Report Heavy Metal Nights del 03-01-03 Black Magic e Death Dies

Di Alessandro Calvi - 9 Marzo 2003 - 17:58
Report Heavy Metal Nights del 03-01-03 Black Magic e Death Dies

Eccoci qui a parlare di uno dei concerti più importanti finora svoltisi presso il Sitting Bull di Certosa di Pavia nell’ambito delle Heavy Metal Nights organizzate da TrueMetal.it e Metal Knight ‘Zine.
Questa volta parliamo del concerto che ha visto esibirsi i Black Magic, una cover band degli Slayer e i Death Dies, la band degli ex membri degli storici Evol, una delle band più conosciute del panorama italiano.

 Ad aprire il concerto sono i Black Magic con la loro scaletta di cover degli Slayer, si comincia con Evil has No Boundaries e si prosegue in rapida successione con un successo dopo l’altro della band americana. Il gruppo interpreta Hell Awaits, South of Heaven, Black Magic, Postmortem, Raining Blood, The Antichrist, Captor of Sin, Season in the Abyss e Angel of Death. Tutte le cover degli Slayer sono eseguite molto bene e il gruppo chiude con tre pezzi di altri gruppi, cioè Claymen e Moonshield degli In Flames e Blinded by Fear degli At the Gates.
La band dei Black Magic è piuttosto brava e sembra motivata, una cosa che non è mai secondaria, inoltre la scelta di realizzare solo cover assicura sempre una risposta di pubblico immediata che a volte si fa aspettare nel caso di band che presentano pezzi propri e per questo sconosciuti ai più tra il pubblico.
La platea insomma è calda quando tocca al pezzo forte della serata di salire sul palco, i Death Dies si fanno introdurre da un brano musicale tratto dal disco Anno Demoni di Antonius Rex.
Subito cominciano a suonare e intonano uno dopo l’altro brani propri lasciando spazio durante la loro esibizione a solo due cover.
I Death Dies propongono un black-death molto tecnico e di grande impatto, non si presentano come una copia del gruppo d’origine dei musicisti, gli Evol, ma con idee proprie, le canzoni sono d’atmosfera, non con una doppia cassa a mitraglia e chitarre a sega elettrica ma pezzi spesso anche lenti che a me hanno ricordato in alcuni momenti alcuni brani dei Carpathian Forest.
Si comincia con Sister of Pain per proseguire con Cosmos, Arsunist e Steel Beast, a questo punto è la volta della prima delle due cover in programma e cioè Fourth Knight of Revelation dei Rotting Christ.
Di nuovo un brano del gruppo: Spartan Pride e poi la seconda e ultima cover, cioè Dethroned Emperor dei Celtic Frost, per poi chiudere con gli ultimi due brani propri e cioè L’Arcano Maggiore e Demon Sound.
Sicuramente uno dei concerti più importanti da quando sono nate le Heavy Metal Nights che conferma come questa iniziativa stia riscontrando il favore non solo del pubblico ma anche delle band, che sempre in maggior numero chiedono di poter venire a suonare da ogni parte d’Italia.

Alex “Engash-Krul” Calvi