Silent Opera (Olivier Sentenac)
Benvenuti sulle pagine di Truemetal, è un piacere farvi qualche domanda sul vostro nuovo album e la vostra musica. Anzitutto, siete soddisfatti del risultato finale di Reflections?
Ciao! Grazie per questa intervista. Riguardo a Reflections, siamo davvero soddisfatti del risultato. Dopo circa due anni di lavoro intenso, abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci aspettavamo e tutti possono sentire la differenza tra questo album e la nostra prima pubblicazione, l’Ep Act One. È avvenuto un vero progresso e siamo proprio soddisfatti.
Siete attivi dal 2007 e il vostro album arriva dopo l’Ep Act One del 2010. Un arco di tempo abbastanza lungo per un debutto. Suppongo abbiate raggiunto o ricercato una maggior maturità in questi anni, è così?
Potresti aver ragione… Sai, nel 2007 eravamo solo in tre, come componenti dei Silent Opera. Ci sono voluti due anni per trovare altri musicisti e completare la line-up. In seguito abbiamo registrato Act One, siamo andati in tour, tenuto diversi concerti in festival o club e poi è stata la volta di lavorare su Reflections. A dire il vero, la sua creazione è stata un processo lungo e intenso. Abbiamo iniziato le sessioni in studio nell’aprile del 2012 e finito il missaggio e il mastering otto mesi dopo. In seguito abbiamo dovuto trovare un’etichetta per la pubblicazione. Sono stati necessari parecchi mesi prima che la Massacre Records s’interessasse a noi e c’includesse nei loro piani promozionali. Devo ammettere che è stata un’attesa lunghissima!
Riguardo alla vostra line-up, si può dire che sia una formazione armoniosa e solida per il momento? Qual è il vostro modo di comporre e registrare?
Siamo completamente soddisfatti della nostra attuale line-up. C’è gran feeling tra noi e ci conosciamo ormai bene l’un l’altro. Circa la composizione, di solito sono io a portare abbozzi di canzoni e poi ci lavoriamo insieme per gli arrangiamenti. Circa le registrazioni, lavoriamo con El Mobo (Frédéric Motte n.d.r.) presso i Conckrete Studios di Bordeaux. È uno dei migliori ingegneri del suono in Francia e ha lavorato con alcuni dei più influenti gruppi metal francesi. I suoi consigli sono preziosi per noi!
L’etichetta (Massacre Records) ha supportato I vostri sforzi per la release?
È un vero onore per noi avere un contratto con la Massacre Records: sta facendo un buon lavoro in fase di promozione. Reflections è disponibile in tutto il mondo, su CD o in forma digitale e ci dedicano interviste e recensioni in molti Paesi. L’attenzione della stampa specializzata completa i nostri sforzi per valorizzare l’album al meglio e siamo consapevoli che ne abbiamo bisogno per raggiungere una notorietà internazionale.
Siete soddisfatti delle opinioni della critica e dei fan circa la pubblicazione di Reflections?
Certamente! Abbiamo avuto un buon riscontro in tutta Europa. Abbiamo lavorato duramente sull’album e ne siamo stati ricompensati.
Gli arrangiamenti di pianoforte e tastiera suonano sorprendenti, senza di essi il vostro sound, a mio avviso, non sarebbe lo stesso. Qual è la vostra opinione a riguardo?
Concordo con te. Anche se la maggior parte delle nostre canzoni si focalizza sulla sezione ritmica, composta da batteria, basso e chitarre, le tastiere aggiungono una dimensione epica ed emozionante, una delle caratteristiche principali della musica dei Silent Opera.
La lunga taccia conclusiva dell’album, “Sailor, Siren and Bitterness”, può essere considerata la summa del meglio che potete proporre a oggi, mi sbaglio?
Non lo so… “Sailor” è un lungo brano progressive. Quando l’ho composto, volevo proprio una canzone con molti elementi e differenti stati d’animo, come nella musica di band progressive o in colonne sonore filmiche. Ho anche provato a scrivere qualcosa di davvero toccante, ma d’altra parte abbiamo canzoni più corte e intense, come “Fight for Drift”. Una larga fetta del nostro pubblico preferirà questi pezzi più aggressivi…
Sapete di avere lo stesso moniker degli italiani Silent Opera, band symphonic metal di Gorizia (nati come cover band dei Nightwish)? Avete mai avuto problemi di copyright per questo motivo?
Ho sentito dei Silent Opera italiani, ma devo ammettere che non ho mai ascoltato la loro musica. Penso che le due band siano piuttosto diverse, o sbaglio? Suonano puro metal sinfonico, mentre noi melodic-death con venature progressive. Comunque sia, non abbiamo mai avuto problemi di copyright. Il punto, semmai, è che la gente qualche volta confonde le due band.
