Intervista Rain (Amos)
Intervista ad Alessio “Amos” Amorati, storico chitarrista degli altrettanto storici Rain di Bologna, un vero dannato dell’heavy metal che, perennemente con il sorriso sulle labbra, da sempre si sbatte per la causa.
Buona lettura
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Allora Amos,
come sono finora i responsi del Vostro nuovo Dad is Dead?
Yeah, ciao a tutti gli amici e lettori di TM e grazie a te Steven per l’intervista, è un onore e un piacere immenso fare quattro chiacchiere assieme su queste pagine. Il disco è uscito il 4 Aprile 2008 ufficialmente con Audioglobe in tutti i negozi italiani ed anche nel resto del mondo grazie al lavoro di Aural Music. Sono passati solo dieci giorni ed ancora non abbiamo dati certi, ti posso dire però di sicuro che al banchetto durante i nostri concerti si vende bene, quindi penso sarà un grosso successo, il più grosso nella storia dei RAIN.
Elencami le differenze fra quest’ultimo e il precedente Headshaker.
Mah, a mio parere le differenze non sono poi molte, e principalmente stanno nella line up, adesso siamo andati in studio con un cantante nuovo (Francesco “il Biondo” Grandi) e un chitarrista solista nuovo (Marco “The Master” Rizzi) rispetto a cinque anni fa quando registrammo Headshaker. Queste due new entry hanno dato chiaramente un loro apporto personale al Ns. sound che risulta sotto il piano delle linee melodiche vocali più fresco e diversificato e molto più tecnico nelle parti soliste. Diciamolo, è la prima volta nella storia dei RAIN che c’è alla chitarra solista uno degno di tale ruolo, ahahaha.. e più in generale è passato molto tempo, molte cose sono successe, abbiamo voluto soffermarci tutto il tempo necessario in sala prove per scrivere pezzi che ci rappresentassero davvero. Abbiamo voluto fare le cose con calma per arrivare al risultato che avevamo in testa, un disco molto melodico, innovativo rispetto al passato ma sempre sui binari della nostra musica preferita cioè il metallo anni 80/90 dove tutta sta differenza tra i vari sotto generi non era così evidente e si ascoltava di seguito senza troppo stare a fare delle distinzioni: Motley Crue, Iron Maiden, Helloween, Saxon, Motorhead, Venom, Led Zeppelin, Ac Dc, Metallica, Deep Purple e Megadeth…
Il sound dei RAIN è quello li, oggi come nel 2003, una fusione dell’Hard/Heavy/Thrash/Speed anni 80/90. Stavolta poi siamo riusciti a registrare in presa diretta tutti insieme la batteria, il basso e la chitarra ritmica principale per cercare di dare al prodotto in studio un taglio più “live”, per cercare di salvare su disco la “botta” live dei RAIN. Io, Gino e Mario ci siamo sbattuti in fossa (la ns sala prove storica) per ore a registrare le tracce “buona la prima” per farle davvero tutti insieme, per sudare insieme e spremere il meglio di noi stessi, poi abbiamo sovra inciso chitarre soliste e voci al Fear Studio, dove abbiamo fatto anche il mix e poi masterizzato il tutto all’Oasis Mastering di LA, California… e quel qualcosa in più, almeno in produzione stavolta il disco ce l’ha proprio, il disco è al 100% quello che siamo adesso dal vivo, Headshaker era solo un 60% di quello che era dal vivo la band di allora.
Dad is Dead, titolo alquanto strano… qual è il Suo significato e come è nata l’idea.
Ahahah l’idea del titolo venne a Cisco, che molti di voi di sicuro conoscono e che ha suonato con noi dal 2005 al 2008 in tutte le date live, con lui abbiamo composto la maggior parte dei pezzi nuovi che sono contenuti in DAD IS DEAD. Purtroppo Cisco ha lasciato la band solo poco prima di entrare in studio per impegni personali/familiari. E’ un gioco di parole ironico che ci suonava bene in inglese, è piaciuto da subito a tutti, è facile da ricordare ed anche un po’ mistico, stimola la fantasia, dà un impulso romantico, macabro e quasi morboso al disco che segna il nuovo corso della band dopo lo split nel 2005 con Lucio “IL BABBO” Tattini. Avevamo solo bisogno di sdrammatizzare e ci è sembrato un buon modo per farlo J. I panni sporchi si lavano in casa e noi abbiamo messo tutto nella ns musica.
