Skid Row: rischia grosso il gruppo americano
“18 And Life“, “Youth Gone Wild“, “I Remember You”. Chi non se li ricorda gli Skid Row, il cui omonimo debutto discografico uscì nel gennaio 1989 consacrando il gruppo nella storia del rock. Eppure, gli Skid Row che conosciamo non sono i veri Skid Row: parola di Brendan “Brush” Shiels, fondatore del gruppo blues rock irlandese Skid Row (attivo a partire dalla fine degli anni ’60, inizio ’70), per l’appunto, meglio conosciuto come la prima band in cui il chitarrista Gary Moore militò come professionista.
In una clip di YouTube, l’artista accusa gli Skid Row (quelli made USA) di aver usato il moniker del gruppo senza il suo permesso. Inoltre dichiara che la storia che Moore abbia ricevuto 35.000 dollari come risarcimento dal gruppo americano sia senza senso, rivelando che i suoi tentativi di contattare Jon Bon Jovi (con cui gli Skid Row, il cui frontman era Sebastian Bach, avevano firmato un contratto prima della distribuzione dell’album d’esordio) e del primo manager Doc McGhee, per poter porre fine alle questione del moniker, non hanno avuto successo. Shiels inoltre parla dei musicisti che si sono alternati negli Skid Row made in Eire, tra cui Phil Lynott e Gary Moore.