Vario

Rhapsody (Luca Turilli)

Di - 6 Febbraio 2006 - 11:26
Rhapsody (Luca Turilli)

La prima intervista di Truemetal a Luca Turilli, coincide con l’arrivo del primo live del gruppo metal italiano, i Rhapsody, che più di ogni altro riscuote successo in Italia e all’estero. La chiaccherata è stata informale e del tutto amichevole, tanto da portarci via oltre 35 minuti.

Ringrazio i soliti FIVIC, Simo, Once e Paola per il solito, encomiabile supporto e vi lascio a questa lunga conversazione. Buona lettura.

 

Ciao Luca, sono molto felice di parlare con un icona italiana che ha rappresentato per il sottoscritto un’enorme fetta dell’intera infanzia musicale, ormai Legendary Tales ha 9 anni…

Ciao Gaetano, sono davvero felicissimo di risentirti!

Uhm, ho paura che ti stia confondendo con qualcun altro perché questa è la prima volta che ho il piacere di parlare con te!

Davvero? Guarda il tuo nome non mi è affatto nuovo anzi, lo sento spesso ed ero convintissimo di aver già chiacchierato con te…

Oh beh, sono lusingato, probabilmente avrai cliccato qua e là vagando nei meandri nel nostro forum dove i Rhapsody sono oggetto di discussione quotidiana…
Dai cominciamo con l’intervista, sono sicuro che ne avrai un’altra decina da fare!

No Gaetano, ne ho soltanto un’altra dopo la tua quindi abbiamo tutto il tempo che vuoi!

La prime due sono curiosità personali: perché vivi in Francia?

E’ presto detto, la mia ragazza è francese e ogni tanto facciamo la spola Francia-Italia anche se mi fermo più spesso nel suo paese.

Ecco la seconda: i Rhapsody sono ricchi economicamente?

Beh, facendo due calcoli, fai conto che guadagnamo più o meno come i dottori, con la differenza che noi non prendiamo la pensione! Certo, quando vai in banca i musicisti e i calciatori non hanno questa grande considerazione anzi, non vengono nemmeno calcolati (ovviamente non sta parlando né di Madonna, né di Ronaldinho… ndg).

Capisco, però…

No aspetta un attimo Gaetano, finisco il concetto altrimenti chissà come va a finire con una dichiarazione del genere… Sappi che ciò che guadagnamo in gran parte lo reinvestiamo proprio nel progetto Rhapsody, e di tasca nostra… anzi, va a finire che spendiamo tutto…

Beh, presumo che Joey De Maio vi abbia dato una grossa mano in tal senso… oppure i soldi li vuole e basta…

No, certo, anche Joey e il suo management fanno la loro parte insomma; i costi di produzione per esempio e poi… Christopher Lee… credo tu non abbia idea di cosa possa costare la partecipazione di questo famoso personaggio… Torno a ripeterti che, comunque, anche noi la nostra bella parte la tiriamo fuori, anche se per altri tipi di “spese”.

Beh, io ho il ricordo di Symphony of Enchanded Lands 1, già da lì, se non sbaglio, avevate sborsato ingenti somme per riuscire a pubblicarlo.

Ah, ricordi bene, in pratica pagammo tutto io e Alessandro (Staropoli, ndg) e, ti giuro, nonostante la firma di questo nuovo contratto, per certi versi la storia è sempre la stessa…

Oh beh, mi sembra una cosa abbastanza inquietante, insomma, il classico rischio di impresa che può essere “aggirato” mediante la vendita del solito gran numero di dischi, no?

Hai centrato in pieno! E nella vita, ad un certo punto, devi rischiare…

Mi stai dicendo che i Rhapsody sono imprenditori, in fin dei conti no?

La cosa incredibile è che, nonostante il mercato sia “incagliato”, noi riusciamo a vendere sempre almeno lo stesso numero di copie del disco precedente, anche se in questi anni abbiamo avuto una crescita rilevante in tal senso.

