Rumors of Gehenna (Federico Re)
I Rumors of Gehenna rappresentano per il sottoscritto una mezza scommessa. La scelta di farmi una chiaccherata con loro è stata dettata da alcuni sample sentiti on line solo di recente, sebbene l’omonimo demo di debutto abbia visto luce già l’anno scorso. La qualità espressa in quella manciata di riff mi aveva colpito. Ho raggiunto allora Federico Re, chitarra ritmica e backing vocals, per sviscerare tutta la mia curiosità e nel contempo dare la possibilità ad una interessantissima realtà nostrana di poter farsi pian piano conoscere.
Ciao Federico, comincio col farti i complimenti per “Rumors of Gehenna” (Demo di debutto – ndr). Un lavoro molto ben presentato sia sotto il profilo estetico che dei contenuti.
Mi fa piacere che hai pensato questo. Il passo che abbiamo fatto è stato più che ben meditato. Dalla presentabilità del prodotto con l’utilizzo del formato digipack alla scelta dello studio di registrazione (Studio 73 di Ravenna, ndr) e naturalmente all’immane lavoro svolto in ore e ore di sala prove. Abbiamo dato anima e corpo per tutto questo perchè chiunque lo sentisse potesse goderne a 360°.
Ho trovato il disco molto orientato verso sonorità thrash core. In rapporto all’attuale scena thrash/death di matrice svedese, cui innegabilmente in parte vi rifate, la proposta sembra virare verso lidi americani piuttosto che svedesi. Che feedback avete ricevuto dalla critica?
Sono assolutamente d’accordo con la tua analisi. Il disco suona thrash con parecchie influenze hard core di matrice americana, pochi compromessi. Abbiamo ricercato quel particolare gusto groovy ed a modo nostro siamo soddisfatti del lavoro. Magazine e webzine hanno risposto molto bene. Le recensioni sono state gratificanti e questo ci dà voglia di perseguire con determinazione sempre rinnovata i nostri obiettivi.
E cosa mi dici del feedback più importante ovvero quello colto in sede live?
Anche qui non ci possiamo lamentare. Abbiamo anche suonato relativamente lontano da casa, a Genova ed in Austria. Al momento siamo un pò fermi perchè stiamo lavorando sodo ai nuovi pezzi e questa è per noi una priorità assoluta, ma tra aprile e maggio saremo nuovamente sulla piazza con maggior frequenza.
Addentriamoci un pò nella natura dell’album. C’è qualche ispirazione particolare che ha orientato il songwriting?
Premetto che c’è tanta carne al fuoco e che il nostro modo di intendere la musica è abbastanza eterogeneo. Dovessi citarti un paio di nomi ti farei Testament ed Hatesphere, ma tendo a collocare il sound più vicino alla nuova scuola thrash che a qualche altro orientamento stilistico in particolare. Altressì siamo particolarmente legati alla scena hard core per cui anche questa ha contribuito moltissimo allo sviluppo delle song.
Quindi potrebbe davvero essere una fortuna intendere la musica così diversamente gli uni dagli altri…
Certo, questo è un nostro punto di forza. Risulta infatti facile l’intento di tirare fuori ogni volta qualcosa di nuovo. Non abbiamo di certo la pretesa di inventare niente, altrettanto non abbiamo intenzione di diventare un gruppo clone.
Dato che accennavi al nuovo lavoro…afferro la palla al balzo e ti chiedo se le coordinate stilistiche che state adottando stravolgeranno questo debut album oppure seguiranno più o meno le stesse sonorità…
Cerchiamo naturalmente la riconferma, ma non ci basiamo mai sulle cose già fatte. Componiamo quello che nasce dall’ispirazione del momento; se ci piace lo buttiamo giù e ci lavoriamo sopra. Non ci interessa che assomigli più allo stile Hatesphere, Killswitch Engage o In Flames. Siamo molto spontanei, le cose poi nascono con il confronto in studio.
Questo nuovo materiale come suona al momento?
Per usare un termine ti dico “thrashone”. Meno strutturato del precedente. Non ci saranno più quei 7 o 8 riff di alcune canzoni presenti nel demo ed i pezzi verranno accorciati in termini di durata. Scremando molti nostri lavori in cantiere siamo riusciti di fatto a determinare pezzi più immediati e di maggior presa fin dal primo ascolto.
Mai pensato di chiedere lumi ispiratori ad un “esterno” come ultimamente hanno fatto i vostri colleghi Slowmotion Apocalypse collaborando con Lindberg e Ravinale?
Se capitasse l’occasione ben venga…Io credo che una collaborazione non possa altro che far lievitare la qualità del prodotto. Un cervello in più è solo che di aiuto, se poi parli di certi nomi allora non hai che da guadagnarci.
A livello di label come siete messi al momento?
E’ il grande passo che dobbiamo fare. I contatti ci sono. Purtroppo come potrai immaginare senza full-length in mano è un pò difficile potersi coricare sotto qualche ala protettiva. Quello che ci fa ben sperare è che i riscontri avuti dal promo sono stati più che positivi. Inoltre ora ci sono tre pezzi in cantiere ed altrettanti che già esibiamo su palco.
Materiale magari proponibile in qualche festival…dici che possa essere arrivato il momento di provarci?
Magari! Non ci spaventa per niente il live, anzi. Certo non ci manca quel briciolo di tensione adrenalinico che tanta gente davanti ti fa nascere dentro, però se capitasse saremmo pronti eccome. Comunque al di là del nome importante come può essere quello di un grosso festival piuttosto che di una location al coperto quello che interessa è un bel sold out e tanta gente che si scatena.
Ti ringrazio e ti lascio l’onore dei saluti agli utenti di TrueMetal.it…
Grazie davvero a voi tutti per il supporto…un saluto sincero a tutti gli utenti…stay thrash!!!
Nicola Furlan