Projecto (la band)
“Crown of Ages”, si chiama così il loro ultimo lavoro, un album ricco di tecnica e di forti emozioni, dopo un periodo di silenzio ritornano sul mercato con questo LP, TruemetaL.it li ha intervistati per tutti i suoi lettori.-Avete cambiato molto in “Crown of Ages”, come mai?
[Robert] Il cambiamento non è stato radicale, c’è sata semplicemente un’evoluzione nello stile compositivo. In effetti il primo album ha risentito dei vari cambi di formazione interni alla band, mentre “Crown Of Ages” è venuto alla luce con una formazione stabile e coerente dal punto di vista musicale.
-Che cosa vi ha maggiormente ispirato e influenzato per “Crown of Ages”?
[Robert] Beh, sicuramente la voglia di proporre un concept un pò fuori da schemi prefissati. La storia raccontata è abbastanza varia: affronta il tema dei viaggi nel tempo ma in chiave “moderna” e quindi non marcatamente fantasy.
-Siete soddisfatti di “Crown of Ages”?
[Robert] Sicuramente, ora attendiamo una adeguata promozione….
-Siete riusciti a riprodurre nel disco esattamente ciò che volevate? vi piace come suona?
[Robert] Si, soprattutto grazie alla migliore produzione e all’esperienza fatta in studio con il primo album.
-Quali sono state e quali sono le vostre attuali colonne portanti della musica?
[Robert] Il power metal di stampo tedesco, Helloween in primis, rappresenta un importante punto di riferimento. Logicamente ognuno di noi ha i propri gusti e le proprie preferenze: io provengo da una scuola prettamente hard rock, sia come cultura che come canto. Entrando a far parte dei Projecto ho adattato la mia voce al genere, mantenendo però il mio stile. Penso che anche questo fatto contribuisca a creare il sound dei Projecto.
-Robert, ti trovi bene a cantare in questo stile?
[Robert] Molto, diciamo che mi sono adattato senza stravolgere le mie caratteristiche.
-Cosa ne pensate dell’attuale panorama metal made in italy?
[Robert] Beh, la scena italiana, secondo me, è piena di gruppi interessanti ed originali. La profesionalità dei guppi, soprattutto dal punto di vista compositivo/esecutivo, ha decisamente contribuito ad accrescere il panorama metal italiano, mentre in molti casi l’attività di promozione ad opera delle dase discografiche lascia molto a desiderare.
Cosa ne pensate di questi nuovi sound come il nu-metal e il crossover che stanno facendo impazzire tutto il mondo? (neanche ho finito la domanda che Robert….)
– [Robert] Non mi piacciono, a livello personale non mi piacciono, anche se rappresentano il trend del momento. Ora come ora, gli unici che mi piacciono sono i Linkin Park: li trovo molto interessanti, specialmente il cantante che fa le parti non reppate; in più hanno brani orecchiabili e suoni piuttosto “duri”.
-Slipknot per esempio?
[Robert] Non mi piacciono! Per me è rumore, pur facendo metal ne apprezzo soltanto l’impatto scenico.
-Curano molto l’immagine, tipo Marylin Manson
[Robert] E’ vero, ma lui mi sembra anche più attento dal punto di vista musicale. Parlando sempre a titolo personale, una volta ascoltato il cd degli Slipknot non mi verrebbe più da risentirlo, mi farebbe sicuramente più piacere vederli dal vivo: lo spettacolo che offrono è un pò diverso dal solito.
-Vic lo sai che molti ti reputano tra i migliori se nn il migliore chitarrista metal italiano? (cosa ne pensi?)
[Vic] Cosa ne peso?! Ringrazio tutte queste persone, ma ritengo di avere ancora tanto da imparare. Certo, tendo ad essere molto costante nell’allenamento e nello studio, e quindi i risultati si sentono, ma so di non essere un “arrivato” (cioè uno di quelli che si illudono di non avere più nulla da migliorare).
-Robert ho letto e poi sentito su disco la tua collborazione con i “Secret Sphere” che pur essendo power hanno un sound decisamente diverso dal vostro. Come è stata la collaborazione con loro?. Hai altri progetti personali o altre collaborazioni per il futuro?
[Robert] Guarda, la collaorazione con i Secret Sphere è nata dal fatto che Roberto, il cantante, studiava all’università di Genova e conosceva sia me che Rob Tyrant. Quindi ci ha chiesto di partecipare alle registrazioni dei cori nel suo disco. E’ stata un’esperienza bella, molto amichevole e i risultati per me sono molto buoni. Hanno partecipato anche Francesca Ferrara, una ragazza con un’impostazione lirica, Terence Holler degli Eldritch e lo stesso Roberto Messina. In poco tempo, ma con un metodo di lavoro molto professionale ed un’atmosfera molto, siamo riusciti ad ottenere il massimo con il minimo sforzo.