Passiamo al Live in Canada?

Certo, ma prima ti chiedo scusa per essermi soffermato a lungo sulla questione precedente, non vorrei che gli utenti pensassero che guadagnamo troppo: alla fine… spendiamo tutto (risate, ndg)

Il primo live dei Rhapsody ha una produzione (come sempre del resto) praticamente perfetta, difficile trovarne di meglio sul mercato, ma vorrei capire se e quanto è stato ritoccato in studio.

Eheheheheeheh, questa domanda penso di averla già sentita… e ti rispondo subito!

Ah, che tu l’abbia sentita non ne ho il minimo dubbio, ma ho i miei buoni motivi per portela: ho visto i Rhapsody 5 volte dal vivo…

Dove esattamente?

Uhm, dunque… 2 volte all’estero e 3 in Italia: Wacken, Earthshaker, il primo show di supporto agli Stratovarius a Milano…

Mhh… lasciamo perdere l’ultimo che hai detto…

Gods of Metal…

Lasciamo perdere anche questo, ti prego…

Ancora a Milano di supporto a Power of the Dragonflame.

Ecco, questo va già un pochino meglio (risate, ndg).
Onestamente hai assistito proprio a quello che chiamo “il trapasso sonoro della band”…

Bene, quindi puoi capire i miei dubbi riguardo a questo Live in Canada che, a dispetto di quanto detto, appare “splendido e splendente” e, il sottoscritto, mai vi ha sentito a quei livelli… e non sto parlando di una data che, ovviamente, si può anche sbagliare… Come puoi capire, la mia domanda è ampliamente giustificata dalle tue conferme.

Si, in effetti… hai ragione.
Ti dico subito che ci è bastata una settimana di produzione per correggere qualche difetto e qualche errore qua e là però, voglio rassicurarti dicendoti che non c’è stato nessun ritocco clamoroso.
Vedi, questo live in Canada non era nemmeno stato pianificato e, come sai, Joey De Maio e i Manowar sono soliti a registrare tutte le date che li vedono impegnati nel mondo e, insieme ai loro, hanno registrato anche i nostri.
In Canada c’è stata questa incredibile audience, dove i fans ci hanno trattato da veri e propri headliner e siamo rimasti tutti praticamente sconvolti da questo show, compreso lo stesso Joey, che si è detto impressionato dalla folla.
Abbiamo ascoltato le registrazioni e a tutti gli effetti non avevamo suonato così male anche perché venivamo da qualche data negli Stati Uniti, per cui, alla fine, con una sola settimana di produzione abbiamo deciso di rilasciarlo.
Gaetano, ti posso assicurare con tutta franchezza che, se ci fossero stati troppi errori, non l’avremmo mai rilasciato… oltretutto è il nostro primo Live, non ne avrei nemmeno avuto il coraggio.
Gli errori sono pochissimi e sfido un fan canadese a ricordarsene uno che sul live non sente…

Bene, io sono contento così Luca, però un errore lo ricordo io e fin troppo bene: Earthshaker Fest ti dice qualcosa?

Quell’errore, non ci crederai, ci è costato una parte del DVD. Bah, se ci ripenso… alla fine non è stato nemmeno un errore e se ci fai caso, abbiamo iniziato con mezz’ora di ritardo perché la corrente era saltata, ricordi?

Assolutamente sì, all’inizio avevo pensato che De Maio avesse messo lo zampino anche sotto la voce “ricreare una infinita attesa di un concerto sino ad esasperare gli animi”: lui coi Manowar ci riesce bene (risate ndg).

No, solite sfighe che succedono ai festival, ci eravamo allenati un sacco per quella serata, introduzione di Mr Lee e poi…

Beeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeep…

Esatto, beeeeeeeeeeeeeeeeeeeep, un frastuono assordante… Che delusione! Quella cosa è stata un pugno nello stomaco che nemmeno ti puoi immaginare…

Posso rincarare la dose in modo ironico? Pensa che io da italiano, non vedevo l’ora del concerto della band che più ci rappresenta in questo settore e le risate del pubblico tedesco mi hanno fatto sentire piccolo piccolo…

Pensa a me che ero sul palco allora (risate ndg).
Poi è partito un fischio enorme dal microfono di Fabio… mamma che incazzatura se ci ripenso…

Massì Luca, poi vi siete ripresi portando a termine uno show tutto sommato soddisfacente!

