Report Heavy Metal Nights del 31-05-03 Temple e Darklight
Era dai primi di Gennaio, quando cioè li avevo visti per la prima volta dal vivo, che aspettavo il ritorno al Sitting Bull dei Darklight. Questa volta tornano ad esibirsi al Sitting Bull in compagnia dei Temple, band di heavy metal granitico e potente della zona di Pavia.
Tocca proprio alla band pavese aprire il concerto e lo fa snocciolando una dopo l’altra tutte canzoni proprie senza lasciare posto neanche a una cover cosa che non crea problemi al nutrito pubblico di fedeli che conoscono e seguono la band ormai da diverso tempo.
Si comincia con Hipocrisy e si continua con Street of Babylon, poi My Life, Princess e Celebrity Paradise prima di un attimo di pausa alle corde vocali del cantante con la strumentale Intensity of light.
Ma subito dopo si riprende con Crash, The Snake, We are the Warriors in the Heart, Forever, Temple e Black Light che conclude l’esibizione dei Tample.
Subito dopo tocca ai milanesi Darklight. Dopo aver ascoltato e recensito il loro ultimo demo intitolato “I Know the End…” devo dire che mi avevano fatto un’ottima impressione, ma dopo averli visti per la prima volta dal vivo, questi ragazzi sono entrati di diritto nella hit parade dei miei gruppi preferiti.
Ecco perchè non vedevo l’ora di rivederli dal vivo, ed ecco finalmente l’occasione: il loro nuovo concerto al Sitting Bull di Certosa di Pavia.
Con un po’ di scenografia e stavolta accompagnati da un simpatico scheletro gonfiabile nella sua bara di cartone, i Darklight salgono sul palco per un concerto se possibile più spettacolare di quello dell’ultima volta.
Tocca a Shadow aprire le danze, seguita a Disciple e Mistrel e capiamo subito un paio di cose fondamentali: la prima è che la voce di Silvia è veramente al meglio stassera, roba da far tremare i muri del locale e la seconda che il concerto sarà un escursus avanti e indietro nel tempo tra brani vecchi, nuovi e nuovissimi al punto da non essere ancora finiti, ma quasi.
Tocca a brani come An Endless Day e Loneliness tenere alta l’attenzione del pubblico, cosa che non può non riuscire quando questa band suona al suo meglio. Una sorpresa è riservata al pubblico con la successiva canzone, una song nuova, nuovissima, forse anche troppo al punto che non è ancora finita… e difatti anche i Darklight non possono suonarla tutta ma almeno ci fanno sentire quello che hanno composto fino ad ora. Una cosa è certa, questa che è una nuova canzone non ha nulla ad invidiare a quelle che l’hanno preceduta e una volta finita sarà anch’essa un piccolo gioiello.
Dopo il “momento anteprima” è la volta della titletrack del loro ultimo demo I Know the End… and Make the Start, poi Falling Tears e per concludere quell’altro capolavoro che è Apocalypse con il suo finale strumentale che si trasforma nella quinta sinfonia di Beethoven. Sulle note di quel musicista immortale suonate con basso, batteria e chitarra si chiude una grande esibizione dei Darklight che come sempre ci hanno regalato momenti difficilmente dimenticabili.
Alex “Engash-Krul” Calvi