Intervista Rod Sacred (Franco Onnis) 2014
Un grande ritorno, da parte della band heavy metal più importante della Sardegna, nelle parole di Franco Onnis, da sempre motore inesauribile dei Rod Sacred.
Buona lettura.
Steven Rich
Franco, racconta le novità in casa Rod Sacred (qui l’intervista del 2009).
Voglio iniziare con un saluto a te e tutti i nostri fans vecchi e spero nuovi… Fatto questo ti dico che è cominciata una nuova vita in casa Rod… direi la terza! Ho deciso di riformare la band a ottobre 2013, quindi ho spiegato il progetto a Joe Del Rio che ha accettato con entusiasmo, poi ho portato Jimmy Carboni che suonava con me nei Rolling Gangsters perché lo reputo un gran chitarrista. Infine, chiaramente, il mio fratellone Marty Vargiu che è lo storico chitarrista dei Rod Sacred. Avevo idea di riproporre il sound originale nato per due chitarre e adattato ad una sola per via di un destino che forse era già segnato! Alla voce ho dovuto desistere su Tonio Deriu per sua indisponibilità, anche se sarebbe piaciuto ad entrambi affrontare questa nuova avventura. Ho allora chiamato Alessandro Marras, lo tenevo d’occhio da anni, a mio avviso il miglior singer disponibile sul mercato! A gennaio 2014 abbiamo iniziato a provare regolarmente i brani del primo disco, roba che non avevo proposto neanche nella seconda fase dei Rod Sacred, ossia quella dal ‘93 al ‘97!
A livello di concerti avete già qualche data sicura?
Si! Debuttiamo il 27 di giugno al Rock’n’Bol a Bolotana, insieme ai Californiani Death Angel. Il Rock’n’Bol è alla settima edizione e ha già fatto suonare nomi del calibro di Sepultura, Overkill, quindi un signor festival, sicuramente uno tra i due o tre eventi più grossi di quest’anno in Sardegna. Come debutto non potevo sperare in meglio! Poi suoniamo il 26 di luglio a Verona, in centro, ad un festival come headliner e poi stiamo lavorando a qualche altro grosso evento di cui ancora non posso fare il nome e la data… ma lo saprete presto! Ai locali penseremo quest’inverno.
Avete registrato Kiss of Death della Strana Officina per la seconda compilation allestita da Claudio Pino…
Inizio con un cenno a Claudio, a mio avviso uno dei più grandi sostenitori dell’HM italiano. Mi ha chiamato a febbraio 2014, nel momento in cui ha saputo della reunion dei Rod Sacred, proponendomi di registrare una canzone per la sua seconda compilation tribute alla Strana Officina. Il pezzo Kiss of Death è stato scelto da lui e aveva fretta che la registrassimo perché voleva andare in stampa prima possibile! Ci ho pensato su meno di dieci minuti ed ho detto si! Ero onorato della proposta, ritrovarci subito in un progetto importante con il gotha delle band heavy metal italiane ed i mitici Tygers of Pan Tang, che adoravo quando ero agli inizi della mia carriera di metallaro! E poi, un bel modo di onorare uno dei più rappresentativi gruppi dell’HM nostrano. Ho conosciuto i fratelli Cappanera in occasione del mio viaggio a Pietrasanta per la firma del contratto di managemant con la Music Box Promotion del buon Klaus, devo dire che la loro tragedia è stata una grande perdita per tutto l’heavy metal Italiano!
Franco Onnis
Vedrà mai la luce in Vostro debutto “Rod Sacred” in Cd?
Quando ho deciso di riformare i Rod ho sondato, sotto consiglio di un amico giornalista di cui mi fido parecchio per la sua professionalità e serietà, varie etichette Italiane e straniere per capire se il progetto Rod Sacred poteva avere un qualche interesse. Con una in particolare le trattative sono in fase avanzata e riguarda proprio il remaster con restyling grafico e ridistribuzione del nostro primo disco, che in vinile è attualmente ricercatissimo dai collezionisti con una quotazione oltre i trecento Euro: la maggior parte vengono venduti in Germania! Quindi spero che subito dopo l’estate vada in ristampa “Rod Sacred”.