Per quanto riguarda altre collaborazioni, Vic sta per uscire col nuovo disco dei Wonderland, ed io avevo registrato in precedenza le voci in un disco degli “Ivory” ed i cori per i “Languard”. Sicuramente ci saranno altre collaborazioni: specialmente se mi si chiede in tono amichevole di partecipare, compatibilmente con i miei impegni, cerco sempre di accontentare tutti.
-E per quanto riguarda progetti personali ne hai?
[Robert] Progetti personali si ne ho, però non ne voglio parlare per scaramanzia. -Ok va bene
-Ho saputoche avete avuto problemi con la produzione del disco, pensate di cambiare etichetta?
[Vic] Beh, che ti devo dire, il contratto con Underground Symphony ora è scaduto. Come sai eravamo vincolati per due album e adesso vedremo come impostare i nuovi rapporti: se avranno intenzione di instaurare un discorso che sia soddisfacente per entrambe le parti allora potremo pensare ad un terzo disco insieme…
-Quali sono i vostri gusti musicali, cosa ascoltate di solito?
[Robert] Come ti ho già detto prima, ognuno ha propri gusti e cultue diverse. Io ascolto un pò di tutto, però ho come preferenze l’hard-rock degli anni 80: in particolare Glenn Hughes ne rappresenta un’icona. E’ una cosa “assurda” come riesce ad avere gusto “nero” con voce bianca.
-Son sempre rimasti i solit i gusti?
[Robert] No!
-Ma le tue basi le hai sempre tenute…
[Robert] Sì, le mie basi le ho sempre tenute, ma ho ampliato l’ascolto: ritornando ad ascoltare gli Helloween, ho acquistato l’ ultimo dei Gammaray, mi sono anche fatto prestare il live dei Judas Priest del 98, mantengo gusti del vecchio, ma prendo anche roba nuova.
-Cosa ne pensate del ritorno sul mercato di grandi artisti come “Iron Maiden”, “Rob Halford” e “Metallica”, sopratutto per i “Metallica” che hanno segnato un’ intera generazione e che continuano ha esser riproposti da gruppi tributo, cosa vi aspetate dal loro nuovo disco, o sapete che si vocifera già della loro collaborazione con un rapper americano?
[Robert] Guarda io ti posso rispondere sicuramente in due modi differenti, da ascoltatore e da musicista. Da ascoltatore per esempio dai metallica uno si aspetta un grande rientro.
-Tipo alla master of puppets vero?
[Robert] Si infatti, calcolando il fatto che gruppi come iron maiden hanno mantenuto le loro sonorità e sono riconoscibilissimi.
-Anche se in a brave new world hanno cambiato molto
[Robert] Si però diciamo che tutto sommato rimangono del loro stampo rispetto ai metallica
-I metallica hanno anche annunciato una collaorazione con un rapper americano.
[Robert] Ecco da quì in poi ti posso rispondere da musicista, per me fanno benissimo.
-cosa intendi, dal punto di vista commerciale?
[Robert] No assolutamente, parlo dal punto di vista musicale, che poi funzioni come cosa commerciale è un’altro discorso. Se andiamo a vedere,il musicista non si deve fossilizzare, a priscindere dal fatto che lavori con metallica o altri gruppi.
-per metallica però la collaborazione con un rapper vuol dire un cambio radicale del proprio sound.
[Robert] Ma sai l’hanno fatta in tanti e perchè loro no? Il parere da ascoltatore è contrastante con quello da musicista, io fortunatamente ho diciamo due visuali: per quanto riguarda chi è sotto il palco è una cosa che non è delle migliori, per chi suona invece sicuramente è un accrecimento, io ti posso dire le cose sia da una parte che dall’altra, perchè io sono quello che sta sul palco ma anche quello che poi va a comprare il cd.
-Proggetti per il futuro?
[Robert] Ora come ora stiamo promuovendo il nuovo disco, stiamo facendo anche dei pezzi nuovi per riuscire a firmare un nuovo contratto. La volontà è quella di fare il classico salto di qualità.
-Come tipo di sound per il prossimo disco pensate di cambiare molto?
[Robert] Guarda, ti posso già dire una cosa: se “Crown Of Ages” ha delle sonorità “dirette”, in futuro useremo suoni ancora più duri. Diciamo che ci sarà un ritorno a sonorità più complicate, risulterà un po’ smorzato il tiro tutto “battere”, “levare” e doppia cassa: i brani saranno a metà strada tra il primo e il secondo disco.
-Cosa ne pensate di truemetal.it? Vuoi lasciare un messaggio a tutti i lettori?
[Robert] Beh, innanzitutto un ringraziamento a voi per lo spazio che ci avete concesso (grazie a te), ed a tutti i ragazzi che ci supportano sempre con tanto entusiasmo. Infine invito tutti a dare un’ascoltata al nostro nuovo album “Crown Of Ages”, a visitare il nostro sito www.projecto.it, e a venirci a vedere dal vivo!