Report Heavy Metal Nights del 13-07-03 Bejelit
Primo concerto al Sitting Bull di Certosa di Pavia dei Bejelit con la nuova scaletta che presenta oltre a nuove cover, anche alcuni brani dell’imminente album intitolato Hell Gate. E’ quindi con molta impazienza che attendevo questa serata sia per risentire questa band che mi piace moltissimo, che per sentire le nuove canzoni in anteprima assoluta.
Il gruppo è caldo e il pubblico, tra cui molti fan della band che ormai conoscono ogni canzone a memoria, lo ammetto compreso io, lo sono altrettanto.
Si comincia con una lunga intro strumentale mentre ancora i musicisti prendono posto sul palco e non appena questa termina attacca furiosa Slave of Vengeance. Subito una nuova canzone dall’album che uscirà presto presso la Underground Symphony.
A seguire non facciamo a tempo a tirare il fiato che comincia Bloodsign, forse la canzone più aggressiva che i Bejelit hanno mai scritto, la band apre il concerto veramente all’insegna della potenza e dell’aggresività piazzando una dietro l’altra una serie di canzoni veloci e aggressive, così come terzo brano troviamo la grande Haunter of the Dark.
Tocca poi alla prima delle cover della serata ed è Breaking the Law degli inossidabili Judas Priest, subito dopo c’è il momento dedicato alla lenta e bellissima ballad intitolata I Won’t Die Every Day, un brano veramente splendido che non manca di emozionarmi tutte le volte che la ascolto dal vivo come su cd.
Si torna a pestare sull’accelleratore e a macinare riff granitici e potenti con il secondo dei nuovi brani presentati questa sera, si tratta di Skulls Knight Ride, un pezzo di heavy metal classico, potente e coinvolgente nel pieno stile dei Bejelit.
Si torna indietro nel tempo con la prima delle canzoni scritte dalla band, l’ormai classica Death Chariot, seguita da un altro pezzo storico, la grande Bejelit.
Tocca poi a una nuova cover, mai eseguita prima ed eseguita su pressante richiesta proprio di uno degli utenti del forum di TrueMetal.it, quel Fuckin’CaOs che tutte le volte che viene al Sitting Bull si fa Parma – Pavia in macchina per assistere a un concerto, un ragazzo che molti metallari dovrebbero prendere ad esempio per la sua fede.
Purtroppo però il tempo è tiranno e anche per i Bejelit giunge il momento di lasciare il palco, non prima però di un’ultima canzone, la titletrack del loro demo, la mitica Bones and Evil.
Serata fantastica e secondo me con una esibizione dei Bejelit troppo corta, la prossima volta mi aspetto da loro almeno il doppio di durata, il minimo per una band come loro in continua crescita e a cui ora farebbe bene un bel tour in giro per l’Italia per promuovere il loro nuovo disco di imminente uscita e che promette di essere veramente spettacolare.
Alex “Engash-Krul” Calvi