Sempre rimanendo in tema ultimo album, c’è un nesso fra il titolo dell’album e la copertina?
Si certo… ma hai visto cosa si staglia in alto nel cielo scuro, sopra il logo, tra le nubi???? Alla fine la cosa che più interessa ai RAIN è quella cosina li ahahahah, aguzza gli occhi!
Usciranno dei clip video?
Si ci stiamo già lavorando, ne vogliamo realizzare almeno 2, quello di BANG BUS e quello di RAIN dei THE CULT, di cui la sceneggiatura la sta già scrivendo STEVE SYLVESTER… eheheh non vedo l’ora di iniziare le riprese, yeah! Ci sarà troppo da divertirsi…
Nella foto: Amos on stage
Veramente notevole la Vostra cover di Rain dei The Cult. Come mai la scelta di questo brano? Solo per il nome?
Sono molto contento che questa operazione ti sia piaciuta, è stata un po’ una scommessa, come tutto il disco per la verità, ma proprio per questo è stato ancora più eccitante fare il tutto. L’idea è del ns booking agent e promotore Andrea BENNY Bernini, un giorno mi chiama e mi fa: “…oh dai AMOS prima in macchina sentivo sto pezzo dei CULT alla radio, f**a… e me la immaginavo fatta da voi ma più pesa dai cosa ne dici, eh, con i chitarroni dai, f**a? Ca**o dico, la cosa mi piace, provo a dirlo ai ragazzi stasera in fossa e vedo cosa si può fare…socmel”… la sera stessa eravamo già li a provarla e visto che ci veniva bene e ci divertivamo un casino a farla l’abbiamo registrata, ahahahah, rock‘n’roll!
Come è nata la collaborazione fra Voi e Steve Sylvester+Freddy Delirio dei Death S.S. ?
Abbiamo conosciuto STEVE, Freddy ed il resto dei DEATH SS grazie al loro batterista, DAVE SIMEONE che abita da un po’ a Bologna (come noi) e quindi ci frequentiamo spesso per fare del casino in giro, tra l’altro DAVE ha seguito da vicino tutta la fase di pre produzione di DAD IS DEAD, dandoci sempre preziosissimi consigli, è stato il “sesto uomo” in studio eheheh.
Da qui il passo è stato breve, questa estate eravamo giù a suonare con i DEATH SS all’S-HAMMER festival dalle parti Castel Volturno ed ho parlato a STEVE di questa cover che stavamo registrando e che volevamo includere nel disco nuovo, gli ho chiesto se voleva cantarla lui. Devi sapere che per tutti noi RAIN i DEATH SS sono da sempre uno dei gruppi di riferimento, uno dei gruppi che riteniamo abbiano da sempre fatto e detto di più per la storia del metallo italiano, insomma siamo grandissimi fans della band e sta cosa di avere STEVE che cantava un pezzo con noi ci gasava di brutto… Lui è stato da subito felice di farlo, il pezzo è tra i suoi preferiti e già lo conosceva bene, mi ha detto di mandargli le tracce e che avrebbe fatto aggiungere al Delirio le tastiere, fig*ta, ho pensato non mi pare vero… ed invece in poco tempo STEVE ha registrato le parti vocali e Freddy Delirio le tastiere…e penso il risultato sia egregio, a voi i commenti dopo l’ascolto!
Quali sono i brani che ti piacciono di più di Dad is Dead?
Sai a me piacciono tutti, ne avevamo scritti molti di più, circa 22, poi ne abbiamo registrati solo 12 più la cover dei THE CULT per arrivare a 13. Abbiamo scritto molto materiale in questi anni e la cosa ci ha permesso di fare una scrematura delle canzoni che ci parevano meno forti. Questa cosa è la prima volta che viene fatta nella storia dei RAIN, prima si scrivevano 10 pezzi e poi si registravano quelli, altri non ne avevamo. Stavolta abbiamo voluto fare con calma, dare più spazio al songwriting e registrare solo quelli che avevano davvero una marcia in più. Questo disco a mio modo di vedere non ha pezzi “riempitivi” sono tutti potenziali singoli, questo era quello che volevamo fare e l’abbiamo fatto. Anche se c’è voluto un po’ di tempo in più, ma per noi è più importante fare una cosa bella e che ci soddisfa più che fare una cosa in fretta perché qualcuno ci costringe a farla per logiche che non ci appartengono.
Cosa mi dici delle varie Miss Rain negli anni?
