Roger Waters: risponde alle accuse di antisemitismo
Come vi abbiamo raccontato ieri, la polizia tedesca ha aperto un’indagine dopo l’esibizione di Roger Waters a Berlino dello scorso 17 e 18 maggio. La risposta di Waters non si è fatta attendere, con un comunicato diramato tramite social.
La mia recente performance a Berlino ha attirato attacchi in malafede da parte di coloro che vogliono screditarmi e farmi tacere perché non sono d’accordo con le mie opinioni politiche e i miei principi morali. Gli elementi della mia performance che sono stati messi in discussione sono chiaramente una presa di posizione in opposizione al fascismo, all’ingiustizia e al fanatismo in tutte le sue forme. I tentativi di descrivere questi elementi come qualcos’altro sono falsi e motivati politicamente. La rappresentazione di un folle demagogo fascista è stata una caratteristica dei miei spettacoli fin da ‘The Wall’ dei Pink Floyd dal 1980.
Ho passato tutta la mia vita a espormi contro l’autoritarismo e l’oppressione, ovunque li veda. Quando ero un bambino, dopo la guerra, il nome di Anna Frank era spesso citato in casa nostra, è diventata un ricordo permanente di ciò che accade quando il fascismo viene lasciato senza controllo. I miei genitori hanno combattuto i nazisti nella seconda guerra mondiale e mio padre ne ha pagato il prezzo con la vita. Indipendentemente dalle conseguenze degli attacchi contro di me, continuerò a condannare l’ingiustizia e tutti coloro che la perpetrano.
— Roger Waters ✊ (@rogerwaters) May 26, 2023
https://youtu.be/UE3zyMpxN3Y