Recensione libro: Skanners, Eins Zwei Drei Metal Party
Skanners: Eins, Zwei, Drei, Metal Party
di Sergio Nardelli e Stefano “Steven Rich” Ricetti
186 pagine illustrate, più DVD “Their Street Of Metal”
Euro 20,00
Crac Edizioni
Due penne d’eccezione del giornalismo metallico italiano si sono profuse per raccontare i primi trent’anni di carriera della Dirty Armada d’Oltrisarco: gli Skanners. “Eins, Zwei, Drei, Metal Party”, infatti, è il frutto del lavoro certosino del compianto Sergio Nardelli (scomparso lo scorso 11 luglio) affiancato dal caro amico e collega Stefano “Steven Rich” Ricetti. Un viaggio appassionato, costruito dai due autori mattone dopo mattone raccogliendo le testimonianze dei diretti interessati e riordinando tutte le tappe salienti del percorso artistico degli altoatesini dai primissimi anni Ottanta a oggi. Successivamente alla dipartita di colui che più di ogni altro teneva alla realizzazione dell’opera, ossia Sergio, Steven, in accordo con i familiari – la moglie Milena, il fratello Germano e il figlio Diego – ha poi naturalmente portato a compimento i suoi sforzi per onorarne al meglio la memoria.
Il libro, splendidamente curato anche visivamente in ogni singolo dettaglio, consta di 164 pagine grondanti passione per l’arte siderurgica trasposta su pentagramma. Passione che lega indissolubilmente i due protagonisti di questo libro, Claudio Pisoni e Fabio Tenca, attorno ai quali ruotano tutte le vicende e gli aneddoti raccontati con dovizia di particolari. Una sincera amicizia che nasce fin dall’incontro sui banchi di scuola in virtù anche del comune amore per le band che allora, come oggi, mettevano a ferro e fuoco il globo terracqueo, come Saxon, AC/DC, Judas Priest o Iron Maiden. Una musica nuova e innovativa che alle nostre latitudini cominciava a fare proseliti, anche se erano ancora ben poche le band ad avere l’audacia di proporla con convinzione e professionalità, trovando oltretutto mille ostacoli e pregiudizi. Gli stessi che si sono trovati a dover fronteggiare gli Skanners fin dalle primissime esibizioni dal vivo, così come nella vita di tutti i giorni. Come per esempio il fatto che tra i loro coetanei imperversasse l’uso dell’eroina, dalla quale i Nostri riescono però a tenersi a debita distanza (pur avendo per assurdo la sala prove adiacente ai giardinetti tristemente noti come luogo di consumo), oppure il fatto che qualcuno non vedesse di buon occhio il via vai di donzelle che, incuriosite, assistono alle prove…
Oltre a raccontare invidiabili spaccati di vita on the road, aneddoti ed a descrivere meticolosamente la genesi di ogni singolo album, ampio spazio è stato giustamente lasciato anche a tutti i musicisti che si sono avvicendati nel corso degli anni e personaggi collaterali. A partire dal talentuoso chitarrista Massimo Quinzio, anche lui recentemente scomparso dopo aver preso parte allo show per festeggiare il trentennale, ammirato da tutti per la sua rapidità d’esecuzione unita ad un’ottima pulizia sonora e per le sue capacità compositive, o Dino Lucchi prima come chitarrista e poi come bassista, ricordato anche per la sua estrema disponibilità a mettere una pezza nei momenti di difficoltà. E ancora Walter Unterhauser, prescelto dopo alcune audizioni come sostituto di Quinzio, che tuttavia sarà costretto a farsi da parte dovendo partire per il servizio di leva, salvo poi coronare il proprio sogno tanti anni dopo confermandosi stabilmente nella line-up attuale, fino ad arrivare al giovanissimo e predestinato Davide Odorizzi. L’unico a mancare all’appello è Luigi Sandrini, batterista sui primi lavori e fucina instancabile d’idee per promuovere la band e tenere sempre alta l’attenzione, il quale avrebbe gentilmente declinato l’invito a partecipare.
Il libro, disponibile in libreria da Gennaio 2014 oppure acquistabile direttamente qui (può essere richiesto anche all’indirizzo mail edizionicrac@gmail.com), si completa con un’interessante sezione intitolata “Cosa dicono di loro”, coinvolgendo molte delle storiche band, e quindi i protagonisti, del movimento heavy metal tricolore, le altre band del Trentino Alto Adige e, infine, gli addetti ai lavori, interpellando con cinque domande secche alcune dei più autorevoli giornalisti italiani in materia.
Dulcis in fundo, il DVD allegato “Their Street Of Metal”, edito da Riff Records, con tutte le interviste ai vari interpreti chiamati a ripercorrere tutte le tappe ed i luoghi “sacri” al gruppo, oltre che filmati rari ed inediti dell’epoca, come alcune esibizioni dal vivo e vari dietro le quinte.
Pertanto, “Eins, Zwei, Drei, Metal Party” è un prodotto estremamente appetibile sia per chi conosce bene il gruppo ed è interessato a scoprire alcuni retroscena della loro carriera o altri aspetti meno conosciuti, sia per tutti coloro che si sono appena affacciati al mondo degli Skanners (avendoli visti magari in uno dei molteplici show, qui riportati praticamente in toto, oppure avendo ascoltato alcuni dei loro successi) o li conoscono solo di nome, per beneficiare di una visione più ampia di tutto il loro percorso artistico. Un lavoro piuttosto completo che ha la sua unica pecca, se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo, di aver dato quasi esclusivamente una visione “interna” al gruppo, con le dovute eccezioni, specie quando si affronta il tema scottante del pay to play – eh sì, avete letto bene, questo è un argomento spinoso già da alcuni lustri – in occasione del tour con i Manowar o quando si parla della “tavola rotonda” approntata ad hoc per ostacolare e screditare la loro folgorante ascesa in seguito al contratto per una major e la sponsorizzazione da parte della Marshall. In tutta onestà, però, avrebbe senso dopo tanti anni andare a ridestare vecchi dissapori e attriti, che probabilmente tutti vorrebbero lasciarsi alle spalle, rincorrendo gli eventuali responsabili di certi atteggiamenti per capire qual è oggi il loro punto di vista? Non credo. Anche perché si correrebbe il rischio di mettere in secondo piano la splendida e gloriosa carriera trentennale di un gruppo che tuttora continua a regalare grandi soddisfazioni ai propri sostenitori, in studio e sulle assi di un palco!