Rain (Alessio Amorati)
E questa volta sono i Rain ad essere intervistati da Truemetal.it. La band bolognese è sicuramente tra i pilastri dell’Heavy Metal tricolore, in virtù della sua particolare importanza storica. Autori di uno strepitoso disco nel 2003, Headshaker, i Rain mostrano tutta la loro potenza specialmente in sede live, e chi ha potuto assistere ad un loro spettacolo siocuramente saprà a cosa mi riferisco. Ma partiamo con l’intervista che vede protagonista il chitarrista Alessio “Amos” Amorati.
Enzo: Partiamo con la classica domanda, come sono andate le aspettative verso il vostro ultimo album da studio uscito circa un anno fa? A distanza di mesi, potete dire di essere pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti? E se si, raccontaci un pò questi risultati, come vendite, impatto del disco sulla critica, e quant’altro.
AMOS: OK, intanto ciao a tutti i metallari e le metallare connessi/e…e grazie a te ENZO per l’opportunità di essere intervistati su Truemetal.it! Si, HEADSHAKER, il nostro ultimo full lenght, risale a circa 1 anno fa (uscimmo dai FEAR STUDIO DI Alfonsine con il master proprio ad inizio maggio 2003), ma è poi stato stampato e quindi distribuito dalla RISING WORKS/SELF solo a partire dal 03 settembre 2003…..cmq un minimo di bilancio lo possiamo già in parte fare. Francamente siamo rimasti tutti molto ma molto soddisfatti dei commenti della critica che praticamente all’unisono ha tributato ad HEADSHAKER voti altissimi, quasi da capogiro, e soprattutto perché tutti hanno riconosciuto al disco un’ottima produzione ed un songwriting di stampo classico ma sempre fresco e molto carico. I ns obbiettivi erano proprio questi, scrivere dei pezzi di Heavy Metal anni 80 proponendoli con un sound all’avanguardia ma mai snaturato o modernista, insomma volevamo ricreare anche su CD l’impatto live della band e credo che si possa dire che abbiamo ottenuto un ottimo risultato. Poi siamo felicissimi perché HEADSHAKER ci ha aperto molte nuove strade che prima ci erano chiuse come anche poter suonare tanti concerti e sempre più importanti anche con band straniere quali MICHAEL SCHENKER, GUN BARREL, VIRGIN STEELE (questa estate), ecc… in definitiva poi le vendite vanno bene, anche e soprattutto in Germania, considerando sempre che non abbiamo avuto la spinta promozionale dei THE DARKNESS, non credi??? 😉
La storia dei Rain affonda le radici molto indietro nel tempo, addirittura si parla degli anni 80, la band ha subito notevoli stravolgimenti di line up nel corso del tempo, come mai questa instabilità? Ed ora come ora, possiamo affermare che la lineup è ben salda? (visto che mi sembra anche la migliore mai avuta dalla band)
AMOS: Si adesso la line up è invariata dal 1998, 6 anni bellissimi in cui ci siamo divertiti davvero un mondo a suonare e fare festa in giro per l’Italia. Abbiamo conosciuto tantissime persone divertentissime e sempre molto appassionate all’Heavy Metal classico anni 80, quello che noi si vive e si suona di conseguenza. Sai probabilmente alla base dei vari avvicendamenti nella line up negli anni il problema non era tanto secondo me all’interno della band quanto il fatto che una band non può realisticamente andare avanti per 24 anni nel più totale underground, sono troppe le componenti variabili nella vita di tutti che ci vuole un attimo a perdere dei pezzi. Pensa solo al fatto di avere dei figli, o di dover partire militare, o cambiare città per motivi di studio e/o lavoro, insomma quando la band non è il tuo lavoro è facile che passi in secondo piano rispetto a quello che fai nella vita per mangiare, vestirti e scopare, anche se dentro di te la tua passione non muore anzi cresce sempre.
Rispetto il vostro penultimo album da studio, Headshaker, come detto in sede di review al tempo, ha fatto un notevolissimo passo avanti nel songwriting, nell’impatto sonoro, nella produzione…insomma, cosa ha permesso alla band questo così deciso e netto salto di qualità?