Si, grazie anche ad Alex (Holzwart), il nostro batterista, che ha ridato subito i tempi alla band. Dopo quel fischio non si è capito più niente, una decina di secondi interminabili insomma.
Poi, naturalmente, l’adrenalina ha preso il sopravvento perché da lì in poi abbiamo voluto dimostrare l’esatto contrario.
Comunque eravamo già arrabbiati il giorno prima, non sapevamo nulla se non che registravamo anche per un DVD futuro. Non sapevamo a che ora dovevamo salire sul palco, e non c’era organizzazione sufficiente per noi. Beh, queste sono le cose che odio dei Festival, per cui i Rhapsody, in queste manifestazioni e da ora in poi, dovranno essere in una situazione predefinita e bene organizzata.

E a maggior ragione per una band come la vostra che deve avere tutto al posto e al momento giusto, i rischi che correte, adottando tutto quel popò di roba che vi portate dietro, sono ovviamente più alti…

Hai capito perfettamente, infatti, è nettamente più difficile per noi che per altre band se ci pensi!

Mi riferisco anche all’orchestra, riusciremo mai a vedervi con questa benedetta orchestra che suona dal vivo insieme a voi? Se ne parla da anni ma… nisba…

Eh, dipende dai budget, questo è ancora un sogno… Nel frattempo ci accontentiamo di Christopher Lee che è stata la realizzazione di un altro vecchio sogno!

A proposito di cinema e di sogno, conosci gli Epica presumo… Beh hanno pubblicato “The Score”, un disco interamente orchestrale nato per essere la colonna sonora di un film. Cosa ne pensi?

Il sogno mio e di Alex è quello di comporre delle colonne sonore ma sottolineo la parola “separatamente”. E’ vero, suoniamo insieme nei Rhapsody ma poi ognuno di noi divaga in modo personale secondo le composizioni che aggradano più l’uno e l’altro. Abbiamo proprio due visioni diverse per cui non penso che potremmo fare qualcosa insieme al di fuori della band. Qualcosa in autonomia faremo sicuramente!

Capisco, ma cosa ti fa essere così sicuro di trovare qualcuno disposto ad utilizzare tue composizioni per un film?

So per esempio che Joey De Maio conosce un tecnico che ha girato Titanic insieme a James Cameron e codesto tecnico conosce altre persone dell’ambiente anche se non so bene a che livello…

Raccomandazioni dunque…

Assolutamente si! Tra i compositori famosi ci sono un sacco di raccomandati, scherzi? Hai voglia… purtroppo, funziona così…

Tornando a De Maio e i Manowar, sai che sono famosi anche per ciò che succede a corollario dei loro show, mi riferisco a festini a luci rosse, alcool ecc. ecc… Voi siete mai stati coinvolti?

No, assolutamente! E mai ci faremo coinvolgere, noi abbiamo proprio un altro spirito e un altro messaggio da inviare alla gente. Alla firma del contratto abbiamo subito stabilito certe cose, tipo indipendenza artistica e indipendenza totale dallo stile che li contraddistingue. No no, i Rhapsody sono altro da questo punto di vista.
A parte che adesso che ci penso, Patric (Guers, ndg) è l’unico che fuma, tra di noi non c’è nessuno che beve, in pratica siamo senza speranze in questo senso (ovviamente risate ndg).

Ok ok, ma nemmeno le donne? Non ci credo…

Eh Gaetano non possiamo, io ho la mia ragazza, gli altri tra fidanzati ed ammogliati… sono tutti “accasati” come si suol dire. Ma poi, come detto, la ragione principale è questa: noi vogliamo dare un messaggio integro della band anche per ciò che riguarda il backstage. A me piace comporre e stare a casa con la mia ragazza: nient’altro!

