Simone Fiorletta
Intervista a cura di Andrea’Onirica’Perdichizzi
Eccomi in compagnia del giovane chitarrista Simone Fiorletta per discutere della release che consacra il debutto di una promessa del rock nostrano.
Ciao Simone. Parliamo del tuo debutto ufficiale coma artista solista, come ci si sente al termine della registrazione di un disco che porta il proprio nome e quali sono le tue aspettative?
Ciao Andrea. Posso dirti che quando stringo tra le mani questo disco con su il mio nome, si scatenano in me una serie di emozioni a volte anche contrastanti tra loro, mi spiego…da un lato c’è la soddisfazione personale di aver raggiunto un tale obiettivo, la curiosità di sapere cosa ne penserà la gente, l’augurio di riuscire a lasciare dentro a chi lo ascolta, un qualcosa di mio anche una volta spento lo stereo; dall’altro c’è la paura che non possa piacere o, cosa peggiore, che non sia stato in grado di trasmettere al pubblico le emozioni che avrei voluto esprimere nelle canzoni. Ti confesso che in me c’è anche il terrore di entrare, in un certo senso da solo, in questo grosso mercato discografico…ma mi sento pronto per essere messo alla prova e “The Beginning” ne è la dimostrazione.
Vorresti illustrarci il contenuto tecnico e strumentale del tuo disco, che tipo di ricerca hai effettuato sullo strumento?
Sin dall’inizio ero intenzionato a pubblicare un disco facile all’ascolto per tutti, dal chitarrista al batterista, dal patito ascoltatore di musica a chi la ascolta occasionalmente. Mettendo da parte “The Talisman”, che come avrai potuto ascoltare tu stesso è puramente chitarristica, nelle altre composizioni ho cercato di scrivere linee melodiche non come pura espressione tecnica dello strumento ma linee che potrebbero essere adatte anche per un cantante (non dimenticando però di essere un chitarrista) per rendere, in un certo senso, piu’ “cantata” la canzone. Prendi ad esempio “Walking In a Park”, non ti sembra di trovare influenze Pop al suo interno?
Hai ragione. Noto la presenza di pezzi nuovi rispetto al precedente demo, come sono nati e cosa li accomuna a quelli precedentemente scritti?
L’ultima cosa che volevo era pubblicare un Album registrando semplicamente i brani del demo ma in uno studio professionale. Non a caso, come avrai potuto notare, ci sono alcune tracce del demo che non appaiono sul disco e questo perchè ho fatto una sorta di selezione delle canzoni lasciando quelle che ancora mi emozionavano all’ascolto e che ero sicuro avrebbero acquisito qualcosa in piu’ una volta riarrangiate e registrate da professionisti dietro il mixer. Una volta fatto la scelta, non mi rimaneva altro che mettermi sotto e scrivere del nuovo materiale. Ho cercato di musicare emozioni provate da me in prima persona e ti confesso anche di aver trovato la mia giusta “musa ispiratrice”; grazie a lei sono nate canzoni come “My Life Without You”, “For Angel’s Love” e l’ultima traccia che porta anche il suo nome “Lullaby For Laura”.
Ecco ciò che accomuna tutte le canzoni, la stessa fonte di ispirazione.
Immagino che tu abbia dovuto fare da compositore e direttore d’orchestra a questi dieci pezzi nel cercare di creare un discorso unico con basso e batteria. E’ stato molto difficile fondere una sezione ritmica così robusta alla musica scritta sulla tua chitarra? Descrivici questa fase. Penso sia fondamentale per la buona riuscita di un disco che deve mettere in evidenza un solo strumento, o sbaglio?
