta di un inconsueto folk metal, che trae origine da una danza finlandese chiamata humppa. Avendo un amico che risiede in Finlandia da parecchi anni, in una delle mie scorribande al Nord ebbi modo di ammirare questa strana band, e devo dire che mi impressionò alquanto sia per la sua originalità sia per la sua capacità di tenere il palco.
Sito ufficiale: www.finntroll.net

GIRLSCHOOL: queste avvenenti fanciulle hard rock, quest’anno, celebrano il trentesimo anno di attività, visto che il gruppo è nato a Londra nel 1977. Durante gli anni 80 conobbero l’apice del loro successo, essendo state inserite dalla critica nell’allora prolifico filone della NWOBHM e, negli anni seguenti, passarono alla storia grazie ad alcuni tour di supporto ad altre band più famose, tra le quali è doveroso citare i Motorhead e i Deep Purple.
Sito ufficiale: www.girlschool.co.uk

HAMMERFALL: la formazione svedese ottenne la sua notorietà proprio nel contesto del B.Y.H., nel lontano 1996; tre anni dopo i nostri cinque vichinghi si ripresentarono al cospetto di una platea ben più consistente (io c’ero, ndr), con il loro metal melodico di ispirazione classica (un misto di Iron Maiden e Helloween); il loro frontman, Joacim Cans, a prescindere dalle qualità della sua voce limpida e pulita, è molto simpatico e ci sa decisamente fare con il pubblico; da sottolineare pure la presenza del potente “treno umano” Anders Johansson (ex Malmsteen) alla batteria.
Sito ufficiale: www.hammerfall.net

MERCENARY: il sestetto di origine svedese, formatosi nel 1991, propone un genere che si può definire un misto di death e melodic metal, grazie all’apporto delle tastiere nell’economia del sound, nonostante il fatto che i loro inizi fossero improntati su un deciso orientamento thrash. Hanno all’attivo quattro album e hanno di recente partecipato a un importante festival negli U.S.A.
Sito ufficiale: www.mercenary.dk

MYSTIC PROPHECY: il gruppo appartiene alla schiera del cosiddetto power metal tedesco, anche se risultano evidenti certe influenze a stelle e strisce, tipo Iced Earth per intenderci. Nei primi tre album le chitarre sono state suonate da David Chastain, prima che il guitar – hero approdasse ai Firewind.
Sito ufficiale: www.mysticprophecy.com

NAZARETH: questa è storia, signori. La decorata band scozzese infatti nacque nel lontano 1968, e nei primi anni 70 diede alla luce alcuni album (uno dei quali, addirittura, fu prodotto da Roger Glover) di chiara matrice hard rock. I due “ragazzi” (classe 1946) Dan Mc Cafferty (voce) e Pete Agnew (basso), con i più giovani compagni d’avventura Jimmy Murrison (chitarra) e Lee Agnew (batteria), sapranno sicuramente far rivivere le magiche atmosfere della old school music; si ricordi che i Nazareth ottennero un disco di platino negli U.S.A. con la celebre ballad “Love Hurts”, datata 1975.
Sito ufficiale: www.nazarethdirect.co.uk

POWERMAD: dagli States arrivano questa tostissima speed metal band, che trae ispirazione dal lavoro di più illustri modelli (Metallica, Testament, tanto per citare due esempi). Alla fine degli anni 80 uscì il notevole “Absolute power”, con l’apporto del martello umano John Macaluso. Ricordiamo anche una partecipazione dei metallari di Minneapolis, con la loro killer – song “Slaughterhouse”, nel famoso street – movie diretto da David Lynch “Wild at Heart” (titolo italiano: “Cuore selvaggio”, con Nicholas Cage, Willem Dafoe, Isabella Rossellini e Laura Dern).
Sito ufficiale: www.powermadness.com

PRAYING MANTIS: anche in questo caso si può parlare di storia, visto che il gruppo si è guadagnato di diritto un posto di rilievo nella NWOBHM. Formatisi nel 1974, questi irriducibili rockettari perseguirono negli anni successivi uno stile musicale più morbido, essenzialmente più vicino all’AOR. Il loro prodotto più famoso è forse “Time tells no lies”, che risale al 1981. Dopo un periodo di oblio, la band è tornata a fruire di un rigurgito di successo soprattutto grazie a un positivo tour in Giappone negli anni 90. Il trio è ora pronto a regalare vecchie e nuove emozioni a tutti gli amanti del genere.
Sito ufficiale: www.praying-mantis.com

