Report: Mesmerize – Vigevano 22-10-05

Di Alessandro Calvi - 1 Novembre 2005 - 13:10
Report: Mesmerize – Vigevano 22-10-05

In occasione dell’uscita del nuovo album “Stainless”, i Mesmerize sono impegnati in un tour che li porta in giro per tutta Italia. L’occasione per assistere a un loro concerto è capitata il 22 Ottobre nella cornice del Jack Biker’s di Vigevano. Locale caratteristico e dal palco decisamente limitato, ma che ha permesso, a mio avviso, la concretizzazione di una atmosfera molto familiare tra il gruppo e il pubblico intervenuto.

Iniziamo subito col dire che l’esibizione dei Mesmerize è stata praticamente perfetta, il coinvolgimento e la tenuta sul palco del gruppo non è di secondo piano, grazie anche alla lunga militanza sulla scena, e l’esecuzione dei brani dal punto di vista tecnico è stata praticamente esente da sbavature.
Ad aprire il concerto troviamo naturalmente un brano dall’ultimo loro disco, che è anche il primo pezzo della scaletta del cd, cioè “The Burn”. Si tratta di una canzone di sicuro impatto, potente e aggressiva, ma molto melodica e con un ritornello che si pianta subito in testa, come nella migliore tradizione dei Mesmerize.
A seguire uno dei miei brani preferiti di tutta la loro produzione, cioè “Princess of the Wolves”, una canzone decisamente di stampo speed molto coinvolgente e ispirata al capolavoro dell’animazione di Hayao Miyazaki “Princess Mononoke”. Molte delle canzoni di “Stainless” sono caratterizzate dalla presenza di diversi strumenti, il principale è il violino solista, ma su “Princess of the Wolves” troviamo per esempio anche alcuni strumenti tipici giapponesi. Per questo motivo vari brani son stati per forza riarrangiati per essere suonati dal vivo esclusivamente con chitarre, basso e batteria, lavoro indubbiamente riuscito benissimo, dato che nessuna delle song ha perso nulla rispetto alla versione originale, anzi, forse ha guadagnato in aggressività e impatto, che dal vivo non è mai male.
Si continua poi con un salto indietro nel tempo con “King of Terror” e poi si va ancora più indietro, fino agli albori dei Mesmerize con “Hell on Wheels”, storico brano ormai classico prelevato direttamente dal loro primo album “Tales of Wonder”.

Come si diceva all’inizio, tra gruppo e pubblico si è ben presto creato un rapporto familiare, fatto coadiuvato da una parte dalle dimensioni un po’ anguste del locale che costringevano tutti a essere un po’ pigiati quasi a ridosso dei musicisti, dall’altra dalla simpatia del gruppo. Una delle migliori caratteristiche di questi ragazzi credo proprio sia quella di non aver perso nulla della propria genuinità nonostante i vari dischi pubblicati, sono ragazzi che si divertono a suonare e a cui piace far divertire, in questo caso anche attraverso varie scenette autoironiche tra una canzone e l’altra.
Proprio perchè non han perso nulla del piacere di suonare insieme, il loro concerto è anche infarcito di cover di quei gruppi che maggiormente li hanno ispirati nella creazione del loro sound attuale. Così ovviamente non potevano mancare canzoni come “2 Minutes to Midnight” degli Iron Maiden, o “Eagle Fly Free” degli Helloween o ancora “Hail and Kill” dei Manowar, spalmate sapientemente durante tutto il concerto e con un ovvio e naturale ritorno di pubblico.

L’esibizione continua con “Windchaser”, un’altra delle mie canzoni preferite da “Stainless”, probabilmente il brano più alla Skyclad mai realizzato dai Mesmerize, un brano folk veloce e coinvolgente che come si diceva prima non ha perso nulla nella trasposizione dal vivo, pur deficitando in questo caso del violino che era onnipresente nella versione su disco.
Tra balzi avanti e indietro nel tempo, passando da “Warriors” alla particolare “Bitter Crop”, da “Gates of Mercy” a “Off the Beaten Path”, arriviamo fino in conclusione di concerto con un trio di canzoni da urlo come “The Werewolf”, “Hail and Kill” e “Ragnarok” che decisamente chiudono nel modo migliore possibile un gran bel concerto.

Alex “Engash-Krul” Calvi