Report Heavy Metal Nights del 18-10-02 Necroart e Lifend

Di Alessandro Calvi - 2 Novembre 2002 - 18:45
Report Heavy Metal Nights del 18-10-02 Necroart e Lifend

Dopo la serata un po’ infelice con gli Autopsia della settimana prima, in cui un gruppo veramente meritevole come loro si erano ritrovati con un pubblico troppo modesto, pesanti erano le attese e le speranze di rivalsa per questa serata.
Per fortuna le nostre aspettative non sono state vane. Al contrario si è trattata di una gran serata.Ad esibirsi si trovavano sul palco due band, i Necroart, band di Pavia con un nutrito seguito di amici e conoscenti che proponevano un death melodico impreziosito dall’uso delle tastiere e i Lifend, band di Milano un po’ difficile da etichettare che presentano un gothic con influenze death con voce femminile pulita e chitarrista e bassista a duettare con lei con voce growl.
Ad aprire il concerto sono stati i Necroart con Suicidal Karma e Dead Roses Parade dal loro secondo album autoprodotto di cui presto troverete la recensione anche qui su TrueMetal.it.
E’ poi toccato a Where Your God Dies dal loro primo demo e soprattutto al vero e proprio cavallo di battaglia dei Necroart che come al solito ha infiammato il pubblico intervenuto: Vaginal Mephisto! Se il titolo non vi convince molto provate a dargli un’ascolto e poi ne riparliamo.
Appena prima di chiudere è il momento di dimostrare a tutti che i Necroart non sono solo capaci di pestare ma sono anche e soprattutto capaci di comunicare emozioni ed è la volta della lenta “Lullaby”, se di lenta si può parlare per una loro canzone.
A chiudere l’esibizione del gruppo pavese una cover ottimamente realizzata del classico degli Slayer Raining Blood che ha veramente esaltato tutti.
Un attimino di pausa per permettere ai Lifend di salire sul palco, sistemare gli strumenti, mettere a posto le ultime cose ai volumi già provati in precedenza e anche loro sono pronti per suonare.
La loro esibizione si apre con un’intro che credo tutti non si sarebbero aspettati, si tratta della “Sarabande” di Haendel, per chi non sapesse di chi sto parlando gli consiglio di guardare tra i dischi di musica classica.
Il concerto dei Lifend è tutto all’insegna delle novità, la canzone che apre veramente il concerto è Breathing My Anguish, un brano loro ma del tutto nuovo e non presente sul loro demo. L’unica canzone presa dal demo (già recensito su TrueMetal.it dal Truzzkiller) à la seconda: First, mentre tutte le altre sono novità assolute.
In rapida sequenza il gruppo milanese esegue Open Wound ed Enjoy the Silence (un brano dei Depeche Mode e l’unica cover da loro eseguita questa sera).
E’ poi la volta di un breve intermezzo composto ed eseguito interamente dal loro tastierista in cui gli altri membri del gruppo si prendono un attimino di pausa prima di riprendere con With My Fear, The River e concludere il concerto con Spiral Dance. Tutti pezzi nuovi che non compaiono sul demo.
Decisamente una interessante scoperta i Lifend a cui vanno i miei complimenti per la loro musica e gli interessanti intrecci vocali con la voce femminile, lo scream del chitarrista e il growl profondo del bassista. Gruppo oltre che bravo anche simpatico con cui mi sono fermato a fare quattro chiacchiere alla fine della loro esibizione insieme anche agli amici Necroart.
Infine un saluto particolare da parte di tutto il gruppo dei Lifend al Truzzkiller.
In conclusione per dare un giudizio globale alla serata probabilmente la migliore da quando sono cominciate le Heavy Metal Nights al Sitting Bull soprattutto grazie all’affluenza, sembra che il passaparola stia cominciando a funzionare.
A risentirci!