STEELHEART: confesso che questa band rappresenta uno dei due motivi di fondamentale interesse dell’intera rassegna, per il sottoscritto. Correva l’anno 1991 allorché, in un locale milanese, rimasi letteralmente folgorato dalle straordinarie qualità di questi rockers, ma soprattutto da quella voce del cantante. Da anni non mi capitava di ascoltare un vocalist così dotato, fuori dal comune: una timbrica pulita e potente, che si esprime al meglio sia nelle melodie più sdolcinate che negli acuti più sfrenati, in cui non si avverte neppure l’ombra di falsetto, per l’estensione di quelle corde vocali così uniche. In una parola: incredibile. In quell’epoca gli Steelheart di Mike Matijevic (questo il nome del frontman) stavano toureggiando in supporto al debut album omonimo. Per la cronaca, furono vendute più di un milione di copie. Seguì “Tangled in reins” (1992) sull’onda del grandissimo (quanto meritato) successo; tuttavia la malasorte era in agguato: durante un concerto Mike fu vittima di un grave incidente sul palcoscenico e patì le conseguenze di quel tremendo trauma per i successivi quattro anni. Ripresosi dalle sue vicissitudini, il nostro eroe è tornato agli onori delle cronache con un altro album e, soprattutto, con la partecipazione al film “Rock Star”, dove ha prestato la voce (per la precisione: in otto canzoni) al protagonista (Mark Whalberg), in comunione con Jeff Scott Soto. Non voglio rubare altro spazio alla presentazione: dico solo che la mia curiosità è ai massimi livelli e mi aspetto grandi cose da questo indiscutibile talento.
Sito ufficiale: www.steelheart.com

THUNDER: un’altra fetta di storia riguarda senza dubbio i britannici hard rockers che calcano le scene fin dal 1989 (anno di fondazione del sodalizio). Il successo è arrivato abbastanza in fretta con “Backstreet symphony” (1990), prodotto da Andy Taylor, il quale ci mise un tocco melodico. Da registrare è inoltre il grande successo in tutto il Regno Unito scatenato dalla partecipazione al Monsters of Rock di Donington del 1990 (con Dio e i Whitesnake, ricordo: ah, che tempi..!…). Sono seguiti molti altri album di buon livello e, sinceramente, credo che l’inossidabile quintetto non tradirà le attese dei fans.
Sito ufficiale: www.thunderonline.com

VICIOUS RUMORS: l’inserimento di questa band proveniente da San Francisco nel programma ha risvegliato l’interesse dei fedelissimi del power metal a stelle e strisce. Fondato dal 1979, il gruppo ha all’attivo una dozzina di album e, nonostante i vari cambi di formazione, ha saputo mantenersi sempre a un apprezzabile livello qualitativo, sapendo equilibrare l’energia di furiose schitarrate con discreti arrangiamenti e melodie, grazie soprattutto alle indiscusse capacità del proprio leader. Geoff Thorpe, elemento di continuità nell’articolata storia della band.
Sito ufficiale: www.viciousrumors.com

VIOLENT STORM: l’interessante “creatura” di Mick Corvino (leggendario bassista ex Ritchie Blackmore, Malmsteen, G-3), si presenta al B.Y.H. come una novità, con il suo stimolante prodotto che si può definire un indovinato mix di hard rock e heavy metal. L’ultimo album del quartetto ha visto la partecipazione di KK Downing e del Maestro Y.J. Malmsteen. Un altro indubbio motivo di interesse del Festival…
Sito ufficiale: www.violentstorm.net

W.A.S.P.: anche in questo caso possiamo parlare di Storia con la maiuscola, giacché questi statunitensi hanno davvero scritto pagine importanti nell’evoluzione dell’Hard Rock. Agli inizi degli anni 80 risale la fondazione del gruppo, ascrivibile al suo leader, il newyorchese Blackie Lawless. Energici e trasgressivi fin dall’inizio (ricordiamo le vicende occorse intorno alla pubblicazione dello scandaloso singolo “Animal – fuck like a beast”), i nostri eroi hanno dovuto fare i conti addirittura con le ire dei membri del Congresso Americano durante i turbinosi anni 80, in quanto la band era ritenuta un cattivo esempio e un vero pericolo per la crescita dei giovani. Durante la loro carriera il gruppo ha dato alla luce bellissimi album, fra i quali vanno menzionati senz’altro “W.A.S.P.”, “The headless children”, “The crimson idol”.
Sito ufficiale: www.wasparmy.com

WOLF: lo scatenato quartetto svedese, guidato dall’ex camionista Niklas Stalvind, approda al BYH ben deciso ad affermare il suo heavy metal prorompente, frutto di influssi che vanno dagli Iron Maiden ai Judas Priest, dai Morbid Angel ai Merciful Fate, strizzando l’occhio agli indimenticati anni 80.
Sito ufficiale: www.wolf.nu

A questo punto ho terminato la mia breve presentazione su quelli che saranno i protagonisti del B.Y.H. 2007: non mi resta, quindi, che dare a tutti gli intraprendenti headbangers metallari un arrivederci a Balingen!!!

Marcello Catozzi