Tornando al Live in Canada… niente da Legendary Tales ma, a questo punto, mi hai già risposto prima dicendomi che nulla era pianificato.

No, anche perché avevamo scelto la scaletta in base alle possibilità ristrette di esprimere il nostro show tipico. Il tutto dovuto anche al fatto che negli show molto più ristretti degli Stati Uniti, avevamo la possibilità di utilizzare una porzione di palco che per tre quarti era stato occupato dai Manowar, quindi abbiamo scelto le canzoni un po’ più commerciali, facili e senza troppe rappresentazioni teatrali, tutto qui. Le vere dimensioni dei Rhapsody sono i Festival (se non ci sono intoppi come quello di cui abbiamo discusso prima) e i tour da Headliner…

Che partirà…

Che partirà a settembre/ottobre 2006!

E che toccherà naturalmente l’Italia giusto? Magari per più di una data si spera…

Ah si, ovviamente.

Anche se a proposito di questo, c’è da notare che i Rhapsody vengono accolti forse meglio in Europa o comunque all’estero che nel loro paese natio, l’Italia… dove i sostenitori incalliti si scontrano spesso con gli immarcescibili detrattori della band. Perché questo problema è enfatizzato se rapportato alla tua band?

Bah, è difficile spiegare questa cosa, forse dipende semplicemente dalla psicologia apatica dell’individuo medio. Anche io quando accendo la TV mi capita di giudicare una persona, per esempio Maria De Filippi che mi sta sulle palle. Sai spesso capita che a pelle e al primo impatto hai questa sensazione negativa nei confronti di qualcuno che ha un certo seguito.

Uhm.. e se invece parlassi di invidia?

Mah, sicuramente!
Però sai cos’è strano, che band come i Nightwish o gli Stratovarius nel loro paese hanno un grande successo e sono sempre primi in classifica coi loro dischi ma ti voglio dire anche un’altra cosa.
Uno dei momenti che ci ha resi davvero felici è stato vedere il nostro singolo The Magic of the Wizard’s Dream per otto settimane nella classifica dei singoli più venduti in Italia e per noi è stata una sorpresa incredibile.

Beh, onestamente ne ero allo sconosciuto…

Si, probabilmente perché c’erano due canzoni interamente in italiano la title track e…

E Lo Specchio D’argento, fantastica! Ho pensato più di una volta a cosa sarebbe successo se uno di quei brani fosse finito su MTV… forse avreste fatto davvero il classico “botto”…

Eheheheehheheeh penso tu abbia ragione…
Comunque questo conferma che in Italia, è vero che i Rhapsody da molti siano odiati, ma la frangia che li ama li supporta a spada tratta (emerald sword rulez, ndg :D) e ai nostri concerti ci dimostrano il loro immenso affetto!

Ah si! Prima mi hai confermato che il vostro primo concerto in Italia, con Sonata Arctica e Stratovarius è stato negativo dal punto di vista sonoro, ma io ancora ricordo il viso di molti presenti, un putiferio nel parterre… Venivate da due dischi meravigliosi e nessuno era riuscito a vedervi ancora sul palco…

E ti svelerò anche questa cosa, io quel giorno non me lo dimenticherò mai perché è stato il primo concerto ufficiale della storia dei Rhapsody e praticamente la mia prima esperienza live… commovente…

Beh allora mi “costringi” a rivelarti un mio ricordo indimenticabile di quella giornata, anche se non interesserà a nessuno dei lettori (risate ndg): il 28 aprile 2000, giorno di quel concerto, ho preso la patente della macchina la mattina e la sera sono partito da Como in direzione “bolgia” Milanese… Sulla patente, sopra la mia firma c’è ovviamente quella data che riconduco sempre a quel concerto…

Uaauahauaahauah pazzesco, quindi, a quanto pare, per te quella data vale “doppio”…
Comunque avevamo avuto un sacco di problemi, non ci sentivamo nemmeno l’uno con l’altro!

