Report Heavy Metal Nights del 26-04-03 Powerslave
Il Sitting Bull continua a viziare il suo pubblico con una serie di ottime band, una dietro l’altra si avvicendano sul palchetto delle Heavy Metal Nights organizzate da TrueMetal.it e Metal Knight ‘Zine, questa volta tocca ai Powerslave una delle migliori cover band nostrane dell’inossidabile Vergine di Ferro, al secolo, gli Iron Maiden!
Il concerto comincia subito alla grande e promette faville per tutta la sua durata con una scaletta piena zeppa di grandi classici di ogni tempo della band.
Si inizia con Moonchild e si prosegue con The Evil That Men Do, il pubblico risponde bene, tutti ovviamente conoscono le canzoni degli Iron e il cantante non ha neanche bisogno di chiedere che la gente canti con lui perchè le voci si alzano istintivamente.
Ancora più alte si alzano le ugole dei presenti, compresa la mia, quando la band intona Wratchild e continua con la successiva The Prisoner, canzone ispirata a una delle più belle serie di telefilm inglesi mai realizzata: “You’re Number 6… I’m not a number, I’m a Free Man!”
Grandi ovazioni anche per Still Life ma soprattutto per una canzone come Die With Your Boots On che non si sente spesso eseguita ne dalle cover band degli Iron, ne dalla band originale.
La serata continua con un successo dopo l’altro ed è anche un vero successo per i Powerslave che forse non si aspettavano una partecipazione così calorosa da parte del pubblico e conferma il Sitting Bull come uno di quei locali che stanno ormai diventando ritrovi di culto per gli appassionati del panorama underground nazionale.
Come dicevo un successo dopo l’altro e infatti tocca a canzoni come Infinete Dreams, The Trooper, Killers, Heaven Can Wait, Wasted Years, Seventh Son of a Seventh Son e The Number of the Beast continuare la serata. Tutte canzoni che hanno fatto la storia non solo degli Iron Maiden ma probabilmente del metal in generale, tutte canzoni cantate a squarciagola da un pubblico completamente conquistato dall’esibizione della band.
E’ quindi con dispiacere che tutti accolgono l’annuncio dell’ultima canzone, che non può che essere la song che porta il nome della band, quella Iron Maiden titletrack del loro primo album.
Ma il pubblico comincia a farsi sentire, non ci sta a finire così presto, anche se in realtà la band è sul palco da quasi un’ora e mezza, ma il tempo questa sera è volato, e così a grande richiesta ecco che i Powerslave tornano sul palco per tre canzoni che ancora mancavano all’appello. Canzoni come Two Minutes to Midnight, Hellowed be Thy Name e Run to the Hills, tre pezzi storici che concludono più che degnamente l’esibizione dei Powerslave confermandoli una delle migliori cover band italiane del gruppo inglese.
Alex “Engash-Krul” Calvi