Skalf: in uscita il debut-EP “Vallis Decia – Le Voci dei Dispersi”
Comunicato stampa:
Skalf è un progetto musicale creato nel 2020 da due membri di Umbra Noctis, extreme metal band attiva dal 2005.
La musica si distingue per un sound piuttosto particolare, influenzato tanto dal black metal atmosferico quanto dal death/doom degli anni novanta, con un tocco quasi heavy, che si percepisce in particolare negli assoli di chitarra.
Il monicker “Skalf” deriva del nome dialettale della Val di Scalve (àl de Scàlf), vallata montana delle Orobie; questo progetto è (e sarà sempre) focalizzato sulle vicende avvenute, raccontate e tramandate in quella terra.
Il 7 dicembre l’etichetta francese Drakkar Production pubblicherà l’ep di esordio, “Vallis Decia – Le voci dei dispersi”.
“Vallis Decia” è un concept sul disastro del Gleno, tragedia colposa di cui quest’anno si celebra il centenario;
Ecco i fatti accaduti all’epoca.
1° dicembre 1923, ore 7.15 del mattino.
Si ode un boato, poi la furia dell’acqua spazza via i paesi di Bueggio e Dezzo, continuando poi a devastare e mietere vittime fino a fondovalle, in quel di Corna.
“L’è gnìt gio ‘l Glén!”, “è venuto giù il Gleno!”.
La diga costruita negli anni del primo dopoguerra, in fretta e furia, con materiali inadeguati e negligenza, crolla poco tempo dopo la sua messa in funzione.
356 i morti dichiarati, più un numero mai accertato di dispersi.
“Vallis Decia” parla con le voci di costoro, anonime vittime di questo Disastro causato dall’avidità dell’uomo.
Racconta gli ultimi istanti delle loro vite ed i tristi attimi subito dopo, per come la band li abbia potuti immaginare.
Il lavoro è patrocinato dalla Commissione per il Centenario del Disastro (Gleno 1923-2023) e vede la collaborazione con vari artisti, tra cui Abibial degli Imago Mortis, Daniele Valseriati dei Tragodia e The Scars in Pneuma, Simone Grazioli degli Hell Spet.
I testi sono interamente italiano e dialetto bresciano.