Quella è l’unica volta che ho sentito i Rhapsody in una versione quasi “Thrash” della loro musica, per via della violenza sonora che ha subissato il valore orchestrale dello show…

Non hai tutti i torti! Ti confido che non volevamo assolutamente andare in tour di supporto agli Stratovarius e invece c’è stata una specie di forzatura che ci ha costretti a partire con loro.

Altra curiosità: il buon Daniele Carbonera, dove diavolo è finito?

Si fa i bei soldoni, altro che Rhapsody…

Beh, quindi mi confermi che esiste almeno (risate ndg).

Esiste, esiste come no! Daniele non aveva l’abilità tecnica che permettesse di garantire ai Rhapsody una certa stabilità sul palco, soprattutto riguardo alle ritmiche dei primi album. C’è poco da fare.

Bene, ma i soldoni con cosa se li sta facendo?

Ah, adesso lavora per una ditta finlandese che si chiama Varzilyak (o qualcosa del genere, non gli ho chiesto lo spelling, ma poco importa 😀 ndg) e costruisce motori per le barche…

Ah, diciamo che non è rimasto nel settore…

Eheheheeh assolutamente, però penso che guadagni perlomeno il triplo di noi!
Ogni volta che ci incontriamo per mangiare una pizza ce la facciamo offrire da lui ovviamente (risate ndg).

Senti, ma il tuo prossimo solo album? E dicci qualcosa anche riguardo al solo di Staropoli che promette da anni poi…

Il mio solista arriva a breve, a marzo, terzo album ma arriverà anche il disco di una nuova band: i Dreamquest! Il titolo del mio solista è The Infinite Wonder of Creations e sarà ambientato nel presente questa volta e, se ti ricordi, il primo era ambientato nel passato e il secondo nel futuro. Quello di Staropoli beh, l’unica cosa che so è che non uscirà quest’anno.

Bene, ho una domanda che ti riguarda al di fuori del campo artistico, mi sembrava di aver letto da qualche parte che hai avuto gravi problemi di salute appena prima di formare gli ormai famosi Rhapsody, è vero?

Eh si Gaetano, avevo un cancro, un tumore… Stavo per partire per la carriera militare, a quel tempo quello era il mio sogno: paracadutista per la precisione. Dovevo partire a marzo, a dicembre invece mi avevano diagnosticato questo male per il quale ho affrontato delle sessioni di chemioterapia. Pensa che i dottori dicevano che avevo poche speranze di rimanere in vita e poi è stato curato senza portarmi conseguenze particolari anche se, la convalescenza, mi ha costretto a dimenticare i sogni militari. E così ho cominciato a costruire il mio futuro stando a casa e componendo della musica e, mi è andata bene.

Ne sono ben felice: è proprio vero che alcune volte la vita prende e poi, “magicamente” da…

Si, è vero. E’ anche per questo che insisto sul discorso del messaggio positivo da portare avanti!

Messaggio che si sarebbe scontrato con quello del “Rhapsody in Black”…

Noi volevamo fare una grossa provocazione. Avrei voluto inserire testi ultra positivi sulle basi e con la rabbia del black, però poi non se n’è fatto nulla.

Bene Luca, direi che ci siamo dilungati più del previsto e ti lascio aggiungere tutto ciò che vuoi magari rivelandoci qualche anticipazione sul nuovo Rhapsody…

Grazie a te, davvero! Sicuramente parteciperemo a qualche festival estivo poi c’è il tour da headliner come anticipato e poi… Forse c’è la speranza che il nuovo album dei Rhapsody possa uscire entro la fine dell’anno… al 60% sarà così. Male che vada uscirà nei primi mesi del 2007, quindi bisognerà pazientare non troppo! E poi il DVD del Live in Canada verso l’estate di quest’anno. Un grosso saluto a tutti!