AMOS: bhe, le componenti sono molteplici, e tante grazie per il complimento…sicuramente come dicevo sopra la stessa line up per 6 anni è importante, ti permette di progettare le cose nel lungo periodo e soprattutto riesci poi a finalizzare quello che avevi pensato assieme a tutti gli altri senza perdere tempo ed energie a rimpiazzare qualcuno che poi magari non ha le tue stesse motivazioni od idee. Poi avere alle spalle una label, seppur piccola, e dei distributori che cmq ti aiutano a gestire le cose in maniera più professionale non è poco, ed infine anche grazie al maggior budget a disposizione, abbiamo utilizzato le capacità di uno degli studio migliori per l’Heavy Metal di tutta Italia, come dicevo all’inizio abbiamo mixato le registrazioni fatte nel ns studio privato LA FOSSA ai FEAR STUDIO di Gabriele Ravaglia ad Alfonsine (RA), li consiglio davvero a tutti, senza andare in Svezia o chissà dove, davvero, ascoltare per credere.
Come trovi la scena metal italiana? E’ difficile approdare ad un’etichetta oggi come oggi? E rispetto agli altri paesi europei, pensi sia più difficile emergere in Italia o addirittura più semplice (visto cmq la vastità della scena e dei fans).
AMOS: …ehhh direi proprio di si è veramente una impresa improba trovare una etichetta in Italia. Davvero non capisco ancora perché le labels italiane non si fumino di striscio nessunissima band italiana, e ce ne sono di bravissime in tutti i generi. Probabilmente, e qui gradirei proprio venire smentito da chiunque si senta pulito, sono troppo intente a produrre i dischi di chi per le stesse labels ci lavora, o di chi ancora non sa se vuole fare il caporedattore o il musicista….e poi parliamo di conflitto di interessi in Quirinale??? Siamo con la testa nella stessa merda regaz…
Questa è proprio una brutta cosa e vorrei proprio che finisse. Anche se a farne le spese dovessi proprio essere io o la mia band, ma non la mando giù sta merda e non faccio bel viso a cattivo gioco, io la merda gliela ri-sputo in faccia a chiunque e con gli interessi. Poi spero proprio di sbagliare tutto, ma….i fatti parlano da soli.
Musicalmente parlando, cosa ne pensi della scena metal italiana? Quali sono le band che maggiormente ammiri ed apprezzi? Sia di quelle storiche e vecchie sie tra le nuove leve.
AMOS: …a livello musicale siamo molto forti, mi piacciono molto gli Anthenora, i Nameless Crime, i Listeria, i Battle Ram, i White Skull, i Powerful, i Menace, The Vipers, RDZ, ecc…ma direi che tutte le bands con cui abbiamo ultimamente diviso il palco mi hanno positivamente impressionato, anche se alcune dovrebbero curare di più lo spettacolo live a livello anche visivo, insomma sbattersi un po di più, ok???? Che i ragazzi sotto vogliono spaccare tutto e tu devi essere il primo a fare headbanging, saltare, sudare, spaccare, pogare…eh eh i live per me sono soprattutto da vedere!!! Ok??? Quindi non perdetevi mai un ns live se siete a portata. Se ne vedono delle belle davvero, yeah! E poi così potrete verificare se racconto delle cazzate o qualcuna la faccio davvero…ah ahaha
>
Per chi ha ascoltato i vostri dischi salta subito all’orecchio quali band hanno influenzato i Rain, ma per chi non ha sentito nulla di vostro, allora spiega un pò quali band classiche hanno influenzato maggiormente il sound dei Rain.
AMOS: …si direi tutte quelle della prima ora tipo, in ordine sparso: SAXON, MOTORHEAD, JUDAS PRIEST, RAVEN, RIOT, IRON MAIDEN, MANOWAR, ACCEPT, RUNNING WILD, VIRGIN STEEL ma anche band più anni 70 come: OZZY, DIO, BLACK SABBATH, DEEP PURPLE, RAINBOW, o leggermente più hard rock quali: MOTLEY CRUE, GUNS ‘N’ ROSES, WHITESNAKES…insomma prendete tutto quello che è unscito in vinile dal 1970 al 1990 e mettetelo in un maledetto frullatore e tutte le mattine ne bevete un bicchierone, dopo 2 mesi di questa terapia o siete morti, o siete diventati dei posers alla TOMMY LEE, o siete diventati delle belle gnocche (che non fa mai male) alla DORO, o siete messi peggio di OZZY durante “THE OSBOURNES”, cmq vada… siete pronti per suonare nei RAIN! Ah ah
Quali sono i tuoi 5 dischi Heavy Metal o Hard Rock preferiti di sempre?
