Recensione Libro (Ritchie Blackmore – La Biografia Non Autorizzata)
Ritchie Blackmore – La Biografia Non Autorizzata
Jerry Bloom
Pagine: 382
20 Euro
Scontroso, indisponente, geniale, egocentrico, egoista. Questi sono alcuni degli aggettivi molto spesso associati alla persona di Ritchie Blackmore, chitarrista famoso per aver dato vita a due delle formazioni più influenti della scena hard rock internazionale: Deep Purple e Rainbow. Dagli esordi come turnista agli sviluppi più o meno recenti con i Blackmore’s Night e, ancora, ripercorrendo l’infanzia e l’adolescenza, il libro di Jerry Bloom tenta, riuscendoci in larga misura, di costruire un ritratto fedele di un personaggio estremamente sfaccettato e lunatico.
Attingendo da alcune interviste rilasciate nel tempo da Blackmore, l’autore della biografia ricalca i passi di una carriera che, già dall’inizio, prometteva scintille. Come è ben precisato più volte lungo il racconto, il talentuoso chitarrista possiede un senso dell’umorismo piuttosto particolare, che l’ha portato più volte a distorcere la realtà per il puro gusto di prendersi gioco del malcapitato giornalista di turno. Discernere, quindi, verità da finzione è lavoro arduo, ma la plausibilità dei contenuti dà ragione all’autore, il quale si premura sempre di avere più fonti (citandole) riguardo ogni singolo episodio.
Il volume scorre fluido e il corredo fotografico è importante con scatti d’annata che ritraggono il protagonista in diverse occasioni e in altrettanti contesti. Un’opera completa, quindi, che non si limita a narrare la storia di uno dei più influenti chitarristi del nostro tempo, ma che volge lo sguardo anche all’analisi della sua personalità, dai più definita quantomeno controversa. Senza aggiungere particolari e togliere il piacere della lettura, va detto che ciò che scaturisce una volta conclusa l’ultima pagina del libro, è un dipinto fatto di tinte oscure, paradossali, ma profondamente in linea con molti degli stereotipi della rockstar di un tempo: bella vita, carattere scontroso, tanti soldi e donne bionde e formose.
La lettura di Ritchie Blackmore – La biografia non autorizzata, in conclusione, porterà probabilmente a comprendere un po’ meglio ciò che si cela dietro al “Man in black”: un menestrello che, pur predicando un atteggiamento da personaggio schivo e sfuggente, proprio non ne vuole sapere di stare in ombra. Jerry Bloom è riuscito a spiegare parte di questo affascinante mistero, risultato lodevole e decisamente degno di nota per un’impresa alquanto ardua.