Report Heavy Metal Nights del 07-12-02 Sigma Draconis e De Profvndis Clamavi

Di Alessandro Calvi - 12 Febbraio 2003 - 23:10
Report Heavy Metal Nights del 07-12-02 Sigma Draconis e De Profvndis Clamavi

Doppio appuntamento questa volta al Sitting Bull con  il black metal.
Il primo gruppo ad esibirsi sono i Sigma Draconis, band che propone un massiccio  black dai contenuti pagani, impreziosito da alcuni inserti di tastiere, prossimi  a registrare anche un demo.
Il secondo gruppo sono invece i De Profvndis Clamavi, i quali propongono  invece un black forse più leggero con vari inserti di tastiere e passaggi  strumentali secondo la scuola del black sinfonico di nazionalità scandinava.

 Ad aprire le danze sono i Sigma Draconis, entrambe le band propongono quasi esclusivamente pezzi propri e quindi si va ad iniziare con Pseudo Monarchy of the Demons, seguita da Winter of my Soul, Vision of the Holocaust in a Landscape Buried by Time (forse la canzone con il titolo più lungo di sempre…), Ineffable Ode to a Heretical Convivium, Nightspell Under a Funeral Storm, Discovering Heatenism through Arian Pride e We are Legion.
I brani del gruppo per me erano del tutto nuovi, non conoscevo il gruppo prima di averlo sentito suonare al Sitting Bull ma devo dire che mi hanno convinto. Dal punto di vista delle motivazioni che fanno suonare il gruppo mi sono parsi tutti ragazzi decisi che hanno voglia di suonare e di farsi sentire, peccato che la serata non sia stata delle migliori. Il genere musicale da loro proposto come si diceva prima è un black piuttosto massiccio, granitico, con riff pesanti. Il tutto è impreziosito dalla tastierista che, oltre a far la sua figura come bellissima ragazza, fa sentire la sua presenza in maniera determinante durante il concerto. Curiosa la sua capacità di sviluppare un impressionante volume di suoni quasi senza muoversi, mantenendo sempre un’espressione quasi di superiorità distaccata rispetto al concerto che si stava svolgendo. Presto dovrebbero incidere un demo, a quanto comunicatomi alla fine del concerto, e sono curioso di sentire bene le loro canzoni per poter esprimere un giudizio più completo.
A seguire, dopo la fine dell’esibizione dei Sigma Draconis, sono i De Profvndis Clamavi. Costoro a differenza dei precedenti hanno invece già prodotto un demo da titolo Artes Moriendi che presto verrà anche recensito su TrueMetal.it. Proprio dal loro demo il gruppo esegue quattro canzoni durante l’esibizione della serata, mentre molte altre sono del tutto inedite e presentate in anteprima.
Si comincia con Sephulcre, la song che apre anche il demo, e si continua con River of Blood sempre dal demo, è poi la volta di Ossarivm e Icy Touch, due inediti, si torna ad Artes Moriendi con They’re Calling e Bleeding Nightsky e poi di nuovo due inediti: Queen Valsesia e Possessed by My Instinct of Death, infine la serata viene conclusa con l’unica cover, ossia Materialized in Stone dei Marduk.
I De Profvndis Clamavi suonano un classico black metal sinfonico con inserimenti di tastiere e partiture orchestrali come nella migliore tradizione di gruppi come i Dimmu Borgir o appunto i Marduk. La cover infatti risulta particolarmente convincente perchè lo stile del gruppo è simile proprio a quello della band scandinava e giustifica pienamente la scelta di questa canzone.
Per concludere una bella serata con due buoni gruppi che hanno suonato bene anche se forse un po’ sottotono, per stessa ammissione da parte dei musicisti, a causa della non grandissima affluenza.

Alex “Engash-Krul” Calvi