No, non sbagli affatto. Passo subito a descriverti com’è nato questo disco: inizialmente ho fatto una stesura generale di tutte le canzoni, ti parlo ovviamente di chitarre ritmiche e soliste, per poi scrivere le partiture di batteria, arrangiate e suonate da Andrea Scala, e del basso di Armando Pizzuti. Una volta che bene o male la canzone era pronta e avevo ben chiaro in mente cosa volevo esattamente, allora sono passato a definire tutti gli arrangiamenti ed a inserire incastri di vario genere tra gli strumenti, in quest’ultima fase sono stato accompagnato dai musicisti che poi mi hanno affiancato nelle registrazioni.
Indubbiamente mi ha facilitato l’ottimo feeling che ho con Armando e Andrea (per non dimenticarci di Gianluigi Farina alle tastiere sulle tracce 3 / 6 / 8 ed Emiliano Germani, voce sulla traccia 10) dovuto al fatto che suoniamo insieme ormai da diversi anni con i Moonlight Comedy. Ho trascinato anche loro in questa mia avventura.
Quali sono le tue maggiori ispirazioni e cosa hai imparato dai grandi chitarristi che hanno stilato album solisti?
Non ti nascondo che chitarristi del calibro di Satriani e Neil Zaza (a cui ho avuto l’onore di aprire un concerto) mi fanno provare emozioni veramente uniche ed indescrivibili…non vorrei che ora si dicesse che voglia copiare Satriani?!…che Dio mi perdoni!!!
Dai grandi musicisti ho imparato che grande non è colui che vede nelle proprie composizioni un mezzo per mostrare tutta la propria tecnica, ma chi è in grado di comunicare ed emozionare con la propria musica.
Una produzione decisamente brillante quella della Videoradio, in che modo è nata la collaborazione con questa etichetta?
Un mio professore, Stefano Micarelli, me ne ha parlato molto bene proprio nel periodo in cui ero nella disperata ricerca di etichette a cui spedire il mio materiale e, come puoi ben intuire, non ho esitato a farlo. Tempo tre settimane e sono stato contattato con una e-mail in cui vi era scritto che avrei dovuto contattare il produttore artistico Aleo Giuseppe, grande persona e intenditore di musica!!! Una volta sentiti per telefono, ci siamo incontrati personalmente nel suo ufficio di Alessandria, una parola tira l’altra e…il resto lo possiamo chiamare “The Beginning”.
Cosa sai dirmi riguardo la tua attività live e quale è stato l’impatto del pubblico sulla tua musica?
Sinceramente non posso dirti molto. Come ben sai il disco sarà distribuito nei negozi d’Italia a partire dall’ultima settimana di Settembre (qualora qualcuno fosse interessato ad acquistarlo in anteprima, può richiederlo, anche da subito, a videoradio@tiscali.it specificando il mio nome e quello del disco) e quindi per ora sono impegnato con le prove ufficiali. A questo punto ne approfitto per dire che il concerto di presentazione in anteprima nazionale, sarà fatto ad Isola Del Liri (FR) mercoledì 21 Luglio. Per ora ho avuto un ottimo riscontro con il pubblico, in un certo senso, da casa; voglio dire che il disco sembra essere piaciuto a chi già lo possiede.
Come procede con i Moonlight Comedy e cosa avete in programma?
In questo periodo abbiamo un’ottima proposta sotto mano per quanto riguarda la release del nostro Debut-Album, ormai già pronto. Non posso dirti piu’ di tanto, ma ti anticipo che stiamo chiudendo le trattative con un’ottima etichetta straniera…ti prometto che sarai il primo a saperlo una volta definito il tutto.
Ti ringrazio per aver risposto alle mie domande in modo così accurato. Ti lascio chiudere questa intervista con un saluto ai lettori di Truemetal.
Prima di tutto lasciati ringraziare e complimentare con te per la tua pazienza e professionalità sul lavoro.
A tutti i lettori di Truemetal, mi raccomando, continuate a cliccare su questo sito che è davvero unico e vi saluto calorosamente con la speranza che possa piacervi la mia musica…
Andrea’Onirica’Perdichizzi