Report: Maleficarum Metal Fest

Di Alessandro Calvi - 17 Novembre 2005 - 13:42
Report: Maleficarum Metal Fest

Veramente un bel festival quello organizzato dalla Infernal Agency che ha unito il black metal ad altri generi quali il death e il brutal.
Nonostante la fitta nebbia e il fatto che fosse il primo festival estremo per un locale quale il Blue Stage (Linarolo, PV), solito a serate blues e jazz, l’affluenza è ottima e nell’arco della serata si raggiungeranno le centocinquanta presenze.

Verso le 22.00 salgono sul palco i Resuscitated, gruppo black metal che, nonostante si sia formato relativamente da poco, gode di un ottimo affiatamento e la già folta presenza di pubblico aiuta la buona riuscita della loro esibizione.
Dopo di loro i death metaller Edenbeast; show accorciato per la band a causa il cambio in corso del batterista, entrato da solo una settimana. Ottima la prestazione del combo vercellese, in particolare il nuovo arrivato, veramente preciso e tagliente, che si è dimostrato subito all’altezza.
A seguire, gli ormai veterani Athanor, che, nonostante alcuni problemi tecnici (canzoni dei Childrem of Bodom che partono mentre loro suonano e chitarra con problemi al suono distorto), hanno fatto apprezzare il loro black metal al pubblico giunto ormai all’apice delle presenze.
Giunge ora il momento dei Necroart e il loro depressive metal con sfumature death e gothic. Veramente interessante la loro proposta e il pubblico sembra apprezzare molto le loro canzoni. Nonostante potessero sembrare il gruppo più atipico della serata (e la mancanza di una chitarra), hanno convinto tutti.
Ecco ora salire sul palco, davanti a un locale ormai pieno solo a metà, causa l’ora tarda, i grandi Handful of Hate e il loro spietato black metal. Canzoni tirate si alternano ad altre più cupe, creando un grande feeling con il pubblico. La canzone sicuramente di maggiore impatto, eseguita perfettamente (come tutto il restante set), è stata sicuramente “the Slaughter of the Slave-Gods”.
Tirando le somme della serata è stata sicuramente una bellissima esperienza, l’acustica si è rivelata adatta, così come le dimensioni del locale e la grande disponibilità di tutti quelli che vi hanno collaborato, con un plauso speciale a Damian della Infernal Agency e ai gestori del locale che hanno lasciato finire la serata nonostante l’ora tarda.
Piccoli dettagli, in definitiva un ottimo extreme metal fest, con la speranza che si replichi già in primavera.

Report a cura di Marco Venturi