Report di fine anno – Hellbound
Non è certo facile, per me, rivedere e correggere i voti messi ai dischi da me recensiti finora: questo perchè collaboro con Truemetal solo da pochi mesi (ho iniziato a Settembre) e sarebbe quindi un’analisi compiuta ancora “a caldo”, forse non del tutto obiettiva.
Ma già ora cambierei qualcosina: 5 punti qui, 5 di là, magari il riascoltarsi meglio i dischi in questione è servito ad assorbirli e comprenderli meglio, nel bene come nel male; e dato il non grande numero di recensioni pubblicate sino ad adesso ho deciso di organizzare il report in maniera un po’ schematica, prendendo in esame i cambiamenti come le conferme.
Ecco quindi le mie conclusioni:
1349 – 1349 (MCD) / voto: 80 – Confermo il voto assegnato, dato che si tratta di un ottimo MCD di puro black norvegese, penalizzato leggermente solo dalla cover dei Celtic Frost registrata (non molto bene) dal vivo. Possibile comunque anche un arrotondamento verso l’alto.
Decapitated – Nihility / voto: 75 (prima: 80) – Ho ribassato di cinque punti il voto a causa della monotonia che pervade il disco, nonostante le grandi capacità dei musicisti: sia nella scelta dei suoni che nelle soluzioni compositive a volte si rischia di perdere il filo, troppe le parti simili una all’altra. L’album è comunque molto buono.
Hate Eternal – King of All Kings / voto: 68 – Confermo in pieno il voto: grandi musicisti che troppo spesso sprecano il loro talento in una pesante monotonia.
Leng Tch’e – Death by a Thousand Cuts / voto: 70 – L’ultima recensione da me pubblicata, non posso che ribadire il 70.
Meshuggah – Nothing / voto: 82 (prima: 90) – Qui ho dovuto ribassare nettamente il voto iniziale: il disco rimane scritto e suonato da dei geni, ma resta comunque un pelo sotto ai due precedenti album della band. Da ascoltare e riascoltare ripetutamente.
Misery Index – Overthrow (MCD) / voto: 80 (prima: 70) – Qui invece è il rialzo ad essere netto: il dischetto è davvero potente e vario, e su un futuro full-lenght la band può dare molto. Ottime tutte le canzoni, da rivedere un minimo solo la produzione.
Misery Index/Commit Suicide – Split 7″ / voto: 75 – Confermo il voto, leggermente inferiore ad Overthrow, specie nel caso dei Commit Suicide.
Ossian – Ecforia / voto: 85 – Un’altra recensione recentissima, da confermare l’ottimo lavoro svolto dalla band e quindi anche il voto assegnato.
Raise Hell – Wicked is my game / voto: 55 – Non era stato facile giudicare questa band, che aveva creato grosse aspettative su di sè, per uscirsene poi con una scialba copia del thrash tedesco classico; con tutta la buona volontà, non posso che ribadire la sostanziale insufficienza di questo disco, che non solo non dice nulla di nuovo, ma contiene anche pochissime buone idee, a mio avviso, e rischia di annoiare al secondo pezzo.
Severe Torture – Misanthropic Carnage / voto: 70 (prima: 75) – Leggero ribasso per questa band, nota per la proposta ultra conservatrice (al limite del plagio nei confronti dei Cannibal Corpse): questo mi ha fatto rivedere parzialmente il giudizio, anche se si tratta comunque di un album più che buono, potente e vario quanto basta.
Trail of Tears – A new dimension of might / voto: 78 – Niente da dire, il disco mi ha sorpreso e, cosa stranissima, nel mio caso, per un gruppo gothic, si è fatto ascoltare e riascoltare a ripetizione. D’altronde la classe dei musicisti è evidente, pur tra qualche ricaduta nella banalità, e l’album è quindi indubbiamente tra le migliori ultime uscite del genere.
La sostanziale conferma della maggior parte dei voti mi rincuora, facendomi pensare che raramente l’entusiasmo mi coinvolge al punto di sopravvalutare un album, o, viceversa, l’ “antipatia” iniziale me lo fa disprezzare a torto. L’unica ulteriore riflessione che farei riguarda però la media dei voti (vecchi e nuovi): da quanto tempo al metal estremo manca il vero e proprio capolavoro?
Buon anno a tutti anche da parte mia!