Recensione libro (Black Metal – Oltre le Tenebre)
Black Metal
Oltre le Tenebre
Pagine: 200
24 Euro
Se Black Metal – Oltre le Tenebre, versione italiana dell’originale Black Metal – Beyond the Darkness, con traduzione operata da Alessio Lazzati e licenziato da Arcana Edizioni, potesse essere classificato all’interno dei libri sulla natura si giocherebbe sicuramente qualche chance di successo. Già, perché al proprio interno, fra un’immagine blasfema e l’altra, fanno capolino numerose foto di paesaggi che, nell’immaginario dei seguaci del Metallo Nero, riportano alle lezioni di musica impartite dai vari Immortal, Ulver, Darkthrone e in generale di buona parte del movimento.
La descrizione dell’opera, annotata sul retrocopertina, recita:
Il black metal è un genere spesso aspramente criticato per il suo palese interesse nei riguardi del nichilismo, le sue tendenze distruttive e un’intensa ossessione per il satanismo e il nazionalismo aggressivo. In realtà, è un mezzo musicale in costante evoluzione per gruppi e artisti che guardano al futuro, pur mantenendo una purezza espressiva che ha legami col passato. Gli eventi fondanti che hanno sconvolto e affascinato in ugual misura i giornali scandalistici della Norvegia e l’underground metal internazionale a inizio anni Novanta hanno lasciato via libera a giudizi accademici di stima, infinite reinterpretazioni e nuove concezioni di identità territoriali e stilistiche.
Black Metal – Oltre le Tenebre mira a guardare al di là della Seconda Ondata, capitanata da gruppi e musicisti quali Mayhem, Burzum, Darkthrone ed Emperor, di cui si è già discusso a sufficienza, per focalizzarsi tra l’altro su una quantità di scene internazionali molto meno esplorate, sugli sviluppi nel campo della vendita e della diffusione del black metal tramite le etichette discografiche, i negozi e i distributori, sulle estetiche peculiari e le nozioni di teatralità intrinseche, nonché sul rapporto del black metal col mondo delle Belle Arti e sui racconti orali relativi all’evoluzione del genere.
Illustrato con materiale fotografico d’archivio mai visto prima, copertine di dischi, volantini, flyer e altri documenti estetici sul genere, Black Metal – Oltre le Tenebre include saggi realizzati appositamente da Nathan T Birk, Louis Pattinson, Nick Richardson, Jérome Lefèvre e Diarmuid Hester, così come testi già editi ma con una nuova prefazione scritti da Brandon Stosuy e Hunter Hunt-Hendrix, accanto a testimonianze di gruppi e personaggi tra cui Jon “Metalion” Kristiansen, Ulver, Imperlai, Trine + Kim Design Studio, Nicola Masciandaro e Jon “Thorns” Jamshid.
Oltre le Tenebre, infatti, tratta ma va anche va oltre i soliti cliché nordeuropei già peraltro vivisezionati ampiamente dalla letteratura precedente, andando ad esplorare le nere e putride viscere del Black Metal di altri paesi, fra i quali l’Italia, che ingiustamente furono pressoché ignorati dai principali scritti usciti in passato, nei quali l’attore principale restava il movimento scandinavo, con quello norvegese a farla da padrone assoluto: band come Rotting Christ, Varathron, Necromantia ma anche i Nostri Mortuary Drape, Opera IX, Monumentum e Sinoath, insieme con moltissimi altri Imperatori Neri di stanza in altre nazioni, con gli Stati Uniti d’America a fare la parte del leone, seguiti da Portogallo, Francia, Repubblica Ceca, Polonia e Romania.
Il libro non si limita però solo all’ambito musicale, i vari autori scandagliano le diverse componenti che hanno dato origine e tuttora mantengono in vita un genere estremo come il Black Metal: etichette e negozi, la fanzine Slayer di Jon Kristiansen e Petrified Zine di Jon Jamshid, i collegamenti con l’arte, l’estetica, il look, i loghi delle band, poi Justin Stubbs, grafico e artista dei morti, di giorno direttore di un’agenzia di pompe funebri nonché imbalsamatore e di notte fornitore di materiale scioccante per layout e grafiche. Chiude una discografia selezionata sui migliori prodotti musicali del genere.
Dal punto di vista delle foto – tutte in bianco e nero – contenute, come anticipato sopra, impeccabile è il lavoro operato dagli autori, che evidentemente sono riusciti a farsi consegnare dalle stesse band scatti inediti. Ottime quelle relative ai paesaggi realizzate da Uma Hamilton Helle. A livello di impatto visivo, il libro targato Arcana si avvicina a quanto realizzato per il Death Metal svedese da parte di Daniel Ekeroth, peraltro lavoro monumentale. Il minor numero di pagine – e quindi di immagini – è sufficientemente compensato dalla qualità, decisamente migliore, restituita dalla tipologia di carta utilizzata per la stampa, lucente ma molto delicata, di quella dove le ditate restano per sempre, quando lo sfondo è nero, tanto per capirci.
Di primo acchito imbattersi in “sole” duecento pagine tonde tonde può indurre a pensare alla classica operazione commerciale su di un tema comunque stuzzicante come il Black Metal, quando nella realtà il libro potrebbe essere stato tranquillamente reso più “cicciotto” se fosse stato utilizzato un carattere di scrittura più generoso, al posto di quello, invero un poco misero in termini di estensione fisica, adottato.
Oltre le Tenebre è lavoro sicuramente interessante, in generale, con impennate davvero intriganti, al di là dei gusti musicali personali di ciascuno. Pecca però pesantemente di ingenuità nel momento in cui, come spesso accade in lavori concepiti da più mani, si perde un po’ per strada fra i vari arzigogoli e poi, per cercare di tornare in carreggiata, paga pegno all’autoreferenzialità, dannosissima quando si trattano certe tematiche. Alti e bassi, quindi, per un libro che se fosse stato concepito e realizzato con un coordinamento editoriale di livello poteva senza dubbio dire la sua in mezzo agli altri colossi del recente passato.
Stefano “Steven Rich” Ricetti