Recensione Libro: Peter Steele – Carnivore, Type O Negative (Soul on Fire)

SOUL ON FIRE
Peter Steele tra Carnivore e Type O Negative
Autore: Jeff Wagner
320 Pagine + inserto fotografico
Tsunami Edizioni

Peter Steele, all’anagrafe Peter Thomas Ratajczyk, è sempre stato visto come una figura maledetta… silenziona, gigante, oscura, dotata di un’ironia tagliente e feroce, spesso al limite della volgarità. Facile allora cadere nei falsi giudizi, nelle dozzinali considerazioni che le persone ordinarie potrebbero fare alla luce dei contenuti delle band del compianto artista statunitense, siano essi i Fallout, i Carnivore o i leggendari Type O Negative. Il paradosso è che Peter Steele era invece timido, era sensibile, amante della natura, acuto e brillante sotto il profilo culturale.
Dalle pagine di questa ricca biografia si coglie un aspetto unico del frontman. Sicuramente personaggio non facile, Steele ha sempre vissuto con dolore la propria esistenza, forse mai soddisfatto del proprio operato data la sua pignoleria nonché la sua costante tendenza alla perfezione. Ed è stata proprio la difficiltà nel trovare quella perfezione, nel vivere sistematicamente questo conflitto interiore tra l’ideale di eccellenza e la realtà dell’essere umano a portarlo alla depressione.
Lo straordinario lavoro svolto da Jeff Wagner ripercorre tutta la vita del gigante gentile di Brooklyn: dall’amore adolescenziale per il rock classico, passando per l’hardcore (newyorkese) provocatorio dei Carnivore, fino agli irriverenti Type O Negative. Tante infine le fonti a cui il giornalista ha attinto: amici, famigliari, fratelli sopratutto …addetti ai lavori. Un lavoro certosino che conferma la qualità dei contenuti.
Cosa ci lascia questo libro? Oltre ai meri contenuti biografici, ‘Soul on Fire’ ci illumina e ci aiuta a comprendere quanta arte stagnasse in quell’apparente pozzanghera oscura di malinconia che trapela dalla profonda e baritonale espressità di questa splendida persona, però troppo sola nel proprio infinito conflitto interiore.
Approfittiamo di complimentarci con Tsunami Edizioni perché, con passione e dedizione, sta garantendo ai lettori italiani la possibilità di approfondire temi legati ai grandi artisti della musica. A mio parere, la qualità della musica, quella vera, spesso si nasconde (oramai) tra i ginganteschi flutti di un mondo digitale dove spesso, causa l’infinita mole di produzioni, non siamo più in grado di distinguere quella che è arte e quella che non lo è. Questi libri, la storia di questi straordinari artisti, ci aiutano a ricostruire la storia stessa e a sviluppare una grande capacità critica. Certo, Peter non c’è più, ma con contributi come ‘Soul on Fire’ possiamo ancora metterci faccia a faccia con la passione e la storia del rock ed osservare la Musica con occhio critico.

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Nicola Furlan