Savatage: l’ex Steve “Doc” Wacholz, “Al funerale di Criss Oliva abbiamo detto che era finita, la band non poteva continuare senza di lui”
Nell’ultimo episodio di Glam Metalcast, il batterista originale dei Savatage, Steve “Doc” Wacholz, ha raccontato la sua storia con la band e discusso del suo attuale gruppo, i Reverence.
“La prima volta che ho incontrato i fratelli Oliva e ho suonato con loro è stato nel 1977. Ero un bambino. In tutta onestà, Criss era già un dio della chitarra all’età di 14 anni. È stato molto divertente e sicuramente un’esperienza di apprendimento. Entrambi gli Oliva hanno molto talento, quindi ho dovuto esercitarmi per stare al passo. C’erano amore fraterno e lotte fraterne a livello creativo”.
Sul periodo “Edge Of Thorns”:
“Ero un membro di lunga data, 1/4 della band Savatage. Un giorno mi presento per provare e mi viene presentato il nostro nuovo cantante, Zak Stevens. È stata una sorpresa. Zak è una grande persona e un grande cantante ma non era la stessa cosa per me. Jon era la voce di Savatage. A quel tempo, avevo un business in corso e andava molto bene. ho fatto l’album Edge Of Thorns ma ho deciso di non fare il tour.”
Sulla morte di Criss Oliva e l’album “Handful Of Rain”:
“Probabilmente farei ancora musica con quei ragazzi se Criss fosse ancora qui. Eravamo uniti, fa schifo che se ne sia andato da 27 anni. Al funerale di Criss abbiamo detto che era finita, che la band non poteva continuare senza Criss. Era il punto centrale della band e un dio della chitarra ai miei occhi. Poi 8-10 mesi dopo sento che i Savatage stavano registrando e io sono rimasto sorpreso. Non ho suonato su quell’album, ma la mia foto è sulla copertina interna e ho fatto il video. Penso che lo abbiano voluto perché ero parte della band dall’inizio. Ho dato una certa credibilità al nome in quel momento, credo. ”
Sull’idea di suonare di nuovo nei Savatage:
“Vorrei suonare l’intero dannato nuovo album! Ho appena mandato un messaggio a Jon oggi perché ho letto qualcosa che diceva che stava scrivendo pezzi nuovi. Sa che voglio suonare di nuovo con la band. È stata un’idea di Paul O’Neill 10-15 anni fa portare tutti i membri del passato insieme per uno spettacolo, portandoli sul palco man mano che il live andava avanti nel catalogo e nella timeline della band. Potrei prendermi un mese della mia vita e fare un tour in Europa. Non penso che vorrei fare gli States. Non è che stiamo ringiovanendo”.