Ahahaha la foto dell’ultima è già li bella bella sul ns sito www.raincrew.com ma ti voglio chiarire una cosa, per i RAIN miss RAINCREW non è semplicemente la più “bella in sala”, la bellezza fine a se stessa per noi è poco importante… la ns miss deve essere PORCA!!! La più MAIALA che ci sia, disposta a tutto per il rock‘n’roll… ahahah noi ci divertiamo così e fortunatamente ai ns concerti si trovano spesso ragazze belle cariche, guardate le foto della convention sul sito per credere, yeah!
I veri motivi dell’abbandono di Tronco.
Di sicuro TRONCO lo beccherai in giro a qualche nostro concerto e potrai chiedere meglio a lui, anche alla RAINCREW convention è venuto come sempre in balotta a fare un po’ di pezzi con noi. TRONCO sarà sempre uno di noi, sarà sempre un ns amico, uno dei migliori, così come il vecchio CISCO, abbiamo condiviso troppe belle cose assieme per dimenticarle di punto in bianco. Purtroppo i suoi impegni di lavoro e familiari non gli permettevano più di venire sempre in giro con noi a suonare ed allora ha fatto un passo indietro, ma la cosa importante è che l’amicizia come è giusto e normale che sia, sia rimasta immutata, che tempo per suonare assieme ne rimane sempre… chi può dirlo? L’importante è la salute….la f**a e il rock ‘n’ roll!
Quali sono le differenze fra il nuovo “Biondo” e Tronco.
Uno è alto e biondo, l’altro è basso e moro??? Ahahahah! Uno ha le palle grandi come un toro, l’altro un ca**o di 32 cm ??? A parte le battute di rito sono due persone completamente diverse, cantano, interpretano e si muovono sul palco in modi troppo diversi per essere paragonabili. TRONCO lo conoscete bene, venite a vedere il BIONDO e fatevi la vs idea.
Voi Rain siete simpatici ma sicuramente avrete avuto scazzi con qualche altra band…
NO, direi scazzi che io sappia no…non è nella ns indole la competizione musicale, non siamo fuori per competere o per litigare con nessuno, siamo fuori per divertirci, vogliamo solo fare rock ‘n’ roll e divertirci, più siamo e più ci divertiamo…. penso sia fondamentale avere buoni rapporti tra band e cercare di aiutarci, noi l’abbiamo sempre fatto, spesso mettiamo a disposizione la ns attrezzatura anche agli altri gruppi con piacere e quando sorgono le lotte per i posti nei bill e si litiga per chi suona prima e chi suona dopo io di solito sono al bar a bere o a fare altre cose nei camerini ahahah ca**o me ne frega di chi suona prima, l’importante è esserci e suonare, portare il metallo ovunque!
Qual è stato secondo te il picco più alto finora nella carriera dei Rain?
Di sicuro quello che stiamo vivendo ora. Per la prima volta abbiamo davvero una etichetta che crede nella ns musica e spende dei soldi per pubblicare i ns CD, per la pubblicità e per tutto il resto. Questa cosa ci era sempre mancata e sono felice che finalmente ce l’abbiamo fatta. Credo cmq che la gavetta non finisca mai, che possiamo sempre migliorare e divertirci ancora di più. Abbiamo suonato molto in Italia adesso vogliamo fare dei concerti in giro per l’Europa se possibile visto che finalmente il disco si può trovare ovunque. Vediamo dove il metallo ci porterà stavolta ah,ah!
Hai sentito il disco del vostro ex Tattini (Tarchon Fist)?
Si certo, sono andato a comperarlo, come compero molti dischi di band italiane. Mi piace il metallo italiano e lo supporto sempre quando posso.
La bandiera di “Bologna Metal City” è stata tenuta in alto durante gli anni Ottanta dai Crying Steel di Alberto Simonini. Che rapporto avevate e avete con Loro? Cosa ne pensi dei Loro dischi?
Si, i Crying Steel sono dagli anni 80 ad oggi i maggiori alfieri del metallo bolognese. Siamo da sempre molto amici con tutti i ragazzi, con Franco Nipoti su tutti, che anche quest’anno ha suonato con noi alla RAINCREW convention, sempre un mito!!! ….con Alberto Simonini avevamo un ottimo rapporto. Molto stretto, mi dispiace molto che adesso non sia più in giro, ci si beccava sempre al Transilvania a fare del casino, veniva spesso a vederci suonare e mi riempiva di complimenti, a volte diciamo pure immeritati, sul mio modo di stare sul palco, ma lui è sempre stato una persona così: bella, generosa e buona con tutti. Pensa, per anni mi ha fatto da liutaio gli portavo le mie chitarre la sera e lui me le puliva, me le aggiustava, mi faceva le ottave, è un grande.
