Rush: la polizia contro il loro merchandising non autorizzato
Secondo la Pittsburgh Post-Gazette, il merchandiser ufficiale dei Rush ha presentato una richiesta per ottenere dal giudice il diritto di servirsi di agenti federali e di autorizzare la polizia locale e statale e il personale assunto dalla società a sequestrare bootleg, T-Shirts e oggetti simili durante il tour statunitense della band.
La richiesta, presetntata dall’azienda canadese Showtech Merchandising Inc. è stata redatta dall’avvocato del New Jersey Jules Zalon, il quale ha detto di aver ricevuto probabilmente 250 o 300 ordini di questo tipo da parte di gruppi musicali e altre realtà dell’entertainment. “Di questi tempi le band guadagnano di più con la vendita del loro merchandising di quanto non guadagnino dalla vendita dei biglietti dei loro concerti”, ha sottolineato Zalon alla Gazette.
Durante l’agosto 2010 Live Nation ha presentato numerose richieste nei confronti di ignoti prima dell’Ozzfest, tenutasi in quel mese a Devore, in California. L’intento era di ottenere un’ordinananza da parte della corte che desse alla polizia locale e federale l’autorizzazione a sequestrare tutta la merce che violasse i diritti d’autore realtivi al festival itinerante di Ozzy Osbourne.