Report Heavy Metal Nights del 20-09-03 Metalwarriors
Eccezzionalissima serata al Sitting Bull! Con un pubblico degno delle grandi occasioni, non avrei mai pensato che potesse entrare il locale potesse ospitare così tanta gente, ma soprattutto una band di netta fama, abbiamo assistito a una delle migliori serate da quando sono nate le Heavy Metal Nights.
Signore e Signori la cover band ufficiale dei Manowar, i METALWARRIORS!!!
Tutti i grandi appassionati del vero metallo e dei Kings of Metal si sono dati appuntamento al Sitting Bull per non perdere questa serata. Forse è per questo che il locale ha battuto ogni record precedentemente stabilito in quanto a pubblico, raggiungendo cifre quasi impensabili vista la dimensione non enorme del luogo.
L’importante in questa strepitosa serata però è stato sentir suonare questa band e ascoltar cantare il suo cantante dalla voce veramente eccezzionale e spessissimo identica a quella di Eric Adams, una cosa che sembrerebbe impossibile, eppure il cantante dei Metalwarriors riesce in molti passaggi ad avere un timbro vocale che pare pressochè identico a quello del vocalist americano.
Ma passiamo a parlare del concerto vero e proprio e soprattutto delle canzoni che il gruppo ha eseguito durante la serata.
Diciamo subito che la loro esibizione è stata una lunga carrellata avanti e indietro nel tempo con brani vecchi e nuovi della band americana in cui praticamente nessun album è stato dimenticato. Si inizia come d’obbligo, oserei dire, con la canzone che porta lo stesso nome del gruppo che ci appassiona da anni, cioè Manowar.
Il concerto inizia piuttosto presto rispetto alle altre band, i Metalwarriors eseguono una song dopo l’altra praticamente senza un minimo di pausa tra una e l’altra cosa che mi porta ben presto ad essere sudatissimo per il continuo muovermi e cantare ma che mi fa anche pensare a una possibile pausa da parte dei musicisti a metà concerto per riposarsi un attimino. Niente di più sbagliato, le mie previsioni si riveleranno del tutto errate e i Metalwarriors suoneranno per quasi due ore di un concerto tiratissimo ed emozionantissimo senza sosta.
Come dicevo quindi, una canzone dopo l’altra senza una pausa e così dopo all’iniziale Manowar tocca a Metal Daze e subito viene piazzato un must assoluto da concerto, una dei classici trascina pubblico della band statunitense: Kill with Power. E poi via, ancora altri brani storici come Sign of the Hammer e Kings of Metal, un brano nuovo appartenente all’ultima fatica discografica dei Manowar e cioè Warriors of the World, poi in rapida successione Metal Warriors (una canzone che nelle esibizione di questa band non può mai mancare), March for Revenge, Carry On, Battle Hymns, la toccante e sempre emozionante Master of the Wind, Blood of my Enemies, Guyana (the cult of the damned), Blood of the Kings, Spirit Horse of the Cherokee, una canzone particolarmente azzeccata da suonare in un locale che si chiama Sitting Bull a mio avviso, Thor (the powerhead).
E poi via con il gran finale con Hail to England, Wheels of Fire, l’intramontabile Hail and Kill (personalmente la mia canzone preferita dei Manowar) e per chiudere con il botto la grandiosa Black Wind, Fire and Steel.
Che dire ancora? forse nulla, tutto quello che c’era da dire riguardo al concerto è stato detto, mancano solo le emozioni, ma quelle sono difficili da mettere nero su bianco, la cosa migliore è viverle.
Alex “Engash-Krul” Calvi