Una notte gli dovevo portare un finale da aggiustare, un Marshall 8008, un cesso, ma avevo solo quello… ahahah … solo che prima ero stato al Transilvania e avevo caricato una tipa e mentre cercavo di arrivare con lei (che era piuttosto carica e voleva andare al sodo…) sotto casa sua, la macchina mi è sbandata e l’abbiamo distrutta contro un palo…mamma mia, lui è sceso di casa perché mi aspettava sul balcone e aveva visto la scena tutto preoccupato per me poverino e abbiamo chiamato il carro attrezzi, mitico Alberto, sto davvero male quando penso che non può più suonare ed è malato L Queste sono le fottute cose importanti e tragiche nella vita, non le liti tra poveretti per accaparrarsi cosa? Un posto per suonare al GOM alle 19 invece che alle 14? Ma non scherziamo dai. LONG LIVE CRYING STEEL AND ALBERTO SIMONINI.
Quali sono state le band della Nwoihm che ti hanno impressionato di più?
Su tutte, ed erano proprio tante, mi sono sempre rimaste nel cuore: la Strana Officina per tutto quello che significa andare avanti con il metallo nel cuore contro tutto e tutti, i DEATH SS come già detto sopra, THE BLACK veramente un innovatore e sempre sulla scena, persona squisitissima tra l’altro ci siamo visti anche sabato scorso a Pescara al Rock House durante il ns concerto, yeah, i mitici CRYING STEEL con la magica voce di Bonzagni che mi fa sempre commuovere ed i REX INFERI di Forlì, mai dimenticati e fautori di 2 dischi strepitosi che vi consiglio di prendere visto che si trovano ancora anche su internet a poco prezzo, fate una ricerchina!!!
Voi Rain macinate chilometri su chilometri praticamente ogni settimana per suonare in ogni dove. Non ti è mai venuta la voglia di “mollare”?
Francamente no, finché mi diverto e sto in giro con i miei amici perché dovrei smettere? Per fare cosa, per stare in un locale a Bologna e lamentarmi che non c’è un ca**o da fare? Che il metal è morto? Che le fig*e che mi sbattevo 10 anni fa sono ormai vecchie e grasse ? ahahaha no no no sempre sulla strada, sempre nuovi amici, sempre alla scoperta di nuovi orizzonti! E indietro non si torna e nemmeno ci si gira a guardare chi è rimasto al palo o a cambiato strada.
Cosa pensi delle webzine italiane?
Sono un fenomeno importantissimo che ha dato possibilità a tutto il movimento metal di organizzarsi meglio e di portare sempre fresche news nei PC di tutti noi che al venerdì sera o al sabato sera magari non sappiamo cosa fare e possiamo subito sapere dove si farà il metallo stasera!!! Cavolo è un servizio impagabile. Per me sono fondamentali per la crescita ed il mantenimento di tutto il movimento metal mondiale. Sono il futuro.
Stessa domanda per le riviste italiane del settore…
Le riviste servono di sicuro per chi non ha il PC o non lo usa… è giusto sopravvivano anche loro, in Italia ce ne sono molte, magari non tutte di ottima qualità, ma è cmq segno che il movimento metal è vivo e cresce sempre, cavolo sembra sempre che non ci siano metallari ma allora chi li compra tutti ‘sti giornali? Quando vado in edicola mi capita spesso di non trovarle perché sono già finite!!!
Chiudi l’intervista come vuoi…
NO, dai cavolo siamo già alla fine? Che peccato, ok allora spero di vederti presto in giro e di fare una bella baracca insieme… chiudo salutando tutta la redazione di TM che da sempre supporta alla grande il metallo italiano ed i RAIN, grazie, davvero grazie a nome mio e di tutta la RAIN crew family! Se potete acquistate il ns disco e venite ai ns concerti, yeah! DAD IS DEAD THE RAIN IS COMING!
Grazie Amos,
ci si vedrà on the road di sicuro!
Grazie a te. Bella Steven!. Sempre carico, eh?
Un salutone.
AMOS
Stefano “Steven Rich” Ricetti