Vi saranno anche dei pezzi bonus?
Non ne sono sicuro, mi piacerebbe ma non so se è fattibile, ho qualche brano del periodo che si potrebbe registrare, ma con la nuova band… Non sono convinto che l’accostamento sia sensato, penso che sarebbe un bene lasciare tutto come allora, stiamo parlando di più di vent’anni fa!
Ci sarà la possibilità di attendersi un nuovo album da parte dei Rod Sacred?
Credo proprio di si, siamo tornati per questo, non è una operazione nostalgia, sono convinto di poter dare ancora qualcosa all’heavy metal, qualche brano è in fase di definizione ma è presto per registrare. Abbiamo dovuto dare la priorità allo show, finita la preparazione del live inizieremo delle vere record session nel nostro piccolo studio casalingo e invieremo il tutto ad una label tedesca abbastanza importante che sta aspettando il nostro nuovo lavoro per poter concludere un accordo con noi.
Rod Sacred line-up 2014
Che fine hanno fatto i Rolling Gangsters?
I Rolling sono attualmente in stand by! Eravamo un po’ stanchi e le cose non stavano crescendo come avevamo sperato, il disco stava andando bene, i tour in Europa anche ma ci stavamo adagiando, e trascinando… Prima di litigare abbiamo deciso di fermarci, poi chissà! Non ci siamo posti limiti, possiamo riprendere o mollare del tutto, ci penseremo fra qualche mese, ora sono molto occupato con il rilancio dei Rod!
In questo periodo di nera recessione com’è la situazione in Sardegna riguardo locali e possibilità di esibirsi?
I locali sono sempre meno e sempre più in crisi, quelli che possono ospitare un concerto decente sono numericamente inferiori alle dita di una mano per tutta la Sardegna, e per giunta hanno seri problemi ad investire qualcosa su band dal ritorno incerto! Spopolano le serate con più tribute band insieme in modo da portare più gente… Sia chiaro, non è una critica, ma comunque non si crea neanche la cultura delle band originali. E’ lo specchio di un Italia che va a rotoli e la musica è stata la prima a farne le spese!
Di quanto è calato il numero di metallari dalle tue parti rispetto agli anni Ottanta?
Non credo siano calati più di tanto, sono cambiati! Ora spopolano i metallari del sabato sera, quelli fighetti, quelli che amano solo la band di tendenza del momento e che non comprano dischi e non vanno ai concerti. Ma fortunatamente non sono tutti così! Qualche mese fa ho conosciuto un ragazzo giovanissimo che suona la chitarra in una band e mi ha detto che faceva anche pezzi dei Rod! La cosa mi ha meravigliato non poco visto anche che i Rod mancano dalle scene dal ‘97, quindi un po’ di cultura resiste dai mitici anni ‘80.
Rod Sacred line-up 2014
Le riviste di HM arrivano regolarmente nelle edicole dell’isola oppure vi sono problemi?
L’ editoria cartacea con l’ avvento di Internet in modo massivo ha subito un duro colpo, ma ho notato che le riviste con le spalle più grosse si trovano abbastanza regolarmente, purtroppo mi viene da chiedermi per quanto ancora, soprattutto da noi, dove chiudono le edicole, ma anche questa non è una novità! Vorrei aggiungere che nessun I-Pad mi toglie il vero gusto di sfogliarmi una rivista o leggermi un vero libro con il suo odore di carta stampata!
Spazio a disposizione per chiudere l’intervista, Franco.
Voglio chiudere con un grazie a te e a Truemetal per il lavoro che fate a supporto della musica e a tutti i vostri lettori e ricordate: non abbiate timore di supportare la musica heavy metal Italiana, da un seme nasce sempre un fiore, bello o brutto ma sempre importante per il sistema in cui viviamo! Potete seguirci anche nel nuovo sito www.rodsacred.it
Stefano “Steven Rich” Ricetti