Sinner (Tom Naumann)
Vengo raggiunto telefonicamente da Tom Naumann, chitarrista dei Sinner, per parlare dell’ultima release della band tedesca, “There Will Be Execution”. Chiacchieriamo un po’ del più e del meno (Tom è ansioso di dirmi, come del resto quasi tutti i suoi colleghi, che adora l’Italia per via delle donne), quindi ci tuffiamo in argomenti più interessanti per i nostri lettori.
Prima di tutto, Tom, ti faccio i complimenti per “There Will Be Execution”. Sono riuscito ad ascoltarlo soltanto due volte (parlo con Tom il giorno stesso in cui ho ricevuto il promo, n.d.r.) ma devo dire che è molto bello.
Ti piace? Sono contento e ti ringrazio molto per i complimenti.
Mi dici a cosa è dovuto il ritardo rispetto all’ultimo album (“The End Of Sanctuary”, 2000, n.d.r.)
Il ritardo è dovuto principalmente agli altri impegni di Mat (Sinner, ndr) e Henny (Wolter, chitarrista) con i Primal Fear. Poi Mat ha voluto che io fossi della partita, e Fritz (Radow, batterista) non è voluto mancare, perciò abbiamo dovuto coordinare parecchi impegni, come le date dell’ultimo tour estivo, prima di poter entrare in studio con i Sinner. Poi c’è da dire che Mat fa una cosa quando sente di doverla fare, e così dev’essere successo anche questa volta: non so perché proprio adesso, ma evidentemente il momento era propizio e gli astri erano nel posto giusto (ride…).
Di cosa parla l’album?
Non si tratta di un concept, se è quello che vuoi sapere. Ogni canzone ha un argomento suo, anche se alla fine si tratta sempre di ispirazioni della stessa persona, ovvero Mat Sinner. L’album è una sua riflessione su quanto gli accada nella vita, quindi parla di morte, di Dio, di amore, e c’è quel qualcosa di metafisico che unisce tutto.
Mi è sembrato di sentire alcune influenze Rock & Blues. Da cosa deriva la scelta di questo tipo di soluzioni?
Beh, ognuno di noi da’ il suo apporto alla musica di Mat, e possono uscire fuori cose del genere. Non abbiamo vent’anni, e sicuramente il nostro background musicale consta anche di elementi primordiali come il R&B. “There Will Be Execution” è un disco metal, senza dubbio, ma abbiamo cercato di dare un’impronta più orecchiabile e melodica, con gusto. A questo proposito il R&B calza a pennello, non credi?
Credo che siate stati bravi a non ripetervi, e personalmente apprezzo sempre il lato melodico nei dischi metal.
Beh… in realtà il disco non rinnega la pesantezza dei Sinner: Mat è aggressivo nelle sue vocals, e nella titletrack, tanto per fare un esempio, non trovi tastiere o cori vari…
Penso semplicemente che alcuni “accorgimenti” siano stati scelti perché non amiamo ripeterci… In più abbiamo cercato di scrivere i pezzi esattamente come ci venivano, senza stare a preoccuparci se un pezzo era troppo lungo, troppo corto, troppo pesante, troppo melodico…
Cosa è cambiato dagli anni ’80 nel sound dei Sinner?
Uhmmm… Quando abbiamo iniziato eravamo dei ragazzi, con tanta voglia di spaccare tutto… Ora l’esperienza sia musicale sia di vita ha inevitabilmente cambiato il nostro modo di suonare. La costante è che suoniamo Heavy Metal, quindi ciò che sentirai è sempre musica potente e travolgente, ma suonata con più maturità e consapevolezza dei propri mezzi. Il nostro è un genere diverso dagli altri: mi allontanai dai Primal Fear e dai Sinner perché i problemi che avevo all’epoca non mi permettevano di affrontare il lavoro con la giusta energia. Quando però Mat mi ha chiesto di rientrare, ho sentito un fuoco dentro di me, come un ragazzo alla prima esibizione…
Da zero a dieci, quanto diresti che i Sinner sono Mat Sinner?
Nove… (Risate) … Beh, dai… sono sincero: Mat scrive i riff, scrive i testi, suona il basso… I Sinner sono una sua creatura, e noi facciamo solo una piccola parte. E’ vero che i pezzi vengono comunque arrangiati insieme a tutto il gruppo, ma lui è il leader. Con questo non voglio dire che non vada bene così, io mi trovo a meraviglia con i ragazzi della band… Questa è la lineup dei miei sogni (ride…)!
Complimenti per la sincerità. Cosa suggerisci ad una band che inizia a suonare power metal?
Quello che consiglio è: suonate con il cuore. Questa è una musica che va sentita, bisogna crederci in quello che si fa. Dovete sentirla nel cuore, nella testa, nello stomaco… Devono farvi male i muscoli quando finite di suonare… Altrimenti cambiate genere!
Verrai in Italia con i Sinner?
Dipenderà dagli impegni con i Primal Fear. Sicuramente saremo a Wacken (sia con i Primal Fear che con i Sinner) e al Bang Your Head (con i PF). In più so che faremo qualche data insieme agli Hammerfall…
Gli Hammerfall saranno in Italia…
Sì, ma noi faremo solo qualche concerto con loro, non l’intero tour, e da quello che mi risulta non li supporteremo in occasione della data italiana.
Ok allora penso che ci incontreremo in quel di Wacken…
Verrai a Wacken da Roma? Wow! Allora DOBBIAMO incontrarci!
Sarà fatto. Per me è tutto. Vuoi salutare i nostri lettori?
Certo! Un saluto a tutti da parte mia.
Grazie Tom. Bye Bye!