Non vi dispiace essere catalogati come una band di metal sinfonico e gotico? Questa definizione si adegua al vostro sound?
Per noi è importante parlare del nostro lato death metal. Di sicuro nella nostra musica trovano grande spazio elementi sinfonici e gotici, ma non ci consideriamo tali. Il growl e i riff aggressivi sono tanto importanti quanto la voce femminile e le tastiere, si completano a vicenda. Non abbiamo aggiunto il growl solo per suonare più cattivi! Avevamo in mente questo approccio vocale già dall’inizio.
Anno dopo anno stanno aumentando le voci femminile nel panorama metal. Cosa ne pensi, è una specie di moda o qualcosa di diverso, con un futuro prospero?
Non penso sia una moda. All’inizio la musica metal era un genere “per soli uomini”, cosa francamente assurda. Questa musica è un modo perfetto per esprimersi e talvolta può essere persino una filosofia di vita. È normale (o dovrebbe esserlo) vedere donne sul palco, perché anche loro desiderano esprimere se stesse! Un giorno abbiamo suonato in una specie di festival black metal in Francia: alcuni ragazzi del pubblico si sono rifiutati di ascoltarci, perché avevamo due ragazze in line-up. Idioti! L’aspetto migliore, oggigiorno, è che si possono vedere donne cantare in ogni sorta di metal band: death, heavy, symphonic, black… (Alissa White-Gluz, Francine Boucher, Veronica Freeman Floor Jansen, Simone Simons, giusto per fare qualche nome, n.d.r.) ma a mio avviso non è una moda, è normale.
Quali sono le vostre principali influenze musicali? Suppongo gruppi come After Forever, Edenbridge, Epica, Xandria, forse Delain?
A dire il vero… proprio no! Naturalmente troveresti alcuni dischi degli Epica nelle nostre collezioni di dischi; siamo, però, più influenzati da band death, prog (Dream Theater, Opeth, Symphony X, ma ce ne sarebbero altri), persino black metal. Devo comunque ammettere che tutte le band che citi sono grandi gruppi e siamo stati felici di aver condiviso il palco con una di loro.
Il metal francese è peculiare, vero? Amo gruppi come Gojira,Fairyland, la band di culto Akphaezya e la cosiddetta scena di Montpellier (Adagio, Operadyse, Venturia), conoscere la loro musica?
Sicuro! Adoriamo la musica degli Adagio e saremo sullo stesso palco con gli Operadyse nella prima data del tour primaverile, il 15 maggio. In Francia, sai, abbiamo grandi band metal ma è difficile ottenere visibilità, perché ogni genere metal è considerato underground. Inoltre non è musica supportata dai media, come la televisione, e i più non considerano il metal cultura. Non sanno, però, che qui gli Iron Maiden vendono più album dell’ultimo merdoso cantante pop francese!
Ho visto gli UnExpect, band canadese di “theatrical metal”, alcuni anni fa dal vivo in Italia. Ci sono alcune affinità con i Silent Opera?
Non conosco molto bene questa band, ma so che sono davvero pazzi!!! Hanno creato un proprio universo (musicale). Penso che la gente possa facilmente riconoscerli. La principale affinità, tra noi e loro, è che anche noi proviamo a creare un nostro universo sonoro. Diamo grande importanza all’aspetto visivo on stage e proviamo sempre a portare il pubblico nel nostro piccolo mondo.
Siete originari di Bayonne, luogo di nascita di Didier Deschamps, campione del mondo di calcio, già difensore e allenatore della Juventus, il quale, oggi, dopo una grande carriera, è allenatore della nazionale francese. Amate il calcio e seguirete il mondiale in Brasile quest’estate?
Spiacente, ma non seguo il calcio.
Quali sono i vostri piani per il futuro, sarete in tour?
Partiamo la prossima settimana con un tour di nove date in Francia per promuovere Reflections. Non vediamo l’ora! Puoi trovare più dettagli sul nostro sito web o su Facebook. Stiamo anche programmando un tour per novembre fuori dei confini francesi. Infine, stiamo cercando di trovare una band per cui aprire come band di supporto: dobbiamo suonare con grandi headliner per acquistare un minimo di fama. Se conosci un promoter interessato a noi non esitare e contattaci!
L’intervista è finita, è stato un piacere farvi qualche domanda. Potete concludere con un vostro messaggio personale per i nostri lettori!
Grazie a tutti per la lettura, speriamo di vedervi presto in Italia m/
Sito ufficiale: http://www.silentopera.com/
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