Report Heavy Metal Nights del 09-05-03 Lifend e Ensoph

Di Alessandro Calvi - 26 Agosto 2003 - 0:34
Report Heavy Metal Nights del 09-05-03 Lifend e Ensoph

Doppia serata al Sitting Bull con i Lifend, gruppo di Milano molto conosciuto nella zona, e gli Ensoph da Venezia. Gruppi giovani che propongono una musica originale e che avranno sicuramente un futuro.

Tocca ai Lifend aprire le danze e lo fanno con la nuova Breathing My Anguish, brano di oltre sei minuti contenuto nel loro ultimo demo promozionale. A seguire Shattering: Assurance, Open Wound, Enjoy the Silence, una cover dei Depeche Mode molto bella e caratteristica realizzata nello stile tipico della band.
Per finire Spiral Dance, il brano di apertura dei tre che compongono Shattering: Reality, il loro ultimo demo.
Esibizione per i miei gusti un po’ corta quella dei Lifend, che comunque hanno suonato una dopo l’altra tutte canzoni dai cinque minuti in su, più che altro perchè sono una band che a me piace molto e non avrei disdegnato neanche se avessero suonato solo loro per tutta la durata della serata.
Finita l’esibizione dei Lifend tocca però agli Ensoph, band arrivata fino da Venezia per poter suonare al Sitting Bull di Certosa di Pavia.
Per me gli Ensoph sono una novità non avendoli mai ascoltati prima ne dal vivo ne da cd, aprono la loro esibizione con Jildabaoth (at the spring of time). La serata è molto interessante, dopo i Lifend la cui musica è una commistione di generi: gothic, dark, death, melodico di tutto un po’ e ugualmente limitativa come definizione, tocca agli Ensoph che dopo questa prima canzone mi paiono egualmente di difficile catalogazione in un singolo genere musicale.
Il concerto della band veneziana continua con The Shattered Void, Sophia’s Fall, Lies of the Mirror, White Lamb Seducers, Shout una cover dei Tears for Fears, In the Flesh, Faith Defeat, Sun of the Liar e infine Proudly Divine.
Una serata per certi versi un po’ all’insegna della sperimentazione e come tale mi è piaciuta molto grazie a due band molto interessanti in grado di sfornare suoni sempre nuovi.

Alex “Engash-Krul” Calvi