Report Heavy Metal Nights del 29-05-04 Legions of the Immortal
Ogni volta che una cover band dei Manowar viene da ogni parte d’Italia a suonare al Sitting Bull – Defender è sempre una occasione per poter festeggiare. È proprio il clima di una festa quella che si respira il locale, una di quelle feste in cui tanti amici, parenti, fratelli che non vedevi da tanto tempo finalmente puoi rincontrare. Poi in realtà poco importa che molte delle facce tu non le abbia mai viste prima, sono persone che dopo che ci hai parlato per solo 30 secondi di pare quasi di conoscerle da tutta una vita.
Dopo aver ospitato i Metalwarriors di Voghera e i Demon’s Whip di Roma, questa volta al Sitting Bull – Defender tocca ai Legions of the Immortal provenienti dalla Toscana esibirsi sul palchetto del locale.
Ovviamente insieme al gruppo che suonava non poteva per nessuna ragione al mondo mancare una nutritissima rappresentativa degli utenti del forum di Manowar.it, sempre presenti, che ci sia il sole o la tempesta, anche a costo di farsi centinaia di km come nel caso Scott (le tue parole mi hanno commosso), loro ci sono sempre e sono una presenza di cui non vorremmo mai fare a meno.
Prima ancora che il gruppo potesse salire sul palco ad esibirsi, un piccolo contrattempo ha costretto a far slittare un pochino lo spettacolo, nel locale l’atmosfera era già quella di un concerto iniziato. Complici Leo e Santo al mixer che continuavano ad alternare tra loro esclusivamente brani dei Manowar, la platea era già piena di gente che cantava a squarciagola, tutti abbracciati come fratelli, sotto una grandissima bandiera italiana.
Quando finalmente i problemi si sono tutti risolti, ecco che finalmente i toscani salgono sul palco e iniziano il loro show. Non una sola delle canzoni storiche della band americana viene dimenticata, grandi classici come Hail and Kill, Kill with Power, Brothers of Metal (e stasera ci sentivamo davvero tutti tali), Heart of Stell, Courage, e tanti altri vengono tutti eseguiti. A metà esibizione c’è anche tempo per tributare un dovuto ringraziamento al cantante dei Metal Daze (altra cover band dei Manowar) senza il quale a tenere i contatti, questa traversata del gruppo toscano non sarebbe stato possibile, e così tocca anche a lui cantare un paio di brani con i Legions of the Immortal.
Certo, la band probabilmente avrebbe ancora qualcosina da migliorare. Il tastierista raccattato all’ultimo momento poi non sono del tutto sicuro che conoscesse i brani che era convinto di stare suonando. E il cantante forse ha preteso un po’ troppo da se stesso quando ha deciso di cantare il Nessun Dorma di Puccini come se fosse Eric Adams.
Ma sinceramente io dopo una serata del genere, passata tra tanti amici che non conoscevo… perché è così, anche se non conoscevo quasi nessuno mi sentiva davvero tra amici! … una serata nella quale mi sono divertito tantissimo, ho cantato, ho bevuto e ho sudato come in una sauna, a certe cose sono ben disposto a passare sopra. Ben vengano piuttosto tanti gruppi come i Legions of the Immortal se sanno coinvolgere il pubblico e farlo divertire come loro.
Per concludere ovviamente non posso dimenticare di citare i fiorentini e i toscani del forum di TrueMetal.it che sono intervenuti al concerto sulla scia della band. Ho avuto la fortuna di conoscere due ragazze bellissime come Falariel e Tears of the Dragon, ma non sono riuscito a identificare e a presentarmi con tutti gli altri, spero di rimediare in una delle prossime occasioni.
Ultima citazione ancora per Scott, se al mondo ci fossero più persone come lui, il mondo sarebbe un posto migliore per vivere, sono stato contentissimo di conoscerti e sono ancora imbarazzato per i complimenti che mi hai fatto, altre parole sono superflue perché penso che il modo migliore che ho per descriverti sia dire che tutti dovrebbero conoscerti.
Per concludere, come sempre al Sitting Bull – Defender abbiamo avuto uno spettacolo di prim’ordine. Ogni volta che suona una cover band degli indiscussi re del metal è sempre una buona scusa per fare festa e divertirci tantissimo, si rivedono persone che non si vedevano da tempo e si conoscono nuovi amici che diventano vecchi amici dopo solo poche parole tale è la franchezza, l’aria di fratellanza, che si respira nel locale in queste occasioni.
Che altro posso dirvi? Nulla, se non che al prossimo concerto se non ci siete, siete dei false.
Saluti a tutti: HAIL and KILL!!!
Alex “Engash-Krul” Calvi