AMOS: per me sono il primo degli IRON, British Steel dei Judas, Kings of Metal dei Manowar, Rust in Peace dei Megadeth e Dr. Feelgood dei Motley. Anche se 5 sono pochini…cmq tutto quello in cui credo musicalmente parte da qui e talvolta purtroppo non si è andati molto oltre. Ti dirò anche che detesto le band che a un certo punto cambiano troppo look o suond o attitudine, ok??? Difficile che crescano finiscono poi sempre per cadere nel vuoto, poi ognuno ha i suoni gusti e fa quello che vuole e va rispettato, sempre se non viene a rompere le palle a chi cmq gode solo del suo caro vecchio Heavy Metal anni 80.
Cosa state preparando per il futuro e cosa state riservando ai vostri fans? Quali sono i prossimi progetti sia in studio che dal vivo? Si parla già di un ipotetico e prossimo album da studio? E se si, sarà sulle stesse coordinate stilistiche dello strepitoso Headshaker?
AMOS: ok, qui viene il bello. Abbiamo già scritto una mezza dozzina di pezzacci nuovi, e c’è proprio di tutto in mezzo, sia sulla linea di HEADSHAKER che roba anche parecchio diversa. Cmq prima del prossimo full lenght studio album vogliamo realizzare a tutti icosti un DVD. Si, un documentario di quello che questa band sta dando ora dal vivo. Un DVD che racconti a tutti quanto è bello l’Heavy Metal, quanto è bello suonarlo, ascoltarlo ma soprattutto viverlo, in tutti i suoi aspetti. Dentro e fuori, sopra e sotto…uhm…si mi ricorda anche qualcosaltro…cmq si un DVD con tantissime cazzate, tanti ns concerti, interviste, feste, ecc…e tutti i video dei singoli estratti da HEADSHAKER! Visto che il primo, quello di ONLY FOR THE RAIN CREW, è stato proprio un successone e soprattutto una grandissima maragliata anni 80. Ci abbiamo preso gusto e vogliamo continuare nel futuro sempre più a legare parole, suoni ed immagini!
Raccontaci di un concerto che ti è rimasto particolarmente impresso.
AMOS: eh eh…ho un ottimo ricordo di tutti i concerti che ho fatto con i RAIN, questo perché la gente che viene se ne va sempre entusiata e noi ci divertiamo un casino. Ma in particolare non mi scorderò mai l’ultima della 4 date che facemmo di spalla a PAUL DI ANNO & KILLERS, anno 2001, ottobre, Roma, Alpheus. Locale davvero imballato di ragazzi e ragazze troppo carichi, quella sera già ero molto” yes” perché da 3 giorni eravamo in giro con PAUL, ns grandissimo idolo e persona quanto mai affabile e ben disposta, a differenza di quello che poi venne da più parti scritto con un po di superficialità. Cmq una volta sul palco la gente impazziva di brutto per noi e addirittura mi chiedeva i vestiti fu così che buttai in pasto alla gente tutto quello che potevo, maglietta, asciugamano, plettri…ma non bastava e riuscirono a strapparmi 1 corda da entrambe le chitarre che avevo a disposizione per il concerto, cazzo fu un casino arrivare alla fine ma fu troppo bello, un calore unico, intensissimo, eravamo tutt’uno con i ragazzi li sotto…mammamia!
Poi mi presi del testa di cazzo perché suonare con 5 corde non è proprio come con 6, ma questa è un’altra storia….ah ahh long live rock ‘n’ roll!!!
Giunti alla fine di questa intervista, mi auguro che chi non conoscesse ancora bene la band ora possa averne un quadro più completo, nella speranza che ciò possa spronare ancora gli scettici a mettere le mani sui dischi o assistere senza indugio ai concerti di una delle band più in gamba d’Italia.
Intervista curata da: Vincenzo Ferrara
RAIN: INFO – MERCHANDISE – FANS CLUB – FREE DOWNLOADS: www.raincrew.com