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Shade Empire (Eero Mantere)

Di Alberto Fittarelli - 17 Gennaio 2007 - 23:55
Shade Empire (Eero Mantere)

Una band che riprende i dettami ‘moderni’ del metal estremo, senza eccellere
ma risultando comunque piacevole ed interessante: la parola al bassista della
band, Eero Mantere.

Iniziamo con una breve panoramica sulla band, che in Italia non è ancora
molto conosciuta, che ne dici?

“Veniamo dalla Finlandia e ci siamo formati nel 1999. Abbiamo
fatto 3 demo prima di essere messi sotto contratto dalla Avantgarde Music; il
debut
Sinthetic è arrivato nel 2004 e devo dire che è stato accolto
bene, non mi lamento. Mentre stavamo scrivendo il successore la Dynamic Arts ci
ha contattati, era interessata ed abbiamo firmato per loro. Ora è uscito
Intoxicate
O.S. e abbiamo fatto diversi concerti, per cui è già tempo di pensare a del
nuovo materiale.”

Sembra che siate ispirati dalle band estreme di stampo più modernista…
cosa ne dici se cito …And Oceans e The Kovenant?

“Il tuo paragone è abbastanza azzeccato, devo dire: è ovvio che
possiamo trovare elementi di queste band nella nostra musica. Usiamo infatti
elementi elettronici come loro ma credo che la nostra componente sinfonica sia
più forte. Molti ci hanno detto di aver trovato diverse influenze conosciute
nella nostra musica, diciamo che abbiamo fatto il possibile per farle suonare in
modo unico. Alla fine sta tutto al gusto di chi ascolta…”

Parliamo della produzione, uno dei punti di forza del disco…

“L’album, come la gran parte della nostra discografia precedente,
è stato registrato nei Perkele Studios, che sono gestiti da
S. Jämsén:
è una persona a noi familiare da anni, sa esattamente come suoniamo e cosa
vogliamo ottenere, per cui abbiamo lasciato premere i bottoni a lui un’altra
volta. Siamo davvero soddisfatti della produzione, per cui onore a Jämsén!”

Uno dei pezzi migliori, secondo me, è ‘The Silver Fix’ con i suoi cori: sei
d’accordo?

“Sì, ‘The Silver Fix’ è la più vecchia canzone tra quelle
inserite nell’album, ed è ancora vicina allo stile del debut. Abbiamo deciso di
renderla sinfonica e potente, mentre le altre sono più basate sulle chitarre;
se dici che quella è una delle migliori e non hai ascoltato ‘Sinthetic’ ti
consiglio di dargli un’opportunità.
(A questo punto direi proprio che
ne vale la pena, Nda)

Quanto è importante, per gli Shade Empire, l’uso dell’elettronica? Avete
influenze anche nell’EBM o simili?

“È abbastanza importante, e costituisce uno dei trademark del
nostro sound. Il nostro tastierista
Olli Savolainen è il maggior
responsabile per questo, ha creato la parte elettronica insieme al produttore.
Non sono sicuro di dove prendano le loro influenze, ma c’è qualcosa di malato
nelle loro teste…”

Mi è piaciuto molto anche il video di ‘Chemical God’, molto professionale
nel suo piccolo…

“È splendido sentirlo dire, perché è stato girato con budget
nullo, che tu ci creda o meno! Siamo stati fortunati a trovare un tipo chiamato
Ari Savolainen
che l’ha girato: è davvero talentuoso ed ha fatto un lavoro coi fiocchi. Il
video è stato realizzato durante una sola notte e ti puoi immaginare quanto ci
facesse male il collo dopo 8 ore di headbanging!
(Ride, Nda) È
stato un duro lavoro, ma ne è valsa la pena. Siamo decisamente soddisfatti e
dobbiamo molto ad Ari per il suo ottimo lavoro.”

E che cos’è questo ‘dio chimico’, esattamente?

“I testi sono stati scritti tutti dal cantante Juha Harju,
per cui non sono la persona migliore per parlartene; in ogni caso ‘Chemical God’
è una storia fittizia riguardante le droghe ed altri modi per intossicarsi…
Per cui non tratta delle nostre vite drogate!
(Ride, Nda)

Farete un tour completo per promuovere l’album?

“Abbiamo una mezza idea di girare l’Europa, ma per ora niente è
certo. Dato che in Finlandia l’album è uscito a maggio abbiamo già fatto
diversi concerti in giro, di cui uno al festival Popkomm. Girare il mondo però
è fantastico, per cui speriamo di riuscire a fare qualcosa.”

Come sarà indirizzato il materiale che state scrivendo?

“Credo che ci baseremo ancor di più sulle chitarre, ma
l’elettronica e le tastiere saranno sempre presenti. Il nuovo materiale sarà
più aggressivo e versatile, ma suonerà sempre molto Shade Empire. Ora che la
Ferrari ha preso Kimi Räikkönen forse vlete qualcos’altro dalla Finlandia:
cercate ‘Intoxicate O.S.’! Prendete il vostro pezzo di Shade Empire!”

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli